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di Marco Montanari<br />
IL RECORD E LA BEFFA<br />
Reduce dai trionfi “by<br />
night” del Savio di Cesena,<br />
l’ippica em<strong>il</strong>ianoromagnola<br />
ha voluto<br />
regalarsi pure un pomeriggio<br />
da leoni. Anche l’estate –<br />
che, meteorologicamente parlando,<br />
era finita da una settimana –<br />
ha voluto presenziare alla disputa<br />
del Gran Premio Continentale,<br />
classico appuntamento di inizio<br />
autunno con i migliori 4 anni indigeni<br />
e stranieri. Tempo bello, terreno<br />
buono e tribune gremite in<br />
ogni ordine di posto, un toccasana<br />
per <strong>il</strong> cuore di chi ama questo<br />
sport. In pista, a contendersi la<br />
prova “open” e quella “f<strong>il</strong>ly” riservata<br />
alle femmine, complessivamente<br />
17 campioni nati nel 2005.<br />
Tra le “femminucce”, che nella realtà<br />
hanno attributi da “maschiacci”,<br />
piccola delusione per la favorita<br />
Lover Power, che ha pagato a<br />
caro prezzo la partenza lanciata di<br />
Letter From Om (28.6 <strong>il</strong> primo<br />
quarto, per un “manda che ti rimando”<br />
che alla fine ha agevolato<br />
le altre) e una condizione fisica evidentemente<br />
non perfetta.<br />
Primo ch<strong>il</strong>ometro a perdifiato, poi<br />
dalla terza posizione in corda Roberto<br />
Andreghetti ha spostato la<br />
sua Lolly Kronos: <strong>il</strong> tempo di mettersi<br />
sulle gambe, lanciarsi in terza<br />
ruota, fare un sol boccone della<br />
battistrada e involarsi indisturbata<br />
al traguardo. Il ragguaglio finale di<br />
1.13.1 consegnava alla portacolori<br />
38<br />
di Ucci-Riccitelli non solo <strong>il</strong> successo,<br />
ma anche <strong>il</strong> record della corsa.<br />
Il primato nel F<strong>il</strong>ly del Continentale<br />
apparteneva a Grande Armee<br />
(Muscles Yankee – Bahama), che<br />
nel 2007 aveva trottato da 1.13.2.<br />
Per la splendida figlia di Viking<br />
Kronos e Valuta Lavec, la quindicesima<br />
vittoria su 32 corse disputate<br />
in carriera, bottino portato a<br />
172.997,00 euro e conferma di<br />
una grande adattab<strong>il</strong>ità a ogni tipo<br />
di pista.<br />
Con tutto <strong>il</strong> rispetto per le… ragazze,<br />
però, <strong>il</strong> piatto forte era <strong>il</strong> Continentale<br />
“open”, nel quale peraltro<br />
erano due cavalle a calamitare <strong>il</strong><br />
pronostico. Favorita Lisa America,<br />
avvantaggiata dal numero 3 di<br />
steccato; controfavorita Lana del<br />
Rio. Svelta al via l’allieva di Andrea<br />
Guzzinati, che ha guidato sino<br />
a 200 metri dal palo, mollando<br />
infine la presa e chiudendo al sesto<br />
posto, è andata ancora peggio alla<br />
derbywinner, costretta a navigare<br />
al largo e incapace di fornire una<br />
prestazione all’altezza del suo blasone:<br />
l’ultimo posto a cui è stata<br />
relegata è un oltraggio alla sua<br />
classe, un’onta che la pup<strong>il</strong>la di<br />
Santo Mollo – ne siamo sicuri – laverà<br />
alla prima occasione.<br />
Doveroso parlare delle battute, ma<br />
occorre dare risalto ai protagonisti<br />
positivi del big event bolognese.<br />
Sul palo è transitato per primo lo<br />
svedese Noras Bean (Super Arnie -<br />
Easy Bean), unico straniero in pi-<br />
sta, che Stefan Söderkvist ha guidato<br />
con grande fiducia: partenza<br />
veloce per tenere la scia di Lisa<br />
America e terrific speed in retta<br />
per travolgere <strong>il</strong> vincitore morale<br />
di questa corsa, Le Touquet. Tra<br />
l’altro, Noras Bean – vincendo in<br />
1.12.4 – si è preso <strong>il</strong> lusso di abbattere<br />
<strong>il</strong> record mondiale in pista da<br />
mezzo miglio sul doppio ch<strong>il</strong>ometro,<br />
oltre che <strong>il</strong> record della corsa<br />
(1.13.2) stab<strong>il</strong>ito da Varenne nel<br />
1999.<br />
Tornando a Le Touquet, <strong>il</strong> figlio di<br />
Daguet Rapide allevato dalla Bolgheri,<br />
proprio all’Arcoveggio – <strong>il</strong><br />
18 <strong>ottobre</strong> 2007 – aveva colto <strong>il</strong><br />
suo primo successo, qualche giorno<br />
dopo <strong>il</strong> terzo posto ottenuto nel<br />
Criterium Em<strong>il</strong>iano. Ma quella che<br />
dovrebbe essere la sua pista portafortuna<br />
gli ha riservato la più atroce<br />
delle beffe. Ardente come purtroppo<br />
gli capita troppo spesso in<br />
sgambatura, l’erede di Zuel Dra<br />
dietro la macchina è sbottato di<br />
galoppo, finendo in coda al gruppo<br />
a una quarantina di metri dalla testa.<br />
Quando Pippo Gubellini, sulla<br />
retta di fronte all’arrivo, lo ha lanciato<br />
all’esterno di tutti, l’occhio è<br />
fatalmente caduto sul cronometro:<br />
si viaggiava fortissimo, sotto<br />
l’1.13, e quello sembrava un tentativo<br />
disperato più che sentito. Invece<br />
Le Touquet ha rifatto <strong>il</strong> gruppo<br />
tutto d’un fiato e ha dato l’impressione<br />
di poter vincere la corsa<br />
della vita, almeno fino a quando<br />
non ha visto la luce Noras Bean,<br />
implacab<strong>il</strong>e giustiziere venuto dal<br />
Nord.<br />
Una sconfitta che ha <strong>il</strong> sapore di<br />
un successo, prima ancora che di<br />
una beffa, che porta <strong>il</strong> bottino di<br />
somme vinte dall’alfiere della Scuderia<br />
dei Sette sopra i 370.000 euro<br />
e gli fa predire una carriera da<br />
anziano ricca di soddisfazioni. In<br />
attesa, ovviamente, di vederlo alla<br />
prova come stallone. E allora sarà<br />
bello scoprire se anche in paddock<br />
sarà <strong>il</strong> degno erede di cotanto padre…