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INDICI 1994 ~ 2005 - The Historical Diving Society Italia

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Una immagine del Veio Country Club. (foto) p. 26.<br />

199. Notizie varie e comunicati. n. 17, p. 27 - 29<br />

1 - Premiato il pioniere subacqueo principe Francesco Alliata.<br />

2 - Francesco Baschieri Salvadori.<br />

3 - Occhiali per tuffatori - 1917.<br />

4 - Nuovi soci.<br />

5 - <strong>The</strong> <strong>Diving</strong> <strong>Historical</strong> <strong>Society</strong>, Norway.<br />

6 - Nautiek award 2000.<br />

1 - Conferito il “Premio Calypso città di Palermo” al principe Alliata la commissione essendo formata da Leoluca Orlando, Giovanni Grotta,<br />

Alberto Romeo e Lucia Scordato. Alliata destina i due milioni del premio al restauro di vecchi documentari.<br />

2 - Scienziato, naturalista, scrittore, esploratore e fotografo, Francesco Baschieri è scomparso il 18 giugno. Per i membri della “tribu delle rocce”<br />

Francesco ha rappresentato un modello da seguire. Partecipò alla spedizione in Mar Rosso del 1952.<br />

3 - Da un articolo apparso su “Je sais tout”, rivista francese del 15 febbraio 1917, l’immagine degli occhiali per tuffatori.<br />

4 - Elenco dei nuovi soci, fra i quali come sostenitori: FIPSAS e ANCIP.<br />

5 - La Norvegia ha costituito la propria sezione dell’HDS.<br />

6 - Il Nautiek award 2000 assegnato al Naval Maritime Museum di Washington.<br />

illustrazioni:<br />

Alberto Romeo e il principe Alliata. (foto) p. 27.<br />

Raffigurazione di un sub e dettaglio degli occhiali del febbraio 1917. (disegno) p. 28.<br />

200. La biblioteca dell’HDS. Vita da sub. n. 17, p. 29<br />

La riedizione, della casa editrice Mursia, del fortunato volume di Gaetano Cafiero apparso per la prima volta nel 1977 per i tipi della Società<br />

Editrice Internazionale.<br />

201. HDS Internet. n. 17, p. 30<br />

1 - Nautiek standard diving equipment.<br />

2 - Festival de l’image sous-marine.<br />

1 - Con sede a Wassenaar in Olanda, la Nautiek offre nel suo sito la possibilità di visionare antiche attrezzature e modelli di eventi storici.<br />

2 - Comunicato il nuovo sito ufficiale del festival di Antibes.<br />

illustrazioni:<br />

Il 27° “Festival mondial de l’image sous-marine”. (manifesto) p. 30.<br />

2001 (VII) GENNAIO N. 18<br />

202. n. 18, copertina<br />

illustrazioni:<br />

Forfait, Scafandro 1783. (disegno).<br />

203. ALBERTO ROMEO - FAUSTOLO RAMBELLI, Il pioniere dimenticato. n. 18, p. 5 - 11<br />

Negli anni ‘40 il principe di Villafranca e duca di Salaparuta Francesco Alliata è il primo a effettuare riprese in mare aperto con attrezzature di<br />

alta qualità. Realizza, in apnea a Vulcano, il primo documentario italiano a soggetto subacqueo “Cacciatori sottomarini” girando 3.000 metri<br />

in 45 giorni. Fonda, a Palermo, la “Panaria film” nel 1947. Realizza una custodia in ottone per l’Arriflex con la possibilità di cambiare l’ottica in<br />

immersione. Gira 15 documentari fra i quali “Tonnara” (il primo girato all’interno della ‘camera della morte’) e “Tra Scilla e Cariddi” (con la<br />

ripresa di un pesce-spada in mare libero). Nel 1949 il film “Vulcano” (con Anna Magnani e Rossano Brazzi) e, nel 1953-54 viene coinvolto da<br />

Bruno Vailati per “Sesto continente” (al quale dovrà, poi, rinunciare). Fa testare dalla Kodak la nuova pellicola “Kodacolor invertibile 16 mm”<br />

per l’uso subacqueo. Segue una bibliografia sul principe e sulla “Panaria film”.<br />

L’ “Autorespiratore di Alliata” è il titolo della nota tecnica di Rambelli che conclude l’articolo. Gli operatori subacquei utilizzano il normale scafandro<br />

da palombaro e uno strano e inedito autorespiratore a circuito chiuso del quale non è nota la progettazione.<br />

illustrazioni:<br />

A bordo del “San Giuseppe” la custodia per la Rolleiflex. (foto) p. 5.<br />

Francesco Alliata e Alberto Romeo con la custodia per l’Arriflex. (foto) p. 5.<br />

Francesco Alliata si immerge con l’Aro. (foto) p. 6.<br />

Pietro Moncada a bordo del “San Giuseppe” con le varie attrezzature. (foto) p. 6.<br />

Il pesce-spada ripreso nel documentario “Tra Scilla e Cariddi”. (foto) p. 7.<br />

Vista posteriore della custodia per l’Arriflex. (foto) p. 7.<br />

Alliata gira la scena dell’attacco dello squalo. (foto) p. 8.<br />

Alliata istruisce l’attore. La custodia dell’Arriflex è posizionata su un cavalletto. (foto) p. 8.<br />

Stessa scena mentre fa cenno all’attore di entrare in campo. (foto) p. 8.<br />

Alliata con muta da “Uomo gamma”. (foto) p. 9.<br />

Alliata con la custodia dell’Arriflex 35 mm. (foto) p. 10.<br />

2 immagini di Alliata con l’Aro e una con il vestito da “Uomo gamma”. (foto) p. 11.<br />

204. GIULIANO BAGNOLI, I palombari del Po (prima parte). n. 18, p. 12 - 13<br />

Nelle acque del Po si sono immersi molti palombari consci del rischio connesso con la corrente, la scarsa visibilità, i possibili urti contro ostacoli<br />

sommersi. I ponti barche che univano le sponde del fiume furono prima di legno e, successivamente, durante la prima guerra mondiale, in<br />

cemento armato. In seguito a una tempesta, nel 1931, si spezzano gli anelli di congiunzione e il ponte è distrutto. Necessario recuperare gli<br />

elementi sommersi per riposizionare il ponte. Viene chiamato il palombaro veneziano Giovanni Foccardi e il ponte galleggiante ricostruito<br />

rimarrà utilizzato fino al 1967 quando viene sostituito da un moderno ponte in cemento.<br />

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