Diritto d’alloggio violato
Numero 34 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
Numero 34 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
- No tags were found...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
A metà strada<br />
tra Amalfi e Positano<br />
lungo i tornanti<br />
del dipinto naturale<br />
più bello del pianeta<br />
una galleria d’arte<br />
a cielo aperto<br />
tra incanto e realtà<br />
WEEK END<br />
Domenica 11 aprile 2010<br />
21<br />
SABINO RUSSO<br />
Dal Fiordo con Furore<br />
A un battito di ciglio dalla<br />
Divina Costiera, lasciata l'Amafiltana,<br />
lungo i tornanti di<br />
una strada fra le più belle del<br />
mondo, su un pendìo intensamente<br />
coltivato a vite ed a<br />
olivo, si arriva a Furore. Il<br />
nome antico di tutta la zona<br />
era "Terra Furoris", per quel<br />
rumore spaventoso e assordante<br />
derivante dal frangere<br />
dei flutti sulla scogliera e sul<br />
Fiordo.<br />
Furore è il "paese dipinto", un<br />
gioiello policromo. La prima<br />
cosa che balza agli occhi dei<br />
visitatori sono le sue pitture<br />
murali che affrescano case,<br />
piazzette, edifici<br />
pubblici. I<br />
murales di Furore<br />
sostituiscono<br />
una galleria<br />
d'arte<br />
contemporanea<br />
"en plain<br />
air". Pertanto il<br />
piccolo borgo<br />
marinaro<br />
costiero può<br />
inserirsi a pieno<br />
titolo tra i<br />
più suggestivi<br />
paesi dipinti<br />
d'Italia. Una<br />
Muri d’autore<br />
A settembre pittori e scultori<br />
arricchiscono questa galleria<br />
d’arte a cielo aperto lungo le<br />
vie, i muri delle case, i cortili.<br />
A passeggio tra antiche cartiere<br />
mulini e casette dei pescatori<br />
collettività legata alla sua<br />
terra, ricca di vigneti che produce<br />
un ottimo vino, coltivata<br />
da agricoltori capaci e "testardi"<br />
che coltivano frutti genuini<br />
come pomodorini di montagna,<br />
olio di oliva, patate di<br />
terra asciutta, erbe aromatiche.<br />
I pescatori-contadini del<br />
Fiordo sfidano un mare spesso<br />
in burrasca, e il frutto di notti<br />
insonni arricchisce la loro<br />
tavola, dando origine a piatti<br />
originali come totani e patate.<br />
Vini Doc<br />
Doc dal 1995, è stato premiato<br />
come miglior bianco d’Italia<br />
2006 e “Best of Class” Award<br />
Limited Production in USA.<br />
E così oggi, a pochi chilometri<br />
da Amalfi, si può scegliere una<br />
località fuori dal turismo di<br />
massa, coscienti di trovare<br />
atmosfere suggestive, dove l'asprezza<br />
del territorio viene<br />
mitigato dalla fantasia degli<br />
artisti che, con le loro opere,<br />
hanno dato un'identità culturale<br />
a un intero paese: Luigi e<br />
Rosario Mazzella, Leone,<br />
Padula, Di Meglio, e artisti<br />
stranieri come Fritz Gilow,<br />
Werner Christian Wontroba.<br />
E’ possibile inoltre visitare le<br />
Chiese di S. Giacomo, S.<br />
Michele Arcangelo e S.Elia. La<br />
Chiesa di S.Elia, risale ad<br />
epoca antichissima, e conserva<br />
gli interventi eseguiti nel<br />
‘400 e gli ampliamenti barocchi<br />
all'interno. Un importante<br />
trittico quattrocentesco, raffigurante<br />
la Madonna col Bambino,<br />
S.Elia e S.Bartolomeo,<br />
opera di Angelo Antonelli da<br />
Capua, del XV secolo.<br />
Se si desidera fare una passeggiata<br />
a piedi e si vuole scendere<br />
a piedi al Fiordo, c'è una<br />
suggestiva scalinatella che<br />
conduce fino al mare. Lungo la<br />
strada, si nascondono antiche<br />
cartiere,<br />
canali, mulini,<br />
grotte<br />
preistoriche<br />
e una scenografia<br />
naturale,<br />
con<br />
quelle magnifiche<br />
Prodotti tipici<br />
Oltre i limoni, il prodotto tipico<br />
è il pomodorino a “piennolo”,<br />
detto l’oro di Furore.<br />
Ottimi i formaggi di Agerola.<br />
casette di<br />
pescatori,<br />
dove sembra<br />
rivivere perennemente<br />
un'atmosfera<br />
di un tempo<br />
remoto.<br />
di Francesco Maria Borrelli<br />
Cotoletta di spada<br />
e crema di fagioli<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
pesce spada 800gr<br />
uova 4, sale, pepe<br />
pangrattato 200gr<br />
fagioli borlotti 600gr<br />
olio d’oliva, rosmarino.<br />
Preparazione:<br />
Pulite le fette di pesce spada privandole della<br />
spina centrale e della pelle. Intanto fate scaldare<br />
in padella i fagioli con olio e rosmarino.<br />
Salate, portateli a cottura, frullateli e passateli<br />
una seconda volta in padella per 2-3 minuti.<br />
Sbattete le uova in un piatto e aggiustate di<br />
sale e pepe macinato. Disponete in un piatto<br />
ampio il pangrattato. Fate riscaldare in padella<br />
abbondante olio d’oliva. Intingete le fette di<br />
pesce spanda, una alla volta, nelle uova sbattute<br />
poi passatele nel pangrattato e infine<br />
mettetele nella padella con l’olio che oramai<br />
sarà arrivato a temperatura da frittura. Fate<br />
dorare il pesce da un lato e poco dopo dal<br />
altro, infine lasciatelo diventare croccante<br />
sulle due facce. Mettete della carta assorbente<br />
per frittura in un piatto ampio. Levate il<br />
pesce spada ormai fritto, disponetelo sul piatto<br />
e copritelo con altra carta per frittura in<br />
modo da assorbirne l’olio in eccesso.<br />
Impiattate disponendo il pesce al centro e la<br />
vellutata di fagioli ancora fumante, di lato. A<br />
piacere potrete aggiungere del pepe macinato<br />
prima di assaporare la portata.<br />
I vini:<br />
Marisa Cuomo, “Furore bianco Fior d’uva”<br />
oppure Marisa Cuomo, “Furore Rosso”.