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RIFORMA APPROVATA

il giornale completo - Enpam

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OmceoUN BUSTO PER IL SAMARITANOTRAPANESEL’Ordine dei medici di Trapani hainaugurato un busto in onore delmedico missionario Nicasio Triolo.Nato a Trapani nel 1912 e mortoa Rocca di Papa nel 1999, Trioloha lavorato in Africa per un trentenniocome testimone del movimentocristiano dei Focolari. Ilbusto, in bronzo, è stato postonella sala conferenze dell’Ordinenel corso di una cerimonia cuihanno preso parte medici eneolaureati. “NicasioTriolo – ha detto ilpresidentedell’Ordine trapaneseGiuseppeMorfinodurante la cerimonia– dedicòla suaISOLEvita al prossimo, coniugandocompetenza professionalea grandi doti umane permeate daspiccata sensibilità, solidarietà ecarità”.Il medico pediatra si adoperò persconfiggere la mortalità infantilein Camerun: a Fontem, salvò dalrischio di estinzione la tribù Bangwae contribuì alla nascita dell'ospedaleMary Healthof Africa.L’associazioneMater Deidi Trapani, cheha donato lascultura bronzea,invita adare notizia dieventuali fattistraordinari riconducibiliall’intercessione di NicasioTriolo.A ORISTANO C’È SOLIDARIETÀTRA MEDICIÈ giunto al quinto anno di attivitàil fondo di solidarietà dell’Ordinedei medici di Oristano, uno strumentoche consente di dare unaiuto concreto agli iscritti che sitrovano in difficoltà economiche.Il sostegno può essere richiestoin casi di eccezionale gravità: malattieinvalidanti, stati di particolareindigenza, assistenza per cure sanitarie,contributo per portatori dihandicap, sussidio per case di riposo,decesso e altri casi valutatidi volta in volta da una commissioneapposita che accerta ilreale stato di necessità.Contribuiscono al fondo tuttigli iscritti che, volontariamente,una volta all’anno versanouna somma in base alleproprie possibilità e alla propriasensibilità. Anche l’Ordine partecipadestinando al fondo una quotadegli incassi ricavati da eventi e iniziativeprofessionali. Una notadell’Omceo conferma che “con iversamenti di questi primi anni èstato possibile offrire un piccolo maconcreto aiuto per diversi casi particolarmentedifficili”.Attività umanitaria in Liberia“Lebbra: flagello o malattia?”. È questo il titolo provocatorio di un incontro, che si terràil prossimo mese di gennaio, rivolto ai medici e agli odontoiatri interessati alle attivitàumanitarie in Africa. A organizzarlo è l’ambasciata del Sovrano militare Ordine di Maltapresso la Repubblica di Liberia: “Il titolo indica una diversità di approccio: se si continuaa pensare che la lebbra è un flagello inevitabile, come succede in certi paesi africani, alloranon c’è spazio per un approccio scientifico – dice l’ambasciatore Pierluigi Nardis –.Invece la lebbra è una malattia affrontabile secondo programmi e protocolli bendefiniti. Perché ciò possa accadere, comunque, occorre la sinergia fra competenze mediche,un approccio di natura pragmatica e la predisposizione di mezzi, strumenti evolontà politica”. All’incontro, promosso in collaborazione con l’Associazione amici diRaoul Follereau e con l’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi), interverràanche il ministro della Salute e degli affari sociali liberiano Walter T. Gwenigale.LEBBRA: FLAGELLO O MALATTIA?25 gennaio 2013, ore 16, Roma Aula della ConciliazionePalazzo Lateranense, Vicariato di Roma (San Giovanni in Laterano)Per partecipazioni o informazioni: prof. Domenico Della Porta coordinatoredelle attività umanitarie dell’Ambasciata Smompresso la Repubblica di Liberia (348- 5544 671) email: smom.liberia@yahoo.it47

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