INDICI 1994 ~ 2005 - The Historical Diving Society Italia

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Mentre il soggettario è abbastanza limitato essendo ricorrenti gli argomenti connessi alla storia
dell’immersione, l’elenco dei nomi è molto vasto e comporta – per le ragioni di cui sopra – anche
molti rimandi allo stesso lemma. Per cercare di limitarlo, ho escluso i nomi dei più attivi associati
all’HDS che si ripropongono spesso nelle pagine del «Notiziario» e che ho citato solo nei casi nei
quali possano essere considerati dei ‘soggetti’. Ho escluso i riferimenti alle pagine pubblicitarie
anche se, in qualche caso, avrebbero potuto essere utili per la ricerca di indirizzi: chi possiede la
raccolta non avrebbe difficoltà a reperirli comunque.
Nell’indice del testo ho seguito il criterio di indicare nome e cognome per tutti i lemmi che si
riferiscono a personaggi vissuti fino alla fine del XVIII secolo [“Diego Ufano” e non “Ufano Diego”]
riportando, invece, cognome e nome, per una evidente facilità di individuazione nella successione
alfabetica, per tutti coloro che sono vissuti dall’800 in poi. In quello, separato, delle illustrazioni
l’ordine è invece: sempre nome e cognome.
Se il CD costituisce attualmente lo strumento principe per la realizzazione e la fruizione
di queste iniziative potendo essere realizzato con costi estremamente ridotti e avendo anche la
possibilità di inserimento in Internet raggiungendo traguardi di diffusione praticamente infiniti,
non è da sottovalutare la necessità di considerare un supporto cartaceo che – sia pur meno agile
e duttile rispetto alla versione informatica – può costituire una documentazione che fisicamente
sopravviverà di gran lunga quel ‘breve-medio termine’ nel quale attualmente dobbiamo considerare
la fruibilità delle memorie digitali.
Pur nella convinzione che la mia lunga esperienza nell’ardua problematica degli indici possa
aver generato un repertorio utile e abbastanza completo, avendo dovuto ‘lavorare’ da dilettante
(cioè nei ritagli di tempo che la professione mi concede e, quindi, a tempi lunghi) non pochi
errori e incongruenze potranno sussistere al di là di una pur attenta revisione. Saremo in tempo a
correggerli (fidando anche sulla partecipazione dei soci) e prima di dar vita all’auspicabile supporto
cartaceo.
Si tratta di un ‘punto di partenza’ che dovrebbe costituire un esempio da seguire da parte di
innumerevoli altre testate del nostro mondo subacqueo che forse non hanno riflettuto sull’importanza
culturale di quanto sono andate pubblicando perché la cronaca degli avvenimenti considerati ‘sportivi’
sta divenendo maggiorenne per entrare dignitosamente, e in modo indubbiamente importante, nella
storia. Una ulteriore ipotesi potrebbe esistere se le altre delegazioni dell’HDS avessero interesse e
voglia di seguire questo percorso rendendo possibile, viribus unitis, in futuro, un repertorio assai più
completo (di quello soltanto italiano) sulla storia dell’immersione.
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Alessandro Olschki