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Il mio porto non è la droga

Numero 45 - Scuola di Giornalismo - Università degli Studi di Salerno

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Viaggiare da Napoli a Bari via<br />

treno in appena 2 ore al posto<br />

delle attuali 3 e 40’. E’ questo l’ambizioso<br />

progetto delle Ferrovie<br />

dello Stato che prevede il collegamento<br />

diretto tra i 2 capoluoghi<br />

regionali. Un progetto, di vecchia<br />

data, del quale se n’<strong>è</strong> iniziato a par<strong>la</strong>re<br />

fin dal 1960 ma che solo ora,<br />

dopo le ripetute sollecitazioni da<br />

parte delle rispettive autorità<br />

regionali, sta trovando finalmente<br />

attuazione. Un’opera ritenuta fondamentale<br />

per lo sviluppo del<br />

Mezzogiorno e che si innesta in<br />

un più ampio progetto di collegamento<br />

dell’Unione Europea. La<br />

linea costituirà infatti il punto di<br />

giunzione tra l’asse ferroviario<br />

numero 1 (Berlino-Palermo) con il<br />

corridoio 8 (Bari-Varna) e, dunque,<br />

i versanti tirrenico e adriatico.<br />

<strong>Il</strong> Mezzogiorno svolgerà il ruolo<br />

strategico di piattaforma logistica<br />

per i traffici con i paesi dell’Est<br />

europeo e dell’area mediterranea.<br />

Vi sarà inoltre una riduzione dei<br />

tempi di percorrenza sia per quanto<br />

riguarda i collegamenti regionali<br />

interni (che verranno aumentati)<br />

Obiettivo: ridurre i tempi di percorrenza a 2 ore<br />

Napoli-Bari, basta<br />

treni lumache<br />

Partiti i <strong>la</strong>vori di ammodernamento del<strong>la</strong> linea<br />

sia per quanto riguarda quelli<br />

interregionali (sarà possibile andare<br />

da Roma a Bari in 3 ore invece<br />

che in 4 e 30’). Si prevede un notevole<br />

aumento di passeggeri (15<br />

mi<strong>la</strong> in più al giorno) e di merce<br />

trasportata (più di 6mi<strong>la</strong> tonnel<strong>la</strong>ta<br />

al giorno) con un notevole ritorno<br />

economico (Puglia e Campania<br />

raggiungono una quota di oltre il<br />

40% del<strong>la</strong> produzione di mercato<br />

nel meridione). La linea, <strong>è</strong> bene<br />

ricordarlo, sarà ad alta capacità,<br />

<strong>non</strong> ad alta velocità. I convogli<br />

potranno cio<strong>è</strong> sostenere una velocità<br />

massima di 180 km all’ora che<br />

<strong>è</strong> comunque oro co<strong>la</strong>to rispetto a<br />

quel<strong>la</strong> odierna che si attesta<br />

mediamente sui 70/80 km (il picco<br />

minimo nel<strong>la</strong> zona di Montaguto<br />

dove sono ancora in corso i <strong>la</strong>vori<br />

di messa di sicurezza dell’imponente<br />

frana verificatasi lo scorso<br />

anno). L’investimento complessivo<br />

previsto sarà di oltre 5 miliardi di<br />

euro e prevede <strong>la</strong> suddivisione<br />

del<strong>la</strong> tratta in 4 tronchi (Cancello-<br />

Frasso Telesino, Frasso Telesino-<br />

Vitu<strong>la</strong>no, Apice-Orsara e Orsara-<br />

Cervaro) sui quali effettuare le<br />

opportune modifiche. Tempi di<br />

realizzazione previsti, 10 anni (dal<br />

PRIMO PIANO Domenica 17 aprile 2011<br />

2010 al 2020). Da un <strong>la</strong>to sarà raddoppiata<br />

e modernizzata l’obsoleta<br />

linea esistente (risalente al 1860)<br />

dall’altro saranno realizzate nuove<br />

tratte. Come quel<strong>la</strong> che da Valle di<br />

Maddaloni arriverà fino a Vitu<strong>la</strong>no<br />

(i primi due tronchi) che prevede<br />

<strong>la</strong> realizzazione di numerose gallerie<br />

e, vista <strong>la</strong> difficoltà, ancora in<br />

fase di progettazione. E’ ancora<br />

invece alle fasi preliminari il progetto<br />

per il tratto che va da Apice<br />

ad Orsara che prevede una realizzazione<br />

in variante rispetto al<strong>la</strong><br />

linea esistente e <strong>la</strong> costruzione di<br />

una nuova stazione a servizio<br />

7<br />

dell’Irpinia. La linea proseguirà<br />

quindi verso nord, attraversando<br />

lo spartiacque appenninico grazie<br />

ad una galleria di circa 25 km.<br />

Sono in corso <strong>la</strong>vori di adeguamento<br />

lungo il tronco Orsara-<br />

Cervaro in variante tra Orsara e<br />

Bovino e in affiancamento tra<br />

Bovino e Cervaro. <strong>Il</strong> completamento<br />

dei <strong>la</strong>vori <strong>è</strong> previsto in due<br />

fasi: il raddoppio in affiancamento<br />

sarà completato entro il 2013, il<br />

raddoppio in variante entro il<br />

2016. Lungo il percorso saranno<br />

realizzate nuove stazioni a Ponte<br />

Albanito e Bovino. Tra le stazioni<br />

oggetto di interventi di riqualificazione<br />

quel<strong>la</strong> di Foggia risulterà<br />

centrale per il traffico dei passeggeri.<br />

L’augurio <strong>è</strong> che i <strong>la</strong>vori vengano<br />

realizzati nel rispetto dei tempi<br />

previsti e che possa essere colmato<br />

quel gap infrastrutturale che ha da<br />

sempre bloccato lo sviluppo del<br />

territorio.<br />

Pagina a cura di<br />

FRANCECO SERRONE<br />

IL NUOVO ITINERARIO<br />

L’itinerario Napoli-Bari <strong>è</strong> stato inserito tra<br />

le infrastrutture strategiche e di preminente<br />

interesse nazionale con <strong>la</strong> delibera<br />

del Cipe del 15 luglio 2009. Saranno realizzate<br />

o ristrutturate 15 nuove stazioni,<br />

eliminati buona parte dei passaggi a livello<br />

e creato un comando centralizzato di<br />

controllo del traffico tramite l’ausilio di<br />

nuove tecnologie. <strong>Il</strong> tutto lungo un percorso<br />

di 146,6 km.<br />

Si prevedono un aumento dei collegamenti<br />

nazionali e regionali (sia merci che<br />

passeggeri) con 54 treni al giorno (44 in<br />

più di oggi) sulle lunghe percorrenze e<br />

144 treni al giorno ( 118 in più di oggi) sui<br />

collegamenti tra Napoli, Benevento,<br />

Caserta, Capua e Foggia. L’intensificarsi<br />

dei collegamenti avrà un impatto anche a<br />

livello ambientale visto che l’aumento dei<br />

viaggiatori farà diminuire il numero di<br />

auto in circo<strong>la</strong>zione con una notevole<br />

riduzione delle emissioni di anidride carbonica<br />

e ossidi d’azoto.<br />

Sempre per quanto riguarda l’ambiente,<br />

Previsto aumento<br />

di merci<br />

e passeggeri<br />

massima attenzione sarà inoltre dedicata<br />

al<strong>la</strong> costruzione delle nuove opere in un’area<br />

che possiede straordinarie ma delicate<br />

risorse naturali ma che presenta (specie<br />

nel tratto campano) elevati livelli di sismicità<br />

ed instabilità<br />

Ad oggi sono stati completati gli interventi<br />

di raddoppio, prevalentemente in<br />

variante, tra Vitu<strong>la</strong>no e Apice, a cavallo<br />

del<strong>la</strong> stazione di Benevento ed <strong>è</strong> in corso<br />

di realizzazione il tratto in territorio<br />

pugliese Bovino-Cervaro il cui completamento<br />

<strong>è</strong> previsto entro il primo trimestre<br />

dell’anno 2013.<br />

CALABRIA<br />

Roma - Reggio<br />

in quattro ore<br />

MARCHE<br />

Binario unico<br />

incubo continuo<br />

SICILIA<br />

Un primato<br />

poco invidiabile<br />

BASILICATA<br />

Matera capoluogo<br />

senza ferrovia<br />

Come per <strong>la</strong> più<br />

nota e omonima<br />

autostrada, anche<br />

questo tratto soffre<br />

di notevoli problemi<br />

di congestionamento.<br />

La linea <strong>è</strong><br />

parte integrante<br />

dell’Asse ferroviario<br />

numero 1 del<strong>la</strong><br />

Rete ferroviaria convenzionale trans-europea<br />

Ten-T che da Berlino arriva fino a<br />

Palermo. <strong>Il</strong> progetto <strong>è</strong> tuttora in fase d’approvazione.<br />

Fermo restando il quadruplicamento<br />

del tratto Salerno-Battipaglia (25<br />

km), si stanno prendendo in considerazione<br />

diverse ipotesi di tracciato e diverse modalità<br />

realizzative. In partico<strong>la</strong>re <strong>la</strong> realizzazione<br />

di una nuova linea da Ogliastro a<br />

Sapri (90 km) che prosegua verso sud a<br />

fianco dell’autostrada. I <strong>la</strong>vori porteranno<br />

al<strong>la</strong> riduzione del tempo di percorrenza da<br />

Roma a Reggio Ca<strong>la</strong>bria da 7 a 4 ore.<br />

Sui 300 km di linea<br />

che collega <strong>la</strong> capitale<br />

al capoluogo<br />

marchigiano attraverso<br />

gli Appennini,<br />

125 sono a<br />

binario unico. Visto<br />

l’elevato traffico<br />

che si registra<br />

sul<strong>la</strong> tratta con<br />

l’alternarsi di treni regionali, intercity ed<br />

eurostar sono iniziati <strong>la</strong>vori di potenziamento<br />

e raddoppio (parte in affiancamento<br />

e parte in variante) e riqualificazione di<br />

alcune stazioni. <strong>Il</strong> tratto interessato va da<br />

Orte fino a Falconara (una delle linee trasversali<br />

che mette in collegamento <strong>la</strong> direttrice<br />

Roma-Firenze e <strong>la</strong> direttrice Adriatica)<br />

e prevede <strong>la</strong> realizzazione di alcune<br />

gallerie nel rispetto delle notevoli problematiche<br />

ambientali delle zone attraversate.<br />

<strong>Il</strong> costo complessivo degli interventi <strong>è</strong> di<br />

330 milioni di euro.<br />

La Sicilia detiene il<br />

record del minor<br />

numero di km di<br />

strade ferrate a<br />

doppio binario (appena<br />

169). Occorrono<br />

oltre 4 ore per<br />

andare da Catania<br />

a Palermo distanti<br />

appena 210 km.<br />

Una situazione intollerabile più volte denunciata<br />

dalle autorità e da esponenti politici<br />

locali. Per questo <strong>è</strong> in fase di progettazione<br />

una linea ad alta capacità che collegherà il<br />

capoluogo al<strong>la</strong> città etnea. <strong>Il</strong> progetto prevede<br />

<strong>la</strong> realizzazione di oltre 15 gallerie per evitare<br />

le elevate pendenze e i terreni instabili<br />

del<strong>la</strong> Sicilia interna dove, attualmente, <strong>la</strong><br />

massima velocità raggiungibile <strong>è</strong> di 80 km/h.<br />

Costo totale stimato oltre 4 miliardi di euro<br />

per 7 anni di <strong>la</strong>vori. La linea si collegherà<br />

al<strong>la</strong> Palermo-Messina e al<strong>la</strong> Catania-<br />

Siracusa.<br />

La città di Matera<br />

<strong>è</strong> l’unico capoluogo<br />

di provincia a<br />

<strong>non</strong> possedere una<br />

stazione. A dire il<br />

vero <strong>la</strong> stazione ci<br />

sarebbe ma mancano<br />

i collegamenti.<br />

La stazione di<br />

La Martel<strong>la</strong> <strong>non</strong> <strong>è</strong><br />

mai stata raggiunta da alcun treno. Si tratta<br />

di un fabbricato vuoto per il quale <strong>non</strong><br />

sono stati realizzati nemmeno i binari. I<br />

<strong>la</strong>vori, iniziati nel 1986 <strong>non</strong> sono mai stati<br />

portati a termine. La linea esistente, a scartamento<br />

ridotto gestita dalle Ferrovie<br />

Appulo-Lucane, va da Bari fino a Ferrandina<br />

(1 ora e mezza di viaggio per coprire<br />

62 km). Da Ferrandina per raggiungere <strong>la</strong><br />

città dei Sassi c’<strong>è</strong> un servizio di bus navetta.<br />

Per completare <strong>la</strong> linea occorrono 118<br />

milioni di euro ma i <strong>la</strong>vori, previsti per il<br />

2009, <strong>non</strong> sono mai iniziati.

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