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Enea è sbarcata a Portici

Numero 43 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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RICERCA Domenica 20 marzo 2011<br />

Università di Salerno: nuove prospettive per l’analisi scientifica delle risorse territoriali<br />

(Seed)otti dall’indagine<br />

13<br />

Una miriade di progetti ancorati<br />

alla ricerca che rilanciano, a più<br />

riprese, le attività di Ateneo nella<br />

rete internazionale del progresso<br />

scientifico. Merito del Seed (Sanitary<br />

environmental engineering<br />

division), il gruppo di Ingegneria<br />

Sanitaria Ambientale dell’Università<br />

di Salerno, fiore all’occhiello<br />

dell’indagine scientifica nel settore<br />

ecologico e in quello sanitario.<br />

L’equipe di ricerca, coordinata dal<br />

professore Vincenzo Belgiorno, <strong>è</strong><br />

composta da diversi ricercatori,<br />

divisi tra docenti di ruolo, tecnici<br />

di laboratorio, assegnisti e dottorandi,<br />

costantemente impegnati<br />

nel monitoraggio e nella salvaguardia<br />

delle risorse territoriali.<br />

Il laboratorio di Ingegneria Sanitaria<br />

Ambientale <strong>è</strong> afferente,<br />

insieme al gruppo di ricerca, al<br />

Dipartimento di Ingegneria Civile<br />

e dispone di strumentazioni analitiche<br />

all’avanguardia per la caratterizzazione<br />

di inquinanti nelle<br />

Il prof. Belgiorno: studiamo ingegneria ambientale<br />

e depositiamo brevetti in Usa, Europa e Giappone<br />

matrici liquide, solide e gassose.<br />

«Siamo un gruppo costituito da<br />

una quindicina di persone – spiega<br />

il prof. Belgiorno - che opera in<br />

ambiti diversi. In particolare<br />

seguiamo i bandi di ricerca nazionali<br />

e internazionali, oltre a svolgere<br />

un attività per conto terzi su<br />

base territoriale. I nostri obiettivi<br />

riguardano l’ingegneria ambientale,<br />

in riferimento alla quale abbiamo<br />

depositato diversi brevetti di<br />

prodotti di ricerca applicata con<br />

delle tecnologie innovative per<br />

quel che riguarda il trattamento<br />

delle acque destinate al consumo<br />

umano e delle acque reflue».<br />

La funzione intrapresa dal Seed<br />

sulla compagine territoriale, l’utilità<br />

dei progetti avviati e i traguardi<br />

raggiunti di volta in volta su specifici<br />

ambiti di analisi, hanno favorito<br />

il finanziamento e la recente<br />

realizzazione del nuovo centro di<br />

ricerca, sito all’interno del campus<br />

universitario. Un vero e proprio<br />

centro nevralgico del progresso<br />

scientifico nel quale, grazie alle<br />

sofisticate strumentazioni analitiche,<br />

alla presenza di particolari<br />

spazi adibiti alla specificità della<br />

ricerca e ad unità di laboratorio<br />

mobile attrezzate per le attività di<br />

monitoraggio ambientale in situ,<br />

vengono portati avanti numerosi<br />

progetti di ricerca, molti dei quali<br />

sviluppati in collaborazione con la<br />

Turchia, Cipro, la Grecia e gli Usa.<br />

Il laboratorio analitico si compone<br />

di cinque sezioni sperimentali,<br />

ognuna operante in un determinato<br />

settore relativo ad elementi<br />

peculiari della scienza ambientale.<br />

All’interno dei distretti del laboratorio<br />

risiedono macchinari come<br />

l’olfattometro, il Gcms (Gas cromato<br />

- grafia di massa) portatile<br />

per il campionamento dell’aria e il<br />

Toc (Total organic carbon) per la<br />

misurazione della sostanza organica<br />

nei liquidi, che permettono di<br />

svolgere, a pieno regime, le analisi<br />

delle risorse territoriali, monitorando<br />

il livello di contaminazione.<br />

Le cinque linee di ricerca fondamentali<br />

riguardano la caratterizzazione<br />

delle acque reflue e potabili,<br />

quella dei rifiuti solidi, le indagini<br />

tossicologiche, i test microbiologici<br />

e le analisi olfattometriche.<br />

«Un aspetto importante che caratterizza<br />

questo particolare settore<br />

di ricerca, e più in generale l’intera<br />

facoltà di Ingegneria, – chiarisce il<br />

dott. Vincenzo Naddeo – riguarda<br />

l’introduzione nel mondo del lavoro:<br />

si <strong>è</strong> potuto, infatti, constatare<br />

che, dopo aver terminato il ciclo di<br />

studi, il 95 % degli studenti neolaureati<br />

in Ingegneria ha alte probabilità<br />

di trovare lavoro in maniera<br />

stabile. Un dato che viene quasi<br />

massimizzato nel settore dell’ingegneria<br />

ambientale”.<br />

Un contesto in continuo sviluppo<br />

che, oltre a porre nuove prospettive<br />

di ricerca, desta le coscienze<br />

della collettività sul patrimonio più<br />

prezioso che abbiamo, quello delle<br />

risorse ambientali.<br />

Pagina a cura di<br />

MARIO PIO CIRILLO<br />

FEDERICA MASSARI<br />

NON C’È VITA SENZ’ACQUA<br />

Un nuovo processo<br />

per la depurazione<br />

dei liquidi<br />

Nella frenetica corsa all’acquisto dell’ultimo<br />

modello di Ipad o della più confortevole<br />

automobile, ci si dimentica dei beni<br />

più semplici, necessari al mantenimento<br />

della nostra stessa vita, considerandoli<br />

come scontati e sempre a disposizione.<br />

L’elemento essenziale da cui proveniamo<br />

<strong>è</strong> il brodo primordiale che ha dato inizio a<br />

tutto. Detto altrimenti <strong>è</strong> semplicemente<br />

acqua. Quella dolce <strong>è</strong> mal distribuita sul<br />

pianeta ma comunque basterebbe al fabbisogno<br />

di ognuno se non ci fossero sprechi.<br />

Il Seed ha ideato un nuovo processo<br />

per facilitare la depurazione delle acque<br />

denominato Usame (Ultra sound adsorption<br />

membrane).<br />

L’eliminazione delle<br />

sostanze organiche<br />

nei liquidi si attua<br />

attraverso vari metodi.<br />

Uno di questi<br />

<strong>è</strong> quello della filtrazione<br />

a membrana.<br />

Ovvero per depurare<br />

l’acqua la si fa<br />

passare attraverso<br />

delle membrane che trattengono le<br />

sostanze organiche. Quest’ultime possono<br />

limitare il processo andando ad otturare<br />

le stesse membrane. Questo limite<br />

viene superato dal trattamento Usame,<br />

che risolve l’otturazione dei pori della<br />

membrana attraverso processi di assorbimento<br />

e ossidazione avanzata ad ultrasuoni.<br />

Questi studi del Laboratorio di<br />

Ingegneria Sanitaria dell’Università di<br />

Salerno sono stati coadiuvati dal team di<br />

Mark M. Benjamin dell’Università di<br />

Washington.<br />

INNOVAZIONE<br />

Pubblicazioni<br />

d’avanguardia<br />

CONSULENZA<br />

Occhi attenti<br />

e naso fino<br />

PROGRAMMI<br />

Sognando<br />

l’ecosistema sano<br />

FORMAZIONE<br />

Sviluppo<br />

e gestione<br />

Una delle priorità<br />

del Seed <strong>è</strong> da ricercarsi<br />

nell’innovazione<br />

tecnologica per la<br />

quale i trattamenti<br />

delle acque vengono<br />

realizzati con processi<br />

innovativi a<br />

membrane e ad<br />

ultrasuoni.<br />

Tutti i brevetti depositati<br />

a cura del gruppo di ricerca sono<br />

stati, infatti, conseguiti con la combinazione<br />

di diversi sistemi di applicazione, tutti caratterizzati<br />

da rinnovamenti tecno - scientifici.<br />

L’innovazione tecnologica si evince, oltre che<br />

dai numerosi brevetti a testimonianza delle<br />

attività di collaborazione in progetti nazionali<br />

e internazionali, anche dagli esiti della<br />

ricerca applicata, sempre più nutriti. Le molteplici<br />

potenzialità di ricerca hanno inoltre<br />

consentito un significativa produzione scientifica,<br />

evidenziata, negli ultimi 5 anni, da<br />

oltre 200 pubblicazioni su riviste internazionali<br />

e da numerose tesi di laurea.<br />

Ognuno vorrebbe<br />

vivere in un ambiente<br />

sano e sicuro.<br />

Il Seed per soddisfare<br />

quest’esigenza<br />

dei cittadini<br />

del salernitano offre<br />

un’attività di<br />

consulenza tecnico-scientifica<br />

agli<br />

enti territoriali. L’attività predominante <strong>è</strong><br />

l’attuazione di campagne per il monitoraggio<br />

ambientale: conoscere con dati oggettivi<br />

la situazione dell’ambiente che circonda<br />

le aree interessate. Ciò <strong>è</strong> possibile attraverso<br />

delle reti di stazioni di monitoraggio<br />

presenti sul territorio che registrano con<br />

una cadenza fissa i parametri di natura<br />

ambientale. Particolare attenzione vi <strong>è</strong> per<br />

il controllo degli odori e la qualità del settore<br />

atmosferico ed acustico. Si occupa<br />

anche del trattamento finale dai rifiuti<br />

solidi urbani e della raccolta differenziata.<br />

Il Seed in collaborazione<br />

con numerose<br />

Università Italiane<br />

e Straniere ha partecipato<br />

a diversi<br />

progetti di ricerca.<br />

Dalle ultime principali<br />

collaborazioni<br />

spiccano: “Processi<br />

per la bonifica di siti<br />

contaminati da prodotti petroliferi” nell’ambito<br />

dei Prin (Programmi di ricerca di rilevante<br />

interesse nazionale) cofinanziato dal<br />

Miur; “Utilizzo di processi di ossidazione<br />

avanzata per la rimozione di composti farmaceutici<br />

dalle acque reflue e monitoraggio<br />

della tossicità”, cofinanziato dalla Comunità<br />

europea; “Sostenibilità ambientale dello<br />

smaltimento in discarica dei rifiuti solidi pretrattati”,<br />

finanziato dalla Regione Campania;<br />

“Individuazione e validazione di processi<br />

per il trattamento della frazione organica<br />

dei rifiuti”, finanziato dall’<strong>Enea</strong>.<br />

Il Seed esercita una<br />

attività di formazione<br />

indirizzata a studenti,<br />

dottorandi,<br />

ricercatori ed operatori<br />

del settore<br />

ambientale.<br />

Vengono organizzati<br />

periodicamente<br />

seminari e corsi di<br />

aggiornamento nell’ambito<br />

delle tematiche tipiche dell’Ingegneria<br />

Sanitaria Ambientale. Il programma<br />

delle lezioni presta particolare attenzione<br />

alle problematiche di gestione e controllo<br />

degli impianti di trattamento delle acque,<br />

delle acque reflue e dei rifiuti solidi, oltre alle<br />

operazioni di monitoraggio ambientale.<br />

Nell’ambito delle attività didattiche relative<br />

ai corsi di laurea in Ingegneria Civile e in<br />

Ingegneria Civile per l’Ambiente ed il<br />

Territorio, le lezioni teoriche e le esercitazioni<br />

in aula sono suffragate attraverso visite<br />

tecniche ad attrezzature di trattamento dei<br />

liquidi e dei rifiuti urbani sul territorio.

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