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tland. Nel 1972 Sharif di Jesolo<br />
porta in auge <strong>il</strong> ramo di Quick<br />
Song, ma un anno dopo un puledro<br />
che vuol vincere <strong>il</strong> Derby italiano<br />
deve avere nel pedigree <strong>il</strong> sangue<br />
blu di una nipote di Scotland,<br />
Mersey, genitrice di Unno.<br />
Sfogliare l’albo d’oro di quei Derby<br />
e ripercorrere le alchimie di incroci<br />
che sono ancora linfa vitale per i<br />
trottatori di questi giorni, toglie la<br />
polvere anche dal nome di Oriolo,<br />
riproduttore cardine del nostro<br />
stud. Soprattutto un grande padre<br />
di fattrici o anche di cavalli come<br />
Steno che nel 1974 vede un suo<br />
erede vincere nella corsa più importante<br />
nella carriera di un trottatore,<br />
quella che ti consegna alla<br />
gloria imperitura.<br />
E’ Gamarth, appunto una figlia di<br />
Oriolo, a detenere un primato nella<br />
classicissima di quei vent’anni che<br />
vanno dal 1970 al 1990. Gamarth<br />
è la madre di Gent<strong>il</strong>e, derbywinner<br />
del 1979. Dopo due anni si ripete<br />
vedendo trionfare <strong>il</strong> Nastro Azzurro<br />
da un altro suo prodotto, <strong>il</strong> generoso<br />
Argo Ve. Gent<strong>il</strong>e è <strong>il</strong> nome<br />
che di questo studio indietro nel<br />
tempo sintetizza l’incrocio più viugente:<br />
<strong>il</strong> campione torinese è figlio<br />
di Some Fire, che attraverso Rodney<br />
e Spencer Scott si riconduce a<br />
quel capostipite straordinario,<br />
Scotland. Un altro grande sire<br />
americano, Star’s Pride, in quegli<br />
anni fulgidi per <strong>il</strong> trotto italiano e<br />
Gitana d'Asolo, da Udet Hanover e Selva, vincitrice del Derby 1987<br />
30<br />
Infinitif, laureato del 2007, con in sulky Pietro Gubellini<br />
per <strong>il</strong> grande sport (gli anni Settanta<br />
che nel calcio sono all’insegna di<br />
Rivera, Riva, Mazzola e nel ciclismo<br />
vedono <strong>il</strong> dualismo tra Merckx<br />
e Gimondi), si ritaglia uno spazio<br />
importante nell’almanacco del<br />
great event di Tor di Valle. Golden<br />
Top che nasce da Top Hanover<br />
vince nel 1980.<br />
Nel ciclismo siamo passati a Saronni<br />
e Moser e a Mosca Pietro<br />
Mennea realizza una rimonta capolavoro<br />
nei 200 metri conquistando<br />
l’oro olimpico. Top Hanover<br />
è uno dei migliori prodotti di<br />
sempre del nostro allevamento<br />
tanto da produrre nel 1985 un al-<br />
tro laureato di Nastro Azzurro, Ercole<br />
Ac che nasce da La Reine, una<br />
figlia di Tornese, tanto per chiudere<br />
<strong>il</strong> cerchio sulla Meglio Italia del<br />
nostro trotto. Scotland che ha dominato<br />
gli anni Settanta con tutta<br />
la sua discendenza, un decennio<br />
dopo ha ceduto lo scettro alla famiglia<br />
di Star’s Pride. Così dopo Ercole<br />
Ac dodici mesi dopo a Roma<br />
trionfa Feystongal, Canta Napoli<br />
per un cavallo di incredib<strong>il</strong>e longevità<br />
e generosità. Il morello nasce<br />
da Keystone Spartan, famiglia di<br />
Star’s Pride. Un nipote dello straordinario<br />
caporazza americano,<br />
Udet Hanover, in razza produce<br />
Gitana d’Asolo, che nel 1987 regala<br />
alla tribuna di Tor di Valle un<br />
Derby con <strong>il</strong> nastro rosa. Un’autentica<br />
impresa visto che ci sono<br />
volute altre ventidue edizioni per<br />
arrivare ad un nuovo successo dell’altra<br />
metà del cielo (Lana del Rio<br />
2008). Siamo al 1988 con Indro<br />
Park, figlio di Sharif di Jesolo che<br />
si era imposto nel Nastro Azzurro<br />
nel 1972. Sharif si ripete come padre<br />
di derbywinner dodici mesi<br />
dopo con Lancaster Om (1989).<br />
Oriolo, Sharif e poi i vincitori di linee<br />
americane. Questa dualità tra<br />
sangue italiano e linee con impronta<br />
statunitense, con molta velocità<br />
è la costante per capire come<br />
i nostri allevatori in quei vent’anni<br />
straordinari costruivano <strong>il</strong> cavallo<br />
capace di affermarsi per velocità,<br />
tempra e tenuta sui 2100 metri