Informatica medicaMedici e pazienti tra le nuvoleCome sfruttare i tablet per portare con sé i dati dei propri pazientidi Vincenzo BasileLa nuova era della professionemedica è sulle nuvole. O almenocosì sostengono gli informatici.Il cosiddetto cloud computing(informatica sulle nuvole) permetteal medico di archiviare dati inuno spazio remoto e renderli accessibilida qualunque luogo con unasemplice connessione telematica.Un’opportunità resa ancora più interessantedall’uso sempre più diffusodi smartphone e tablet. Quandoun medico va in visita domiciliarepuò, per esempio, consultare la storiaclinica del suo paziente o farecertificati e prescrizioni. Fra le diversesoluzioni studiate per dispositiviportatili analizziamo Milletab edrCloud.MILLETABMilletab è un software che appenanato ha già fatto arrabbiare un colossocome Apple. L’applicazioneinfatti era stata concepita con il marchiodi MillePad, troppo simile adiPad per i gusti del costruttore americano.Da qui il cambiamento dinome. Prodotto dalla toscana Millennium,Milletab è l’appendice pertablet di Millewin, sistema che – secondola compagnia – è utilizzato da18mila medici. L’applicazione è disponibileper gli ambienti Android eiOS (Apple) mentre è in fase di progettazionela versione per Windows8. Condizione necessaria per l’utilizzoè la connessione Internet poichéil programma vero e proprio e idati risiedono su un server remoto:l’app serve solo per connettersi. Perquesto Milletab funziona a condizioneche ci sia un collegamento wifio copertura di rete mobile. In questicasi l’applicazione permette al medicodi medicina generale, ovunquesi trovi, di consultare e modificare lacartella clinica del paziente,compilare e spedire all’Inpsil certificato di malattia, prescrivereterapie ed esamidiagnostici, seguire l'aggiornamentodelle anagrafichedegli assistiti (compresela scelta/revoca) e direndicontare le prestazionidi particolare impegno professionale(Ppip), le assistenzedomiciliari integrate(Adi) e le assistenze domiciliariprogrammate (Adp).“Il concetto di nuvola in un certosenso rappresenta un ritorno al passato– dice Adriano Bossini, direttoregenerale di Millennium –. Anni fa iprogrammi non erano installati neipersonal computer, ma tutti utilizza-60
Informatica medicavamo dei terminali connessi a unserver centrale. Con i tablet faremolo stesso e ciò ha grandi vantaggipoiché l’utente, in questo caso ilmedico, non dovrà infatti preoccuparsidell’installazione, della manutenzione,del backup e della gestionedella apparecchiatureinformatiche”.La app Milletab è scaricabilegratuitamenteed è utilizzabile inabbonamento conun canone di diecieuro mensili (il primomese è comunquegratuito).drCLOUDUn altro software che sfrutta la tecnologiacloud per consentire ai medicidi portare con sé i dati dei propripazienti è drCloud, sviluppato daCompuGroup Medical Italia. Il countrycommunication manager dellasocietà, Francesco Grillo, parla di“evoluzione dei servizi di rete”. Secondoi dati della casa produttrice,già 23mila medici di medicina generaleusano i software di Compu-Group (Profim, Fpf, Phronesis, Venere,Infantia, Cartella clinica basic,ex Cartella clinica Bracco). A partireda gennaio i medici di medicina generaleche utilizzano Profim e i pediatriche hanno installato nel loropc Infantia potranno usarlo anchesu iPad e iPhone. A seguire verràproposta anche una versione perAndroid. Nel corso del 2013 la CompuGroupMedical Italia conta di metteresulla nuvola tutti gli altri software.Grazie alla tecnologia sfruttatada drCloud, infatti, il medico potrà,ovunque si trovi, consultare e aggiornarele cartelle cliniche, compilarericette, certificati, referti, fissareappuntamenti, esami di laboratorio,monitorare il proprio lavoro (self audit)e valutare l’andamento della propriaattività rispetto alle linee guidaper la gestione di alcune malattie. Ilpc del suo studio, il tablet consultatonelle visite domiciliari o lo smartphonegli consentiranno di averesempre dati aggiornati. drCloud nonè un’applicazione Web, funziona anchein assenza di rete Internet. Garantiscecontinuità di servizio perchéi database e i software sono installatisu tutti gli strumenti usati dal medico(pc dell’ambulatorio, tablet, smartphoneecc.). Si sincronizzano automaticamente:ad esempio, se ilmedico aggiunge un dato su unacartella clinica dal proprio tablet,non appena ci sarà copertura direte, quel dato comparirà anche nelcomputer dell’ambulatorio.Il sistema – dicono i produttori – garantiscela sicurezza dei dati e l’anonimizzazione:dati anagrafici e clinicisono separati e il medico stesso puòdecidere il livello di accesso da partedei colleghi. Il servizio non ha un costoaggiuntivo ed è compreso inquello dei software che il medico giàusa in ambulatorio. nCloud Fimmg, la nuvola del sindacatoAnche la Fimmg ha voluto progettare la sua nuvola.Paolo Misericordia, responsabile del centro studi delsindacato dei medici di medicina generale, ha annunciatol’arrivo di “Cloud Fimmg”. L’iniziativa vuolepermettere le sincronizzazioni delle banche dati didiversi studi professionali e di agevolarne la condivisione, consentendo, quando autorizzati,la lettura dello stesso dato da qualsiasi tipo di software. Massima attenzionealla tutela della privacy. Tutti i dati aggregati, inseriti nella ‘nuvola’ della Fimmg,saranno crittografati e resi accessibili al singolo medico attraverso l’inserimento dicredenziali ‘forti’. “L’interazione con il database – spiega Misericordia – avverrà direttamentesul Cloud Fimmg che funzionerà pertanto anche da aggregatore di datiraccolti crittografati all’origine. L’accesso sarà permesso solo al singolo medico: altricolleghi potranno da lui essere autorizzati per specifici interventi assistenziali. In tuttoquesto c’è la garanzia di una gestione Fimmg, che come mission ha la tutela di unaprofessione – conclude Misericordia – che rischia di dover affrontare, altrimenti, ipericoli di un collocamento in remoto dei propri database su Cloud gestiti da soggetticommerciali”. Il progetto dovrebbe diventare operativo entro l’inizio del 2013.61