Scarica PDF - La Provincia di Como

Come in una Fiaba
Casette per gli uccelli, sculture
lignee (di Giò Aramini) e realizzate
all’interno dei tronchi arredano
il giardino e ne accrescono il mistero.
Vedo che di rifiuti non c’è più nemmeno l’ombra.
«È vero. La gente in genere sporca più facilmente dove trova
già sporco. Adesso noto che c’è un certo rispetto, non so se
verso di me e il mio lavoro o verso l’ambiente. Vorrei che fosse
verso l’ambiente. E un certo effetto pedagogico forse c’è stato,
adesso c’è gente che viene da me e mi dice: “Anch’io vorrei fare
qualcosa di simile”. Ma la cosa che mi fa più piacere è quando
c’è chi mi dice che è venuto qui per ricaricare le pile, o a cercare
un po’ di pace. La mia intenzione era proprio quella di creare
un’oasi di tranquillità».
Ma non è solo la natura la protagonista di quest’oasi. Ho
visto uno gnomo di legno sbirciare dal tronco di un gelso,
e uno scoiattolo, una lumaca, un gufo intagliati nel legno
degli alberi morti. Anche l’arte si trova bene da queste parti?
«Spero proprio di sì, perché uno degli scopi che mi ero prefissa,
oltre a quello di dare vita ad attività didattiche per bambini
e adolescenti, e che è chiaramente illustrato nello statuto
dell’associazione «Il Giardino della Valle», è proprio di favorire
«attività creative ove pittori, fotografi, letterati, poeti e musicisti
possano esercitare e/o dare vita a momenti di condivisione». Per
il momento sono solo io ad organizzare manifestazioni, ma mi
auguro che presto questo giardino possa diventare un punto di
riferimento per tanti altri.
Una cosa che mi ha dato enorme soddisfazione è stata la promessa,
fattami l’anno scorso, da Barbara Minghetti - che è una
grande ammiratrice di questo giardino - di organizzare qui un
concerto del Teatro Sociale il 26 giugno».
Anche il Comune di Cernobbio vi dà una mano?
«Il Comune dà alla nostra associazione (come credo ad altre)
mille euro all’anno, da quattro anni. Non hanno molti soldi,
però sono sensibili a questa iniziativa.
Il sindaco viene ogni anno, in occasione della settimana dei
diritti dell’infanzia, a piantare un albero. E mi hanno fatta
diventare cittadina onoraria di Cernobbio, cosa che mi ha fatto
molto piacere». >>
< IL
VIAGGIO
mag 71