Torino Porto di Mare - grotta

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— 72 — riva destra del Po nei territori di Lavriano, Brusasco, Gabiano e Ponte Stura si arriva a Casale, provvedendo solo mediante piccoli lavori accessorii, dal Po sotto la foce della Dora Baltea o dagli scoli delle colline, la piccola quantità d'acqua necessaria per supplire ai trapelamenti ed evaporazioni del tratto compreso tra Verrua e Casale; la quantità d'acqua impiegata al passaggio delle conche e quella perduta dalle porte essendo sempre quella estratta dal Po a Chivasso che discende col successivo passaggio delle navi o da una porta all'altra. Potrà forse essere il caso di studiare una variante mediante la quale traversando il Po sotto Palazzuolo, il canale laterale sarebbe per maggior economia trasportato sulla riva sinistra del fiume, e continuato verso Trino e Morano, e da qui a Casale appoggiandosi al lungo argine ivi eseguito. Ma tal cosa, che non può essere decisa che in seguito a considerazioni di diversa natura, non ha per noi alcuna essenziale importanza, poiché adesso a noi basta citare le opere mediante le quali é possibile ottenere una linea di navigazione regolare e sicura. Da Casale il canale laterale deve essere continuato sempre col medesimo sistema di conche e stagni orizzontali sin sotto alla foce della Sesia, da dove sarebbe nuovamente possibile dare al medesimo una leggera pendenza potendosi allora prendere sufficiente acqua dal Po; sarà però più conveniente continuare semplicemente questo canale collo stesso sistema anche sotto la Sesia per non essere condotto ad eseguire nel Po alcuna opera essenziale. — 73 — Sul tronco di canale ora descritto la parte compresa tra Chivasso e la Sesia ha una lunghezza di 58 chilometri ed una pendenza totale di 79 metri da guadagnarsi tutta con circa 27 conche; e la parte successiva tra la Sesia ed il ponte della città di Valenza, compreso così tutto l'argine del ponte della ferrovia, ha una lunghezza di 15 chilometri ed una pendenza totale di 16 metri, che sarebbe completamente compensata mediante sei conche, discendendo nel fiume. Quivi il Po é nuovamente provvisto in ogni stagione di sufficiente quantità d'acqua, ed il canale laterale ad eseguirsi da questo punto sino a Cervesina può, come il tronco compreso tra Torino e Chivasso, essere eseguito con una leggera pendenza in modo da creare una determinata corrente, e così con la rimanente caduta, da guadagnarsi colle conche, ottenere una non indifferente quantità di forza motrice, la quale, mentre sarebbe grandemente utile per i paesi traversati, i quali sono Bassignana, Sale, Cambiò, Castelnuovo- Scrivia, Casei e Silvano, tutti fertili e popolosi, sarebbe nuova sorgente di reddito al canale. La lunghezza di questo tronco è di 32 chilometri, e la sua differenza totale di livello é di 19 metri; colle dimensioni già indicate pel tronco tra Torino e Chivasso, e colla medesima pendenza di m. 0,10 per chilometro, si avrebbe pure in esso una corrente continua di 21 m. c. ogni minuto secondo, e come si acquisterebbe colla sua naturale pendenza un'altezza totale di m. 3,20, la differenza ossia i m. 15,80 da compensarsi con cinque conche, darebbe ancora una forza motrice di oltre 4400 cavalli che sarebbero così un
— 74 — nuovo valore creato a beneficio dell'industria e della agricoltura. Questo tronco di canale traversa mediante appositi ponti di mediocre importanza il Tanaro, la Scrivia ed il torrente Curone e viene finalmente a terminare al Po presso Cervesina dove finisce la navigazione artificiale e comincia quella naturale sino all'Adriatico. E da quanto fu sin qui esposto risulta che sulla linea tra Torino e Cervesina sarebbe creata una totale forza motrice disponibile di 13,900 cavalli, cioè: 1° Sul tronco tra Torino e Chivasso . . . 9500 cavalli 2° Sul tronco tra Valenza e Cervesina . . 4400 » III. Totale 13900 cavalli La possibilità di navigare tra Torino e l'Adriatico nelle condizioni e coi modi ora descritti rimane così dimostrata; e questo é già non piccolo risultato e sufficiente per esso solo a destare la pubblica attenzione, specialmente in questi tempi in cui ogni possibile miglioramento nelle condizioni del Paese è con avidità ricercato, e con lodevole attività promosso. Resta ora ad esaminare come si possa mandare ad effetto la seconda parte del progetto, senza dubbio la più importante, e che concerne la continuazione della navigazione superiormente a Torino e sino a raggiungere il Mediterraneo. — 75 — La prima idea che naturalmente si presenta è quella di proseguire direttamente lungo il Po la navigazione laterale sino a quel punto che, indicato dalle condizioni topografiche ed altimetriche del paese, dovrebbe servire di limite alla medesima per passare poi dalla valle principale del Po nelle valli secondarie e continuare in queste la navigazione artificiale sino a raggiungere nelle più favorevoli condizioni il punto culminante dal quale discendere verso il mare. Partendo da questa prima idea la navigazione potrebbe da Torino continuarsi laterale al Po per Moncalieri, Carignano e sino sotto Carmagnola, per dirigersi poi tra Cavallermaggiore e Bra onde cercare il punto più conveniente al passaggio della Stura, e trasportarsi quindi nella valle del Tanaro per svilupparsi in questa sino al punto culminante da cui discendere verso il Mediterraneo. Ma altri progetti già in corso di studio e che tendono a provveder Torino di considerevole forza motrice mediante acqua a derivarsi dal Po, mentre se si eseguissero indipendentemente dalla nostra linea di navigazione, costituirebbero doppia spesa, rendendo anche meno facile la linea navigabile per la quantità d'acqua che sarebbe derivata dal Po superiormente ad essa, sono poi talmente concepiti da potersi ammirabilmente conciliare col nostro progetto, migliorandosi a vicenda, e senza che per tal conciliazione sia necessaria una considerevole spesa, poiché fra questi progetti quello dell'ingegnere Lanino, che pare debba aver maggior probabilità di riuscita per i suoi più soddisfacenti risultati, è pure inteso in modo da essere navigabile, cosicché,
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