02.11.2015 Views

CAP 3 – STIMA

Cap. 3 - Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni ...

Cap. 3 - Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Corso di laurea magistrale in Statistica, Scienze Attuariali e Finanziarie<br />

INFERENZA STATISTICA (Note didattiche)<br />

Bruno Chiandotto Versione 2015<br />

3. Stima<br />

questa che si riscontra molto raramente nei contesti operativi; nella generalità dei casi, la<br />

2<br />

varianza è incognita. In tale contesto, per stabilire la dimensione del campione si<br />

dovrà ricorrere ad una sua stima, che potrà derivare da conoscenze pregresse o da<br />

un’indagine campionaria “pilota”, che sarà, ovviamente, di dimensione ridotta ed il cui<br />

unico scopo è quello di pervenire ad una stima della varianza incognita.<br />

Come seconda esemplificazione si ipotizzi di voler determinare la dimensione<br />

campionaria per un intervallo di confidenza del parametro p relativo ad una v.c. di<br />

Bernoulli, , nel rispetto dei vincoli di confidenza ed informatività prefissati.<br />

Come già visto, se risulta ragionevole l’approssimazione con la distribuzione normale,<br />

l’intervallo di confidenza per il parametro p è:<br />

1 X 1<br />

<br />

X<br />

p p p p <br />

P z<br />

α 2<br />

p z<br />

α 2 1<br />

<br />

n n n n <br />

dove X rappresenta il numero delle volte in cui l’evento d’interesse si è verificato in n<br />

prove indipendenti.<br />

Avendo prefissato il livello di confidenza ( ) e l’ampiezza A dell’intervallo, deve<br />

essere soddisfatta l’uguaglianza<br />

A <br />

X<br />

n<br />

da cui deriva<br />

<br />

z<br />

α 2<br />

p <br />

1<br />

1<br />

p X p 1<br />

p p 1<br />

p<br />

n<br />

<br />

n<br />

n 4 z<br />

2 2<br />

<br />

z<br />

α 2<br />

<br />

p 1<br />

p<br />

n A<br />

<br />

.<br />

n<br />

2z<br />

Relazione che non può essere utilizzata essendo p l’incognita del problema;<br />

problema che può, comunque, essere risolto o seguendo le indicazioni fornite nella<br />

esemplificazione precedente (informazioni pregresse o indagine pilota), oppure, ed è la<br />

procedura usualmente impiegata, ponendo p = (1-p) = 0,5 , valore questo che<br />

massimizza l’espressione, cioè il valore di n. Si tratta di un atteggiamento prudenziale<br />

che comporta, nella generalità dei casi un sovradimensionamento della numerosità<br />

campionaria.<br />

α 2<br />

n<br />

Esempio 3.8<br />

Nell’esempio la numerosità del campione, anziché essere fissata a priori, viene determinata in<br />

funzione del livello di confidenza e dell'ampiezza dell'intervallo (errore ammesso).<br />

Uno sperimentatore, sapendo che lo scostamento quadratico medio del tempo di reazione delle<br />

cavie ad un certo stimolo è pari a 0,05 secondi, vuole determinare il numero minimo di cavie<br />

da sottoporre ad esperimento affinché, nella stima del tempo medio di reazione, l'eventuale<br />

errore non superi 0,01 secondi ai livelli di confidenza del 95% e del 99%.<br />

Al livello del 95% i limiti di confidenza sono<br />

0,05<br />

0,05<br />

L 1<br />

X 1,96 , L 2<br />

X 1,96 <br />

n<br />

n<br />

215

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!