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INDICI 1994 ~ 2005 - The Historical Diving Society Italia

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Trattato anche il problema dell’insabbiamento del porto di Livorno con importanti relazioni e cenni storici sulla genesi del porto.<br />

Nel pomeriggio il Forum presieduto da Federico de Strobel con la partecipazione dei seguenti relatori: cap. Marco Paolo Montella “La Scuola dei<br />

palombari del Varignano”; Gildas Gouarin, Claude Rabault ed Elie Coantic “Vita a bordo del 1° Artiglio”; ten. Paolo Spina “Dal Promethée al<br />

Kursk”; Giulio Melegari “Il subacqueo moderno”.<br />

illustrazioni:<br />

Roberto Giorgetti consegna la targa per il Comsubin a Roberto Paperini. (foto) p. 12.<br />

La sala del Centro Congressi. (foto) p. 13.<br />

Marcello Pera consegna le medaglie d’oro ai figli dei tre palombari insigniti. (foto) p. 13.<br />

Corona di alloro sulla “Torretta” in piazza Palombari dell’Artiglio. (foto) p. 14.<br />

290. DANIEL DAVID - FAUSTOLO RAMBELLI, “Hichtyosandre” l’Aro-scafandro di Touboulic del 1808 -<br />

Nuove scoperte. n. 27, p. 15 - 18<br />

Testo (bilingue in italiano e inglese) che fa seguito al precedente (gennaio 2001) per il ritrovamento di due lettere del 1808 di Touboulic con la<br />

richiesta di rilascio del brevetto. La possibilità di eliminare inconvenienti e pericoli dell’immersione in campana, le facilità di spostamento e di<br />

emersione volontaria, di aumentare la percentuale di ossigeno e di assorbire l’anidride carbonica “con spugne imbevute di acqua di soda” oltre<br />

alla mancanza di collegamento con la superficie sono gli elementi essenziali che traspaiono dalle lettere. Ulteriormente: le prove e le dimostrazioni<br />

effettuate. In base a questi elementi si considera che l’ “Hichtyosandre” sia indiscutibilmente la prima invenzione dell’Aro alla quale hanno<br />

fatto seguito, nel 1849, la realizzazione di Simon Siccard e, nel 1878, quella di Fleuss per Siebe-Gorman.<br />

illustrazioni:<br />

Daniel David, Due disegni delle diverse versioni dell’Hichtyosandre di Touboulic. (disegni) p. 18.<br />

291. NINNI RAVAZZA, Da Cola Pesce a Moby Dick, inseguendo l’oro rosso. n. 27, p. 19 - 22<br />

Documentata esposizione della pesca del corallo a Trapani dalla metà dell’800. Il corallo al Banco Scherchi che dà nuovo impulso ai corallari<br />

trapanesi dopo che l’attività era stata abbandonata. Alla fine del ‘900 l’ingegno sostituito dall’opera dei subacquei che giunsero a Trapani da<br />

tutto il Mediterraneo. La riapertura delle botteghe artigianali e delle scuole per insegnare la lavorazione del corallo. Nel 1978 pescati almeno<br />

140 quintali di corallo. L’interesse di Torre del Greco e la disponibilità di grossi motoscafi d’altura. Il ritorno all’ingegno per la pesca profonda<br />

(140/180 m) sul Banco di Pantelleria. La ‘febbre dell’oro rosso’ che spinge a superare fatiche, disagi e pericoli anche mortali confrontata con la<br />

leggenda di Cola Pesce: mezzo uomo e mezzo pesce che abbandona la condizione di terrestre per vivere nel mare. Il film di Luc Bresson “Le<br />

grand bleu” che proporne la lotta per la conquista della profondità fra Jacques Mayol ed Enzo Maiorca. Il suicidio di Jacques. La magia del<br />

mare e le sensazioni vissute che ricordano le emozioni del Capitano Achab.<br />

illustrazioni:<br />

Due illustrazioni della pesca del corallo con l’ingegno. (disegni) p. 22.<br />

292. FOLCO QUILICI, Ricordo di Flondar Brunelli. n. 27, p. 23 - 24<br />

La lunga consuetudine di una vita con uno dei personaggi di spicco della storia subacquea italiana. La prima visione delle immagini sottomarine<br />

per “Sesto continente” e la sua amicizia con Ferraro, Marcante e Fausto Zoboli. Dopo “Ultimo paradiso” la sua partecipazione a “Tikoyo e il<br />

pescecane” e il ritorno in Polinesia per “Oceano”. La sua passione per le acque di Tavolara e Molara e la sua attività fotografica.<br />

illustrazioni:<br />

Flondar Brunelli. (foto) p. 24.<br />

293. Attività HDSI. n. 27, p. 25<br />

1 - Abissi - Viaggi nel mistero del profondo.<br />

2 - Comunicato palombari sportivi HDSI.<br />

1 - Presenza dell’Associazione alla mostra allestita a Trieste che partiva dalle oscurità marine con la ricostruzione dei camini abissali e i pesci<br />

luminescenti per giungere all’esplorazione con l’immersione autonoma e i modelli del sommergibile “Vassena”, del batiscafo “Trieste” e della<br />

“Soucoupe plongeante” di Cousteau.<br />

2 - Programma dei corsi per l’autunno 2003. I corsi svolti nella vasca della “Marine consulting” a Mezzano di Ravenna. La cifra di partecipazione.<br />

illustrazioni:<br />

Attrezzature esposte. (foto) p. 25.<br />

Lo scafandro da palombaro. (foto) p. 25.<br />

294. Notizie e comunicati. n. 27, p. 26 - 30<br />

1 - Leo Bonivento Ferro.<br />

2 - 70° anniversario dell’istituzione della categoria palombari.<br />

3 - Palombaro, una parola misteriosa.<br />

4 - “Vecchi monili”.<br />

5 - Donazioni al museo nazionale della attività subacquee.<br />

6 - HDS, UK annual conference.<br />

7 - Piroscafo “Washington”; mostra storico-documentaria.<br />

8 - Uno scatto nel blu.<br />

9 - Nuova donazione di Elio Galeazzi.<br />

1- La scomparsa di Ferro, fondatore della FIAS e dell’ANIS, che ha contribuito allo sviluppo delle attività subacquee in <strong>Italia</strong>. Prossimamente<br />

un servizio in Sua memoria.<br />

2 - Svolto al Comsubin il 28 giugno l’VIII raduno dei Palombari e Sommozzatori in congedo della Marina Militare. Solo nel 1933 ufficializzata<br />

la professionalità. Scoperto un cippo di marmo in memoria dei caduti in servizio presenti due medaglie d’oro, Luigi Ferraro ed Evelino Marcolini,<br />

l’ammiraglio Manlio Galliccia e il c/amm. Roberto Paperini. Consegna simbolica dei baschi a tre dei più anziani palombari presenti:<br />

Armando Memoli (1916), Eusebio Montalenti (1922) ed Edilio Pedretti (1919).<br />

3 - Facendo seguito a quanto apparso sul n.26, alcune considerazioni di Gastone Andalò basate sull’etimologia dal greco che condurrebbero<br />

all’etimo “palam-varos” che descrive il marinaio preposto all’ancoraggio di una imbarcazione non trascurando altre ipotesi che conducono pur<br />

sempre al traguardo di semplici illazioni come la scienza etimologia spesso propone.<br />

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