Torino Porto di Mare - grotta

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— 48 — cazione delle quali gli speditori erano obbligati a vincolarsi assolutamente colle ferrovie, impegnandosi a nulla spedire per mezzo dei canali. Così le compagnie di ferrovie valendosi della loro immensa potenza poterono esercitare un'azione sicura di distruzione sulla navigazione che trovavasi priva di forte organizzazione e di mezzi proporzionati per resistere a tale guerra. Il Governo, che per le disparate opinioni era dubbioso sull'esito delle influenze che dovevano esercitare reciprocamente fra di loro le ferrovie ed i canali, rimase spettatore della lotta, accordando provvisoriamente alle ferrovie la facoltà di mettere in vigore tutte quelle tariffe di genere diverso che credevano più convenienti al loro interesse, per decidere in seguito secondo i risultati quale era la miglior via a seguirsi per provvedere all'interesse generale. Questi risultati non potevano essere soddisfacenti; distruggere con mezzi violenti una parte della ricchezza pubblica per favorire un monopolio era un atto che non poteva perpetrarsi, ed il solo principio di un tale atto bastò a far sorgere tanti reclami ed a dimostrare che si procedeva per una falsa via, che quasi unanimi i Consigli generali e le Camere di commercio fecero voti perché per nuove disposizioni legislative potesse la navigazione essere in grado di continuare la sua esistenza. A tali voti emessi con valide ragioni l'Imperatore Napoleone, che é sicuramente uno fra gli uomini più intelligenti che abbia la Francia, personalmente rispose: « voler che i canali funzionassero simulta- — 49 — « neamente alle ferrovie, e con esse concorressero alla « prosperità del paese », ordinò in conseguenza che fossero fatti gli studii necessari per assicurare un tale risultato. Il primo frutto di tali studii fu l'abolizione al I° aprile 1860 delle tariffe di abbonamento che vincolavano gli speditori, rendendo così ai medesimi la loro piena libertà, ed ai canali la possibilità di riprendere una parte dei trasporti che loro erano stati violentemente rapiti, aprendo così una libera concorrenza, e simultaneamente si ordinò la formazione dei relativi progetti e la esecuzione di tutte quelle opere che potevano essere necessarie a migliorare le condizioni della navigazione sia nei fiumi come nei canali, e ad estenderla dove ciò fosse stato conveniente, principalmente in quelle parti che potevano essere richieste dall'utilità di coordinare tra di loro le varie diramazioni della rete navigabile ; e si fece pure formale invito alla navigazione di voler migliorare i suoi procedimenti portandoli all'altezza dei tempi, modificare le sue antiche abitudini, che non erano più conformi agli attuali bisogni del commercio, e sviluppare in fine tutti gli elementi di attività di cui poteva essere capace. III. Dai documenti statistici che con somma cura sono raccolti dall'Amministrazione Francese, rilevasi il seguente interessantissimo quadro che indica in cifre 4 — G. CAPUCCIO.
— 50 — rotonde il movimento complessivo annuo della Francia in tonnellate-chilometri, tanto sulle strade ordinarie come sulle linee navigabili e le ferrovie. ANNI 1850 1853 1855 1856 1857 MILIONI DI TONNELLATE Strade ordinarie . . 1,570 1,580 1,580 1,590 1,600 Linee navigabili . . 1,722 2,164 2,177 2,302 2,166 Ferrovie . . . 353 889 1,578 1,851 2,189 TOTALE . 3,645 4,663 5,335 5,743 5,955 Non furono ancora pubblicati i risultamenti analoghi degli anni successivi; tuttavia da quanto risulta dal precedente quadro si possono dedurre importantissime conseguenze. In primo luogo si vede che malgrado la costruzione delle ferrovie, il movimento complessivo sulle strade ordinarie non diminuì, anzi fece un piccolo aumento. Quantunque il periodo di tempo considerato sia precisamente quello in cui le linee navigabili ebbero a soffrire dalle ferrovie maggior concorrenza, tuttavia il loro movimento generale non solo non diminuì, ma crebbe anche considerevolmente, portandosi da 1,722 milioni di tonnellate-chilometri a 2,166 milioni, e quest'ultima cifra che uguaglia alla medesima data il movimento generale delle ferrovie, sarebbe anche riuscita superiore se l'anno 1857 non fosse stato segnalato da una grande siccità. — 51 — Il movimento delle ferrovie fece tale incremento che da 353 milioni arrivò a 2,189 milioni di tonnellate. Infine il movimento generale complessivo della Francia da 3,645 milioni salì a 5,955 milioni di tonnellate. Cosicché le ferrovie non assorbirono gli altri mezzi di trasporto, ma il loro sviluppo aumentò l'attività commerciale, e questo aumento di attività fu tale che ne profittarono anche le strade ordinarie e principalmente i canali. Questo aumento di attività segna una progressione costante, ed é indubitato che perfezionando i mezzi di trasporto sui canali, questi dovranno ancora maggiormente fruire in avvenire del progressivo miglioramento commerciale, e contribuire essi stessi a questo miglioramento. Ed infatti quantunque manchino ancor le cifre precise del movimento dei trasporti effettuati in Francia negli ultimi sette anni, tuttavia si sa che tali trasporti continuarono ad aumentare considerevolmente, e chi ha gli occhi per vedere deve accorgersi che vi sono spinti con grande attività i lavori di miglioramento e di ampliazione della rete navigabile ; si sta completando la grande linea di navigazione da Parigi a Strasburgo, la quale é già la terza linea di navigazione artificiale che sia condotta a Parigi, senza parlare della Senna sulla quale si fanno pure importanti migliorìe, e malgrado le numerose ferrovie che vi fanno capo, ciò non basta per quella capitale poiché si pensa ancora ad aprire una quarta linea di navigazione artificiale che da questa città conduca allo stretto della Manica per la via più breve onde evitare il lungo
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