Torino Porto di Mare - grotta

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commercio internazionale, né solo essere utili a finitime
provincie, e rinchiuse alle due estremità non
servono che ad alcuni commerci locali.
Verso l'Adriatico la natura non si oppone a che la
navigazione interna potesse svilupparsi sino al mare,
le sole condizioni politiche sono causa che tale navigazione
non può ancora prendere importante sviluppo,
ma tali condizioni politiche sono transitorie e saranno
modificate dalla forza delle cose. Dove l'arte deve intervenire
é solo nella parte superiore della valle, prima
per spingere sino a Torino la possibilità di navigare,
valendosi delle acque del Po, e da questa città innoltrandosi
per un canale artifiziale sin sotto le Alpi marittime,
discendere poi al Mediterraneo.
Le ragioni che militarono in Francia ed in altri paesi
a favore della navigazione interna per sortirla dall'avvilimento
in cui era caduta all'apparire delle ferrovie,
devono applicarsi anche alla parte superiore d'Italia ed
anche con maggior efficacia, poiché se nei paesi in cui
più economico é il combustibile, la ferrovia non può
giungere al limite di buon prezzo nei trasporti cui può
arrivare la navigazione, tanto più ciò deve verificarsi
in Italia dove é a più caro prezzo il carbone, e dove
oltre a tal circostanza le ferrovie, per la natura montagnosa
dei paesi che traversano, hanno più forte pendenza,
per cui le spese di trazione vi saranno sempre
più elevate che in qualunque altro paese d'Europa.
Ed in ogni caso il buon prezzo nei trasporti non
può nascere che da una ben ordinata concorrenza di
ferrovie e canali, e trovandosi potenti le ferrovie, bisogna
pure rendere potente la navigazione, miglioran-
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done le condizioni attuali, ed aprendole quegli sbocchi
che le sono necessari per accrescere il suo movimento ;
e così invece che una compagnia di ferrovie avrebbe
essa solo l'assoluto monopolio di tutti i trasporti nella
valle del Po, imponendosi al commercio, all'industria
ed all'agricoltura con tale potenza che sarebbe impossibile
dominare, una ben ordinata rete navigabile, oltre
all'offrire i diversi vantaggi che furono già indicati,
servirebbe pure di salutare stimolo a tutti i perfezionamenti
destinati a ridurre i prezzi di trasporto e facilitare
i traffici, accrescendo così la potenza industriale
di questa parte d'Italia.
E se l'annuo movimento vi divenisse solo di 1ooo
milioni di tonnellate chilometri, ossia il sesto di quello
che esisteva in Francia nell'anno 1857, ultimo di quelli
di cui si hanno le statistiche, e se per il fatto di una
ben ordinata navigazione interna vi si potessero ridurre
i prezzi di trasporto di soli due centesimi per ogni
tonnellata chilometro, ciò basterebbe per produrre annualmente
una economia di venti milioni di lire, la
quale andrebbe tutta a beneficio dell'industria e della
agricoltura, migliorandone così grandemente le sorti e
mettendole in condizioni più favorevoli per prendere
sempre maggior incremento.
Questi benefici risultati possono immediatamente
ottenersi coll'apertura della proposta linea di navigazione,
che aprendo alle linee già esistenti un libero
sfogo verso il Mediterraneo, riunirebbe così i due mari.