Enea è sbarcata a Portici
Numero 43 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno
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2 Domenica 20 marzo 2011 News CAMPUS<br />
L’Università di Salerno celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia il 24 e il 25 marzo<br />
Il Risorgimento del Sud<br />
Convegno d’approfondimento sulla ricerca storica<br />
unisa news<br />
Pagina a cura di IMMA SOLIMENO<br />
“Ahi serva Italia, di dolore ostello,<br />
nave senza nocchiere in gran tempesta,<br />
non donna di province ma<br />
bordello”. Dante sperava che quella<br />
che nel Duecento era solo un’entità<br />
geografica, sarebbe diventata dopo<br />
molti secoli un’entità politica.<br />
Eppure a distanza di tempo, la sua<br />
<strong>è</strong> una fotografia che sembra<br />
rispecchiare ciò che sta avvenendo<br />
in Italia. Sono passati 150 anni dal<br />
17 marzo 1861, eppure se non ci<br />
sono lotte tra fazioni, c’<strong>è</strong> una conflittualità<br />
latente tra le ragioni di<br />
un Sud, consapevole dei propri<br />
diritti e quelle di un Nord, che non<br />
cede i propri privilegi. E proprio<br />
per sottolineare l’importanza che il<br />
Mezzogiorno ha assunto nel processo<br />
risorgimentale, e la<br />
Campania in particolare, anche<br />
l’Università di Salerno si accinge a<br />
celebrare i 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia, con una full immersion di<br />
convegni e seminari dal titolo “I<br />
territori della Nazione” previsti per<br />
il 24 e il 25 marzo. A promuoverli il<br />
Dipartimento di Studi Umanistici<br />
della Facoltà di Lettere e Filosofia.<br />
Un’agenda fitta di impegni a cui<br />
prenderanno parte anche il rettore<br />
dell’Università di Salerno, Raimondo<br />
Pasquino, il prefetto Sabatino<br />
Marchione, il presidente della provincia<br />
salernitana Edmondo Cirielli<br />
e il governatore della Cam-<br />
l’importanza di un evento che<br />
ancora oggi scatena perplessità e<br />
polemiche». Festeggiare o meno<br />
l’Unità d’Italia ha tenuto per molto<br />
tempo banco nella politica e nei<br />
giornali ma il professor Pinto ne <strong>è</strong><br />
convinto: si tratta di «polemiche<br />
sterili, prive di fondamento, che<br />
lasciano il tempo che trovano,<br />
destinate solo a fare scalpore tra<br />
l’opinione pubblica».<br />
«Il convegno – spiega il professore<br />
Pinto - <strong>è</strong> organizzato per tre motivi<br />
fondamentali: consente di approfondire<br />
e rinnovare la ricerca<br />
storica su questo tema; rappresenta<br />
uno degli eventi culturali più<br />
importanti del nostro Ateneo; ed<br />
infine, essendo aperto a tutti, ma<br />
soprattutto a ricercatori e studenti,<br />
consente loro di poter conoscere<br />
l’esegesi dell’inizio della nostra storia<br />
nazionale, quella che affonda le<br />
radici in un processo di unificazione<br />
che porta singole entità politiche<br />
ad essere unite sotto un’unica<br />
bandiera». Le radici del nostro<br />
Stato ancora portano i segni della<br />
“piemontesizzazione”: ovvero l’impostazione<br />
dell’ordinamento sul<br />
modello francese che determinò<br />
un accentramento delle risorse.<br />
Tanto che lo stesso presidente della<br />
Repubblica Giorgio Napolitano ha<br />
tenuto a sottolineare la necessità di<br />
«superare il vizio d’origine del centralismo<br />
statale di impronta piemontese»,<br />
a scapito delle regioni<br />
del Sud.<br />
Nel bilancio sociale d’Ateneo, svetta al primo posto per qualità dei servizi<br />
La Biblioteca dell’eccellenza<br />
Il direttore: «Le nuove tecnologie sono il nostro segreto»<br />
pania Stefano Caldoro. Studiosi di<br />
storia delle Università di tutto il<br />
nostro Paese cercheranno di fare<br />
il punto sul processo risorgimentale,<br />
alle luce delle nuove acquisizioni<br />
storiche.<br />
Spiega il professore Carmine<br />
Pinto, docente di Storia Contemporanea<br />
del corso di Scienze dei<br />
Beni Culturali dell’Ateneo salernitano,<br />
nonché organizzatore dell’evento:<br />
«Il convegno <strong>è</strong> uno degli<br />
eventi culturali più importanti<br />
promossi dall’Università di Salerno.<br />
Ha visto il sostegno di storici<br />
e docenti che si riuniranno per<br />
mettere assieme le rispettive conoscenze,<br />
al fine di comprendere<br />
È da sempre un vero e proprio vanto per<br />
l’Università di Salerno ma ora lo <strong>è</strong> ancor di più:<br />
la Biblioteca centrale si colloca anche al primo<br />
posto per la qualità dei servizi, secondo quanto<br />
ha attestato il primo bilancio sociale<br />
d’Ateneo, presentato il 21 febbraio scorso nella<br />
“Sala Cilento”.<br />
Un sondaggio, condotto nell’estate del 2010, ha<br />
premiato le sue attività: ha raggiunto infatti<br />
quasi l’80 per cento del gradimento complessivo<br />
(con il 28 per cento degli intervistati che<br />
hanno reputato il servizio estremamente positivo).<br />
Un giudizio che accomuna professori,<br />
ricercatori, studenti e persino utenti esterni<br />
all’Ateneo, secondo quanto previsto dalla decisione<br />
del Senato accademico di estendere a<br />
chiunque l’accesso alla Biblioteca. «Una soddisfazione»<br />
per il direttore Marcello Andria, che<br />
si dichiara entusiasta degli sforzi compiuti in<br />
questo senso, tanto che, tra pochissimi mesi, la<br />
Biblioteca otterrà la certificazione di qualità<br />
secondo le norme ISO2001.<br />
Passi in avanti sono stati fatti in più direzioni:<br />
una novità assoluta <strong>è</strong> la possibilità per l’utenza<br />
di consultare il catalogo dei libri da dispositivi<br />
mobili, telefonini e quant’altro.<br />
Una scelta che riflette la volontà dell’Ateneo di<br />
integrarsi con il mondo della comunicazione<br />
giovanile. E proprio per questo la Biblioteca<br />
dell’Università di Salerno <strong>è</strong> tra le prime in<br />
Italia a creare una pagina sul social network<br />
più diffuso e apprezzato dai ragazzi: facebook.<br />
Un tentativo, spiega il direttore Andria, fatto<br />
per «comunicare all’utenza le novità che<br />
riguardano non solo il mondo librario, ma<br />
anche eventi culturali, come concerti, presentazioni<br />
di libri, prime cinematografiche e tutto<br />
ciò che fa parte in senso lato della cultura». Una<br />
proposta che sembra aver avuto il successo sperato,<br />
visto che sono già 3500 i fans della pagina.<br />
Una biblioteca che fa passi da gigante anche<br />
quando si tratta di sfruttare al meglio le innovazioni<br />
tecnologiche: più di centomila volumi<br />
sono stati improntati secondo la Rdfi (Radio<br />
Frequency Identification). Si tratta dell’applicazione<br />
di un microchip ai testi, tramite il quale si<br />
potrà associare il volume all’utente che l’ha<br />
preso in prestito. Ancora: la creazione della<br />
Biblioteca digitale sul sito dell’Università che<br />
contiene una cospicua collezione di periodici<br />
e libri in formato elettronico consentono<br />
una rapida consultazione, anche da casa con<br />
l’apposita password di accesso, da parte degli<br />
utenti.<br />
Infine, l’inaugurazione dell’open archive di<br />
Ateneo: un portale che consente di pubblicare,<br />
senza sottoscrizione, le tesi di dottorato.<br />
«L’apertura dell’EleA (Electronic Archive for<br />
Academic Studies and Researches) rappresenta<br />
una nuova frontiera della comunicazione scientifica:<br />
un modo – spiega il dottor Andria - per<br />
dare vita ad una banca dati largamente accessibile,<br />
a libera consultazione e soprattutto gratuita.<br />
L’obiettivo <strong>è</strong> quello di non diventare ostaggio<br />
dei grandi monopoli dell’editoria, che comportano<br />
costi onerosi per chiunque abbia intenzione<br />
di pubblicare i propri<br />
scritti». Un progetto<br />
che <strong>è</strong> stato implementato<br />
per la<br />
prima volta nei Paesi<br />
anglosassoni, sul quale<br />
arriva il pieno appoggio<br />
dell’Unione e-<br />
uropea che premia<br />
questa forma di consultazione<br />
libera, senza<br />
condizionamenti e-<br />
conomici. Un tentativo,<br />
dunque, per dare<br />
una risposta concreta<br />
e intelligente ai tagli<br />
universitari imposti<br />
dal Governo, che<br />
comportano una carenza<br />
di fondi a cui<br />
resta difficile sopperire.<br />
Il direttore della Biblioteca, Marcello Andria<br />
Un anniversario che non può e<br />
non deve passare in sordina se si<br />
vuole inculcare negli italiani il<br />
rispetto per le proprie radici e la<br />
volontà di recuperare con un passato<br />
che ancora oggi sembra destinato<br />
a tornare. Tutto questo nonostante<br />
gli egoismi di una Lega<br />
Nord che lavora da sempre per la<br />
secessione, unico suo vero obiettivo<br />
politico, mascherato da federalismo.<br />
Un progetto che secondo il<br />
professor Pinto «non <strong>è</strong> indispensabile<br />
nel nostro Paese: le ragioni di chi<br />
lo sostiene non sono fondamentali».<br />
Direttore<br />
Biagio Agnes<br />
Direttore Responsabile<br />
Giuseppe Blasi<br />
Coordinamento<br />
Mimmo Liguoro<br />
Marco Pellegrini<br />
Redazione<br />
Acconcia Giuseppe, Bello Valentina,<br />
Cavaliere Marina,<br />
Cirillo Mario Pio, De Lucia<br />
Valentina, De Vita Emanuela,<br />
Di Cicco Mariarosaria, Di<br />
Napoli Maria, Esposito Pietro,<br />
Fusco Alessio, Galzerano<br />
Carmen, Giordano Francesco,<br />
Liguori Elena Chiara,<br />
Lutricuso Assunta, Marcelli<br />
Matteo, Massari Federica,<br />
Mennuni Giorgia, Savino Davide,<br />
Serrone Francesco, Solimeno<br />
Imma, Spisso Simone.<br />
Le Firme<br />
Giulio Anselmi, Antonio Caprarica,<br />
Ferruccio De Bortoli,<br />
Tullio De Mauro, Aldo Falivena,<br />
Antonio Ghirelli,<br />
Gianni Letta, Arrigo Levi,<br />
Pierluigi Magnaschi, Renato<br />
Mannheimer, Ezio Mauro,<br />
Raffaele Nigro, Mario Pendinelli,<br />
Arrigo Petacco Vanni<br />
Ronsisvalle, Mario Trufelli,<br />
Walter Veltroni, Sergio Zavoli<br />
UNIVERSITA<br />
DEGLI STUDI<br />
DI SALERNO<br />
Prof. Raimondo Pasquino<br />
Rettore dell'Università<br />
Prof. Annibale Elia<br />
Direttore del Dipartimento<br />
di Scienze Politiche, Sociali<br />
e della Comunicazione<br />
Prof. Emilio D'Agostino<br />
Presidente del Comitato<br />
Tecnico-Scientifico<br />
della Scuola di Giornalismo<br />
Prof. Luca Cerchiai<br />
Preside della Facoltà<br />
di Lettere e Filosofia<br />
Autorizzazione del Tribunale di Salerno<br />
e del R.O.C. n.14756 del 26.01.2007<br />
Arti Grafiche Boccia di Salerno<br />
telefono: 089 30 3311<br />
Distribuzione alle edicole<br />
Agenzia DI CANTO S.p.a. di Vito Di Canto<br />
Località Pezzagrande Zona ind. Eboli<br />
tel.0828. 340927<br />
fax: 0828. 340924<br />
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