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egnanti che, prima di Lei, si sono<br />
alternati sul trono equino e le delusioni<br />
che hanno provocato. Conosco<br />
a menadito la formazione di<br />
questi uomini che hanno “cavalcato<br />
cavalli e cavallari” saccheggiandone<br />
la fiducia, promettendo la luna<br />
da un lato e attuando dall’altro<br />
politiche inermi, dense di errori ed<br />
orrori. Del resto, i fatturati equini<br />
in profondo rosso sono lì<br />
a testimoniare gli effetti<br />
di queste “strategie del<br />
menga”, che hanno portato<br />
l’ippica sull’orlo del<br />
baratro. Tutto ciò è avvenuto<br />
nonostante i nostri<br />
allevatori stiano facendo<br />
molto bene <strong>il</strong> proprio<br />
lavoro, producendo<br />
campioni in serie.<br />
L’Unire, detto tra me e<br />
Lei, di contro ha imboccato<br />
la strada opposta,<br />
trasformandosi, nel tempo,<br />
in un abnorme carrozzone,<br />
svuotato di<br />
quelle competenze tecniche,<br />
indispensab<strong>il</strong>i per<br />
guidare <strong>il</strong> comparto degli<br />
uomini e cavalli. Gli<br />
enti tecnici sono stati<br />
aboliti e i loro uomini<br />
eruditi cacciati a pedate<br />
dal tempio e dalle stanze<br />
dei bottoni, per fare<br />
posto all’”esercito ignorante”<br />
degli amici degli<br />
amici dei politici di turno.<br />
Il sistema ha, via<br />
via, preso la forma di un<br />
ectoplasma politico,<br />
ibrido ed inadeguato al<br />
ruolo. Se qualche anno fa l’Unire<br />
rischiò di essere “rottamato” come<br />
ente inut<strong>il</strong>e, col passare del tempo<br />
<strong>il</strong> popolo equino lo sta percependo<br />
addirittura come pernicioso. La<br />
colpa non è certo la Sua, né degli<br />
altri consiglieri che, di fatto, vi<br />
siete trovati, (anzi siete stati nominati<br />
da Madama Politica) nel<br />
posto sbagliato e nel momento<br />
peggiore. Siete infatti rimasti con<br />
<strong>il</strong> cerino in mano. Sì, perché fintanto<br />
che le scommesse ippiche<br />
erano in regime di quasi monopolio,<br />
le vacche erano grasse e le incompetenze<br />
passavano quasi inosservate.<br />
Oggi, di contro, in un mercato entrato<br />
in spietata concorrenza, <strong>il</strong><br />
popolo ci ha fatto pollice verso ed<br />
ha emarginato senza pietà chi è<br />
out. Cioè fuori dal tempo. E voi,<br />
anzi noi, ahimè, lo siamo per davvero.<br />
Da un secolo non si va in tv per<br />
promuovere i contenuti del mondo<br />
delle corse e le rare “compar-<br />
sate mediatiche” sono passerelle<br />
buone solo per pigliare pomodori<br />
in faccia. Corse truccate, doping,<br />
truffe sportive e favole su cavalli<br />
cocainomani, sono le nostre ultime<br />
performances tele-trasmesse<br />
dal piccolo schermo e narrate dai<br />
quotidiani (rosa). Immagini entrate<br />
a rappresentarci nella mentalità<br />
collettiva di chi, non conoscendoci,<br />
ci evita come appestati.<br />
Le scommesse sui cavalli sono fino<br />
ad otto volte più costose di<br />
quelle sullo sport ed ormai solo i<br />
gonzi come me puntano sugli<br />
equini, svenandosi per gli insopportab<strong>il</strong>i<br />
prelievi. L’organizzazio-<br />
ne tecnica delle corse è per lo meno<br />
imbarazzante. L’ultimo caso<br />
dell’ingiustizia perpetrata ai<br />
danni di Merisi Font, escluso (per<br />
colpa vostra) dal Derby, è solo<br />
l’ennesimo episodio disfunzionale,<br />
recepito come una c<strong>il</strong>iegina<br />
capovolta su una torta di fango.<br />
In Italia le corse equine partono<br />
come i treni, ad orari casuali,<br />
specchio di un’anarchia<br />
ormai radicata. La<br />
tv dei cavalli poi gliela<br />
raccomando, magari<br />
nei pomeriggi autunnali.<br />
Se la caduta delle<br />
foglie può provocare un<br />
f<strong>il</strong>o di tristezza, lo<br />
spettacolo mandato in<br />
onda da Unire tv è in<br />
grado di inst<strong>il</strong>lare la<br />
depressione cronica.<br />
Anche in persone come<br />
Tonino Guerra, quello<br />
che un tempo amava<br />
declamare che “l’ottimismo<br />
è <strong>il</strong> profumo della<br />
vita”. In tutto ciò di<br />
chi è la colpa, se non<br />
dell’Unire?<br />
Se davvero l’ente ha<br />
tutta questa voglia di<br />
lavorare, perché non<br />
inizia a mettere a posto<br />
almeno uno di questi<br />
disservizi?<br />
E soprattutto a Lei, caro<br />
Prefetto, chi glielo fa<br />
fare di difendere una<br />
causa indifendib<strong>il</strong>e?<br />
Mia nonna, pace all’anima<br />
Sua, diceva<br />
che manca sempre una<br />
palata di terra per sotterrare la<br />
verità. Smettiamola allora di<br />
prenderci in giro, ed abbiamo <strong>il</strong><br />
coraggio di urlare insieme che <strong>il</strong><br />
sistema è bacato. Cosa diversa,<br />
questa, dall’accusare gli uomini<br />
che oggi lo rappresentano. A Lei<br />
due strade: O rovescia <strong>il</strong> tavolo<br />
insediandosi full time all’Unire<br />
per fare funzionare <strong>il</strong> Carrozzone<br />
Equino oppure si dissoci da questa<br />
palude che rischia di trascinare<br />
nelle sue sabbie mob<strong>il</strong>i un<br />
valente Uomo come Lei.<br />
Con immutata stima, ma limitata<br />
pazienza<br />
Antonio Terraneo<br />
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