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LA BORSA ><br />
O LA VITA<br />
“frattura” nel mondo dei B&B comaschi. «Mette a repentaglio<br />
la nostra specificità, che consiste nel non avere partita Iva<br />
e nell’essere definita un’attività per l’“integrazione al bilancio<br />
familiare”», sostiene Emilia <strong>La</strong>mperti, presidente <strong>di</strong> «Ospiti per<br />
casa», sodalizio che per primo ha cercato <strong>di</strong> riunire, fin dal<br />
2003, i Bed & Breakfast attivi su tutto il <strong>La</strong>rio, compreso il<br />
ramo lecchese (la stessa responsabile è <strong>di</strong> Lierna) e oggi conta<br />
84 associati. «Siamo decisi a <strong>di</strong>fendere la nostra specificità, così<br />
come presente in tutta Europa, e vogliamo rispondere ai nostri<br />
ospiti proponendo quanto da un B&B si attendono: piccola<br />
ospitalità in case private», aggiunge <strong>La</strong>mperti.<br />
Se la Maroni preferisce non entrare in polemica, confermando<br />
che anche i suoi associati non hanno partita Iva e con<strong>di</strong>vidono<br />
la stessa filosofia, l’assessore provinciale al Turismo, Achille<br />
Mojoli, sottolinea le ricadute positive del “movimento dei<br />
B&B” sul turismo lariano. «È vero solo in parte che il B&B viene<br />
scelto da chi vuole spendere meno, come i giovani o le famiglie<br />
- osserva -. Nel Comasco ci sono anche bed and breakfast<br />
<strong>di</strong> charme, nient’affatto economici. <strong>La</strong> <strong>di</strong>fferenza, rispetto agli<br />
alberghi, la fa il rapporto <strong>di</strong>retto con i gestori, la possibilità <strong>di</strong><br />
scambiare quattro chiacchiere in qualsiasi momento, invece <strong>di</strong><br />
scegliere sulla base <strong>di</strong> depliant e brochure. Una caratteristica<br />
molto apprezzata, soprattutto dagli stranieri».<br />
54<br />
Re<strong>La</strong>x neL<strong>La</strong> Rete...<br />
Ad Alzate brianza, con un ampio giar<strong>di</strong>no, è un «b&b» che si è fatto<br />
conoscere anche grazie a Internet. «Siamo sempre pieni», <strong>di</strong>ce daniela<br />
Maroni. «I clienti li giriamo anche ad altri albergatori».<br />
mag<br />
>><br />
B&B STorY /2<br />
idea PRemiata<br />
<strong>La</strong> rivista «bell’Italia»<br />
ha de<strong>di</strong>cato un<br />
articolo al «bellavista»<br />
<strong>di</strong> Torno, per<br />
la funzionalità del<br />
servizio e il contesto<br />
paesaggistico in cui<br />
è inserito il «b&b»,<br />
nato dall’intuizione<br />
impren<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong><br />
una casalinga.<br />
«<strong>La</strong> vista del lago<br />
mi ha portato<br />
il mondo in casa»<br />
Si sono tolti la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> vedere la loro casa tra i<br />
B&B consigliati dalla rivista «Bell’Italia». Non male per una<br />
coppia che non ha mai operato professionalmente nel settore<br />
del turismo. «Io, da qualche anno, sono casalinga, e<br />
prima ho lavorato come grafica. Mio marito invece è un<br />
<strong>di</strong>pendente della Prefettura», racconta Gabriella Iannotta,<br />
58 anni <strong>di</strong> cui gli ultimi venti vissuti sul lago <strong>di</strong> <strong>Como</strong>, per<br />
la precisione a Torno. «Venendo ad abitare qui da Roma<br />
- racconta -, comprammo una casa grande per poter ospitare<br />
amici e parenti in visita. Adesso, con l’economia che<br />
cambia, abbia deciso <strong>di</strong> aprirla anche ai turisti». «Essendo<br />
tra l’altro una viaggiatrice - aggiunge Gabriella - mi piace<br />
che, per una volta, sia la gente del mondo a venirmi a trovare».<br />
In effetti i suoi ospiti, attratti dall’incantevole visione<br />
del lago (non a caso il B&B si chiama “Bellavista”), sono in<br />
massima parte stranieri. «Vengono dall’Olanda, dal Belgio,<br />
dalla Francia - <strong>di</strong>ce la padrona <strong>di</strong> casa -, ma abbiamo<br />
ospitato anche <strong>di</strong>versi australiani, canadesi e americani».<br />
Oltre a godere dello “scambio culturale”, Gabriella è<br />
riuscita a mettere a red<strong>di</strong>to la propria casa e il proprio<br />
lavoro <strong>di</strong> casalinga, tra<strong>di</strong>zionalmente il meno riconosciuto<br />
al mondo. Ha solo un rammarico: «quasi tutte le persone<br />
dal Nord Europa fanno tappa a <strong>Como</strong> solo per avvicinarsi<br />
alla Toscana, che è la loro meta finale. Non abbiamo<br />
ancora un’immagine che richiami un turismo stanziale. Il<br />
lago è visto come un bel territorio dove fare escursioni e<br />
passeggiate, ma niente più». P. Be.