MEDIENBAHN all’interno Tagli negli ospedali di Sondrio e Sondalo Elisabetta Del Curto a pagina 9 Mantello, 100.000 euro con il Gratta e vinci servizio a pagina 12 Sernio: più controlli per l’abuso di pesticidi Michela Nava a pagina 14 Morbegno si scalda sulle note di Zucchero Sabrina Ghelfi a pagina 23 ■ I treni dei desideri. In Valtellina e Valchiavenna quelli che tutti vorremmo fossero realizzati, ovvero convogli finalmente puntuali, pulizia, efficienza, appena oltre il confine svizzero quelli già realizzati, con il trenino rosso delle Ferrovie Retiche che garantisce viaggi indimenticabili attraverso paesaggi da favola a chi si avventura fin sul Bernina per arrivare a Coira. Lo scalo di Tirano sta nel mezzo. Crocevia e spartiacque tra due realtà così diverse. L’esempio è lì da vedere. Ma pare decisamente ben oltre la portata e le ambizioni delle Fs. 32 IR 02/2007 Parola al mitico patron del Basket Circuit Paolo Valenti a pagina 26 Sabato 28 aprile 2007 - Anno • XI N. 17 settimanale@laprovincia.it 1,20 € in abbinamento obbligatorio con il quotidiano “La Provincia di Como-Lecco-Sondrio” Sped. in a.p. - 45% art. 2, comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Como [ IL COMMENTO ] VENT’ANNI DOPO ACQUA ANCORA PROTAGONISTA di Giovanni Bettini ❋ L’acqua che in versione terribile aveva squassato la Valtellina vent’anni fa, torna oggi a preoccupare la valle, inquietandoci in altro modo, per una prospettiva di inesorabile scarsità, mentre l’importanza della risorsa appare sempre più fondamentale. Nello scenario critico che si profila la problematica locale è quanto mai connessa con l’emergenza generale, entro la stretta relazione "acqua-energia". L’acqua che immettiamo nel lago di Como e i grandi elettrodotti che si dipartono dalle turbine valtellinesi e chiavennasche sono il legame che ci connette in modo diretto al contesto più vicino: la Padania; che da area adombrata in narrazioni politiche torna ora a profilarsi principalmente come realtà fisica: un grande bacino idrografico in piena crisi idrica. I grandi invasi alpini sono chiamati, oltre che a rispondere alla borsa elettrica, a tenere in vita l’agricoltura di pianura, ad immagazzinare acqua in vista di forti criticità. La regolazione artificiale del lago di Como, chiamata ad arbitrare gli interessi soprastanti con quelli sottostanti, dipende da quanto perviene dall’Adda e dal Mera, in progressiva riduzione per l’andamento delle precipitazioni e per il ritiro dei ghiacciai. Le molteplici modificazioni dell’alta montagna hanno una diretta influenza fino al mare. E’ ovvio che saranno provvedimenti politici generali a influenzare gli usi delle nostre acque, dalla grande produzione idroelettrica alle modalità di uso individuale. Questa cornice di certo influenzerà ciò che localmente si muove sulle acque. Cito cose di questi giorni. - La novità di maggiore spicco è il movimento dei comitati coordinati da Iaps. La festa di sabato scorso ha mostrato l’estendersi delle rivendicazioni che oltre ad esprimersi in modo emotivo e creativo mostrano la crescita di una coscienza ambientale che sa attrezzare la somma delle rivendicazioni locali. Sarà interessante vedere come le richieste di moratoria delle concessioni e la valutazione ambientale strategica verranno attuate nella cruda cornice della crisi idrica ed energetica. - Il convegno tenutosi sui bacini idroelettrici ha posto in relazione i mutamenti dell’alta montagna ad essi soprastante con la regolazione degli invasi, le necessità di spurghi e le modalità di ridurre gli effetti negativi sulla vita biologica dei corsi d’acqua. - L’ascesa dell’ing. Zuccoli ai vertici di un istituto bancario marca l’ulteriore rafforzamento dei legami finanza-energia. - Nel turismo si apre la necessità di scegliere risposte innovative agli effetti del cambiamento climatico. Sono ineluttabili estensioni di impianti in alta quota e pervasività di un innevamento artificiale sempre più costoso ed impattante? Anche in una stagnazione della domanda sciistica? O è meglio una ri-articolazione strategica verso un’offerta turistica nuova, multifunzionale, sostenibile, connessa a nuovi stimoli di soggiorno (qualità ambientale diffusa, animazione cultura, i<strong>den</strong>tità, prodotti dell’agricoltura)? Appartamenti con box VIAGGIO NEI DISAGI DELLE FS, MENTRE DA TIRANO PARTONO TRENI SUPERLUSSO Le ferrovie dello scandalo SONDRIO Spaccio al Campus: due giovani in manette servizio a pagina 8 servizi alle pagine 2-3 Telefono 0342-770052 Fax 0342-770097 e-mail: morettatec@iol.it Stabilimento ed uffici: Lovero (So) - Via Nazionale 4 MELLO Guida alpina precipita sul Legnone e muore Lastre Predalles Doppia Lastra Maria Cristina Pesce a pagina 12 [ L’INTERVISTA ] Samas, dalla crisi al polo del lusso ❋ Vado (a Milano), mi faccio le ossa (in tutto il mondo) e torno (in Valtellina). Meglio, torno da direttore generale di un’azienda che nel 2002 perdeva quasi 4 milioni di euro, nel solo 2003 la riporto in utile (+19mila euro) e oggi ne sono presi<strong>den</strong>te e proprietario all’80%. Nella speranza che molti altri giovani convalligiani possano ripetere questo percorso di andata-e-ritorno, Mauro Ruttico da Albosaggia, giovanottone di 48 anni nato sotto il tenace segno del Capricorno, parla del suo successo dalla sala riunioni della Samas di Chiuro. Quando ha capito di avercela fatta? «Il primo attestato di fiducia vera l’abbiamo avuto nel 2004, quando la commissione moda ci ha dato il via libera per entrare a Pitti a Firenze, impareggiabile vetrina internazionale. Nel 2005, poi, ci siamo aggiudicati il primo premio dal Ministero per le Attività Produttive per l’organizzazione e l’innovazione nei campionari. Primi su 634 aziende». Un sogno ancora da realizzare? «Un polo del lusso in Valtellina». Sara Baldinia pagina 5 [ LA STORIA ] «Pizzoccheri meglio del tango argentino» ❋ La storia che vi raccontiamo ha inizio nella seconda metà degli anni Quaranta, quando Giovanni, Gino e Mario Tam - tre fratelli di Villa di Chiavenna - si imbarcano a Genova per cercare fortuna in Argentina. I fratelli Tam non partono insieme, ma nell’arco di una manciata di anni si ritrovano uniti in quel paese lontano. Ben presto la promessa di un futuro migliore si realizza, tanto che nel 1952 anche Zelinda - la moglie di Gino, sposata a Prosto di Piuro - lo raggiunge a Santa Fe. La loro famiglia cresce: nascono Graziella e Ruben. Tra gli anni Cinquanta e Settanta, l’economia di quel Paese cresce molto. Un’epoca di grande benessere, alla quale però fa presto seguito un’altra di profonda crisi. Tanto che nel 2005, Ruben torna nella terra dei suoi antenati. Ed è la sua fortuna. Oggi a Piuro è proprietario del Crotto Fuin, uno splendido locale tipico a due passi dalle cascate dell’Acqua Fraggia. Il menù è quello della tradizione locale: pizzoccheri, costine alla piota, polenta, biscotti di Prosto e torta fioretto. Con la variante delle bistecche alla brace importate dall’Argentina, insieme alla birra e ai digestivi tipici di quella nazione. Gian Luca Papa a pagina 6 PUNTO PUNTO LUCE LUCE oltre 1500 mq di esposizione Liste Nozze Articoli Regalo PIATEDA (SO) - S.S. 38, Via Fiorenza, 20 CONSIGLIO DI RUMO (CO) - MORBEGNO (SO) CHIAVENNA (SO) - TOVO S.AGATA (SO)
DAMALS, VOR 30 JAHREN EDV-System für die MV in Landquart 33 IR 02/2007