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DA DIECI ANNI

DA DIECI ANNI - Ciessevi

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24Dante VegettiABIO PER IL BAMBINO IN OSPE<strong>DA</strong>LEOgnuno di noi alla fine della sua attività di lavoratoresi trova a disporre di parecchio tempo einizia a interrogarsi su come impiegarlo. Ricordoche da subito decisi che in parte l’avrei utilizzatoper fare del volontariato. Già, ma quale? Le possibilitàerano parecchie. Dovevo però essere sicurodi scegliere quello che più si adattava allamia personalità. Ed ecco che il destino mi offrì lascelta in modo simpatico. Mi trovavo a Milano sultram ed, essendo alto, andai a sfiorare con la testauna locandina che dondolava dalla barratrasversale per sorreggersi: era la locandina diAbio Milano che annunciava l’inizio di un corsoper formare volontari nei reparti di pediatria degliospedali milanesi.Telefonai alla segreteria e mi iscrissi subito:avevo scelto ed ero già sicuro di avere trovato iltipo di volontariato adatto. Frequentai un ciclodi lezioni settimanali che durò parecchi mesi.Alla fine venne il giorno in cui mi consegnaronoil tesserino di riconoscimento e insieme mi diederola maglietta bianca con stampato l’orso che abbracciaun bimbo. È la divisa di ABIO per gli uomini,mentre le donne hanno il camice azzurro.Avevo scelto l’ospedale e il turno per il mio servizio.Prima di incominciare venni chiamatodalla responsabile di gruppo per un colloquioe, quando mi disse il giorno d’inizio, sentii subitoqualcosa dentro che mi rendeva sereno e leggero.In quel momento però incominciò ancheil tormentone interiore delle domande: sarò ingrado? riuscirò a mettere in pratica quello chemi hanno insegnato al corso di formazione?avrò pazienza? E molte altre ancora… Giunto aquel punto però ero determinato e deciso a iniziarequesta esperienza.Era il 1999 quando un mercoledì, alle 18, entraiin reparto per la prima volta. Per me era come ilprimo giorno di scuola. Mi presentai intimoritoalla mia tutor, la quale, dopo avermi spiegatocome si svolgeva il servizio e come era organizzatoil reparto, mi diede il benvenuto.Da quel momento ero un tirocinante ABIO: dovevofare 60 ore di tirocinio prima di potere diventareun volontario attivo. Immediatamentedopo fui condotto in una camera e mi fu assegnatauna bimba di 55 giorni di vita. Che emozionee che paura, tenere fra le braccia quellapiccolissima creatura indifesa che soffriva…Con il trascorrere del tempo mi resi conto chela paura svaniva e lasciava spazio a una intensaserenità interiore. Ero felice.Alle ore 20 terminai il mio primo turno soddisfatto:mi sentivo più completo avevo ricevutoqualche cosa d’importante da questa esperienza,avevo dato qualche cosa di utile a qualcunoche ne aveva tanto bisogno. Tornando acasa rilessi gli appunti del corso e venni affascinatodalla frase che dice “Ad aiutare i bimbi piccolisi diventa grandi”. È una verità inconfutabile:dare ai bimbi un nostro sorriso é per loro unadolce terapia, mentre ricevere un loro sorriso éper noi il loro modo di ringraziarci. È un’esperienzameravigliosa che mi arricchisce in continuazione,anche dopo dieci anni di servizio.

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