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PA.OLO BRIL SCONOSCIUTO

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ma anche sulle piccole tele del pittore popolano Giovanni Omiccioli)<br />

la misera cerchia delle borgate, dove Roma ha ipocritamente nasCOSt~<br />

perché nessuno li veda 300.000 dei suoi poveri, dei suoi clochard s,<br />

snid-ati dalle stupende catapecchie che si infittivano un tempo nella<br />

zona dove ora è l'assurda Via dell'Impero. Poi i colli albani a levante<br />

e a ponente il Tirreno di cui si sente l'odore. Tutto ciò strettament~<br />

legato, mescolato con i colori di un cielo sontuoso, che si attiene al<br />

più stretto stile barocco. Vi sono momenti, in cui le nuvole sembrano.<br />

scolpite di mano del Bernini.<br />

... ... ...<br />

Una serie di vedute dall'alto può essere un buon preludio, un<br />

assaggio di Roma; poi non resta che farsi animo, entrarvi nel mezzo.<br />

Dopo avere asceso i 124 gradini deWAracoeli, arrancato su per il sali<br />

e scendi delle imperiose strade tracciate da Sisto V, per esempio la<br />

sinusoide che allaccia Trinità dei Monti a San Giovanni, attraverso<br />

le cadute e le impennate di Piazza Barberini, le Quattro Fontane e<br />

l'Esquilino; dopo esser pervenuti a uno stato di abbrutimento e di<br />

entusiasmo, farsi annullare, farsi prendere dal male di Roma. A detta<br />

di chi se ne intende, questo male provoca i seguenti disturbi, o con-<br />

solazioni: spossatezza, indolenza, languore; senso di fisica e un po'<br />

torpida felicità, disposizione a sperperare il tempo, a seguire come<br />

un cane da fiuto mille piste diverse, inclinazione alla indulgenza, alla<br />

bonarietà. Sono queste, all'incirca, le qualità dei romani. Popolo tra<br />

cui si può vivere senza sospetto, popolo che, almeno per pigrizia, è<br />

il più atto a garantire la libertà del forestiero, nel senso che non si<br />

Cura per nulla di lui, né lo rispetta molto, né si fa mettere in soggezione.<br />

Ricordi il forestiero che nessuno è « importante» a Roma. Se<br />

uno crede di esserlo, o lo è al suo paese, e pretende di essere rico-<br />

nosciuto come tale a Roma, può capitargli di restare come Guglielmo<br />

II. II quale - come è noto - dopo aver ben mangiato, in stretto<br />

incognito, in una trattoria, volle poi farsi riconoscere dall'oste _ un<br />

po' per il gusto di sbalordirlo, un po' per incoraggiarlo _ come<br />

l'imperatore di Germania. L'oste lo guardò senza nessuna curiostà<br />

o meraviglia e, porgendogli la mano, gli disse semplicemente: « m'aril-<br />

88<br />

Tuttavia il romano, senza servilismo e senza superbia è<br />

kgro ». . . . . '<br />

re disposto a far partecipare Il forestiero delle morse della città:<br />

se~p nerbi saloni patrizi a qualche squallido « Ni ght Club» dai<br />

,\a1 sul"- '<br />

Musei alle osterie, dal pettegolezzI letteran e parlamentari alla ferma<br />

densa immortale aura dei Ministeri, dalle suggestioni di una Storia un<br />

po' troppo eloquente, alla mitezza, alquanto incongruente, del clima.<br />

LIBERO BIGIARETTI<br />

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((;;01'01111;Consola%;on~)<br />

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