CAP 3 – STIMA
Cap. 3 - Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni ...
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Corso di laurea magistrale in Statistica, Scienze Attuariali e Finanziarie<br />
INFERENZA STATISTICA (Note didattiche)<br />
Bruno Chiandotto Versione 2015<br />
3. Stima<br />
minima (intervallo ottimale).<br />
Verranno considerati ora alcuni problemi specifici di determinazione degli intervalli di<br />
confidenza. Si segnala in proposito che la procedura seguita è quella basata<br />
sull’elemento pivotale, dove per elemento pivotale s’intende una qualunque funzione<br />
degli elementi campionari e del parametro incognito di interesse la cui distribuzione<br />
campionaria è completamente nota, ed essendo completamente nota non può dipendere<br />
da il cui valore è incognito; in altre parole, l’elemento pivotale dipende da ma non<br />
dipende da la sua distribuzione. Quanto affermato può essere espresso dalla<br />
definizione che segue.<br />
Definizione 9 (Elemento pivotale): Sia X una v.c. con funzione di massa o di densità<br />
f(x; ), dove , e sia X = (X 1 , …, X n ) un campione casuale semplice<br />
bernoulliano estratto da X. Allora un pivot (o cardine) è una quantità<br />
Q( X ; ) che possiede le seguenti caratteristiche:<br />
1. è funzione del campione X = (X 1 , …, X n );<br />
2. è funzione di (il parametro di cui si vuol trovare l’intervallo di confidenza);<br />
3. non contiene altri parametri incogniti oltre a ;<br />
4. la sua distribuzione è completamente nota;<br />
5. è invertibile rispetto a .<br />
Θ<br />
La procedura per la determinazione di un intervallo di confidenza attraverso il metodo<br />
dell’elemento pivotale si articola nei passi sotto riportati:<br />
1. si individua un pivot Q( X ; ) per il problema in analisi; nella generalità dei casi,<br />
la via più facile per individuare l’elemento pivotale è quella che prende avvio da<br />
uno stimatore puntuale , se possibile ottimale, del parametro incognito <br />
rispetto al quale si vuol determinare l’intervallo di confidenza;<br />
2. si fissa il livello di confidenza 1<strong>–</strong>;<br />
3. si determina l’intervallo di ampiezza minima (il più informativo) [c 1 , c 2 ] all’interno<br />
del quale il pivot è compreso con probabilità pari al livello di confidenza scelto,<br />
cioè P[c 1 Q ( X ; ) c 2 ] = 1<strong>–</strong>;<br />
4. si inverte la relazione c 1 Q( X ; ) c 2 rispetto a in modo da ricavare<br />
l’intervallo di confidenza cercato per , che quindi soddisferà<br />
P[L 1 ( X ) L 2 ( X )] = 1<strong>–</strong>.<br />
ˆ<br />
3.3.1 Intervallo di confidenza per la media di una variabile casuale normale con<br />
varianza nota.<br />
Sia x 1 , x 2 ,...,x n , una specifica determinazione di un campione casuale<br />
<br />
'<br />
<br />
X X<br />
1, X<br />
2, ... , X<br />
n<br />
estratto da una popolazione distribuita normalmente con media µ<br />
202