INDICI 1994 ~ 2005 - The Historical Diving Society Italia

6 - Nuovi soci.
1 - Il Rotary Club Viareggio-Versilia organizza il premio per scienza, ricerca e sport nel mondo sommerso destinato, quest’anno alla memoria di
Jacques-Yves Cousteau. Nell’occasione gli istruttori dell’HDS Gianluca Mazzotti e Gianluca Minguzzi hanno mostrato il rito della vestizione
e della svestizione dei palombari.
2 - Celebrate dall’HDS UK le imprese subacquee di Sir Charles William Pasley che ha condotto esperimenti in immersione per un ventennio
dal 1830. Per coprire la targa con la bandiera è stato utilizzato un elmo Siebe-Gorman, scarpe e pesi da palombaro. L’associazione inglese ha in
programma di continuare la commemorazione di subacquei e imprese famose.
3 - La videoteca HDSI si è arricchita di 12 splendide cassette video di Bruno Vailati che sono in vendita con sconto per i soci. Segue l’elenco
dei titoli.
4 - Piero Campagnolo ha donato quattro suoi video al museo l’ultimo dei quali “Relitti e misteri” propone la vera storia dell’affondamento della
m/n “Umbria” avvenuta proprio il primo giorno della II guerra mondiale: il 10 giugno 1940.
5 - La sig. Vittoria Pagani ha donato al museo una sfera butoscopica usata per interventi di recupero nei laghi: una realizzazione del padre Lorenzo
con l’amico Luigi Percassi.
228. VINCENZO CARDELLA - FRANCESCA GIACCHÉ, La biblioteca dell’HDS. n. 20, p. 28 - 29
Presentato “Deep descent - Adventure and death diving the Andrea Doria” di Kevin F. McMurray. L’autore considera il relitto “una pericolosissima
sirena”, palestra ideale per i sub più esperti. Negli ultimi venti anni dodici subacquei hanno perduto la vita nell’immersione sulla nave.
Riporta la cronistoria della nave, dell’affondamento e delle immersioni che sono state effettuate.
Segue l’elenco delle acquisizioni della biblioteca.
illustrazioni:
Copertina di “Deep descent”. (libro) p. 28.
229. HDS Internet. Storia della fotocinematografia subacquea. n. 20, p. 30
Alberto Romeo ha iniziato a rendere disponibile in Internet la “Storia” nella sezione “Italian graffiti” del suo sito. Francesco Alliata di Villafranca,
Raimondo Bucher e Victor Aldo De Sanctis sono i principali protagonisti del percorso.
illustrazioni:
Vignetta di un palombaro immerso con i figli piccoli. (vignetta) p. 30.
230. HDS, Italia annual awards 2001. n. 21,
Conferiti a:
Gianni Roghi (alla memoria), pioniere del giornalismo subacqueo, scrittore ed esploratore; autore del primo manuale di caccia subacquea apparso
in Italia; tragicamente scomparso in Africa nel 1967.
Franco Capodarte, giornalista del mondo subacqueo, direttore di “Mondo sommerso” e, successivamente, responsabile del settore subacqueo della
RAI.
Segue l’albo d’oro.
2001 (VII) OTTOBRE N. 21
231. n. 21, copertina
illustrazioni:
Charles Spalding, Campana subacquea (1775). (disegno).
232. FEDERICO DE STROBEL, VII convegno nazionale sulla storia dell’immersione. L’editoria periodica
nella storia della subacquea italiana. n. 21, p. 5 - 6
Programma della manifestazione organizzata a Roma presso l’Aula Magna dell’Istituto Superiore Antincendi dei Vigili del Fuoco con il patrocinio
dell’Accademia internazionale di scienze e tecniche subacquee di Ustica. La presentazione del volume “Una fiamma negli abissi: storia
del servizio sommozzatori dei vigili del fuoco” di Luigi Ferraro e Giorgio Chimenti. Presenti le testate storiche con i ricordi di vita vissuta
dei protagonisti. Le relazioni di: Federico de Strobel, Franco Capodarte, Lucio Petrone, Adriano Madonna, Andrea Ghisotti, Luigi Ferraro,
Giorgio Chimenti, Franco Michienzi, Guido Pfeiffer, Danilo Cedrone, Raffaella Schiller.
233. ALESSANDRO DELL’AIRA, La campana di Bono, pioniere delle immersioni. n. 21, p. 7 - 10
Il ritrovamento nell’Archivio delle Indie di Siviglia del manoscritto del ‘500 di Giuseppe Bono, nominato da Cosimo I de’ Medici commissario
generale degli armamenti, riporta di una campana dalla quale gli operatori escono per effettuare il lavoro in apnea e vi rientrano. A Lisbona,
nel 1582, Filippo II gli concede un privilegio di dieci anni per recuperi subacquei. Nel 1586 è a Siviglia. L’innovazione di Bono permette alla
campana, che deve essere governata da due operatori, di essere posizionata alla quota voluta tramite un verricello che allunga o accorcia la cima
che la tiene ancorata verso il basso con un grosso peso.
illustrazioni:
Commenti autografi di Filippo II in una relazione del 1581. (manoscritto) p. 7, n. 1.
La campana di legno in azione. (disegno) p. 8, n. 2.
La campana in immersione nel Tago. (disegno) p. 8, n. 3.
Siviglia e il Guadalquivir in una incisione del 1572. (disegno) p. 9, n. 4.
Lisbona dalla riva sinistra del Tago (1596). (disegno) p. 9, n. 5.
La campana metallica di Giuseppe Bono (1583). (disegno) p. 10, n. 6.
234. FABIO VITALE, Viaggio nelle attrezzature sportive degli anni ‘50. (2° puntata) n. 21, p. 11 - 14
Dopo la catalogazione delle maschere vengono proposte le pinne, l’attrezzatura che ha permesso il divenire dell’immersione autonoma. Catalogati
sedici tipi di pinne fra quelle maggiormente in uso nel periodo. Seguono un portapesci e sette coltelli subacquei.
illustrazioni:
4 tipi di pinne. (disegni) p. 11.
7 tipi di pinne. (disegni) p. 12.
6 tipi di pinne. (disegni) p. 13.
Un portapesci e 7 coltelli subacquei. (disegni) p. 14.
235. ALBERTO ROMEO, Il comandante Raimondo Bucher. n. 21, p. 15 - 17
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