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In generale, oltre agli addetti specificamente incaricati, è bene che<br />
tutto <strong>il</strong> personale sia coinvolto e responsab<strong>il</strong>izzato nell’attività di controllo<br />
del costante rispetto delle regole base di sicurezza.<br />
Tutto <strong>il</strong> personale deve verificare <strong>il</strong> rispetto costante delle misure di<br />
prevenzione contro incendi ed infortuni di seguito elencate:<br />
• Mantenere accessib<strong>il</strong>i e fac<strong>il</strong>mente aprib<strong>il</strong>i le uscite di sicurezza<br />
• Mantenere accessib<strong>il</strong>i e senza ostacoli i corridoi e le vie di fuga<br />
• Verificare che gli estintori siano accessib<strong>il</strong>i, segnalati (cartello) ed<br />
in buone condizioni (indicatore pressione sul verde, cartellino verifica<br />
timbrato entro 6 mesi, sicura, fusto e lancia in ordine)<br />
• Verificare che i quadri elettrici siano chiusi ed accessib<strong>il</strong>i<br />
• Divieto di fumare<br />
• Divieto di usare fiamme libere o attrezzature a rischio specifico di<br />
incendio (es. stufette portat<strong>il</strong>i)<br />
• Non depositare materiali combustib<strong>il</strong>i (carta, plastica, stoffe, liquidi<br />
infiammab<strong>il</strong>i, etc.) vicino a fonti di calore o lampade<br />
• Custodire i prodotti chimici pericolosi in locali o armadi appositi,<br />
non accessib<strong>il</strong>i al pubblico<br />
• Segnalare le attrezzature danneggiate (es. cavi elettrici e spine,<br />
impianti, attrezzature, arredi, etc. in cattive condizioni) e non ut<strong>il</strong>izzarle<br />
fino a che non sono state riparate<br />
• Segnalare (alla Direzione, al proprio superiore, all’incaricato alla<br />
sicurezza) ogni situazione di pericolo di cui ci si rende conto<br />
• Sorvegliare <strong>il</strong> pubblico, per prevenire danni al patrimonio o<br />
comportamenti pericolosi<br />
5. Procedure di emergenza<br />
Le emergenze sono situazioni diverse dalle normali condizioni di lavoro,<br />
non si presentano frequentemente (spesso non si sono mai presentate<br />
prima) e creano rischi anche molto gravi per le persone presenti<br />
(personale e visitatori) e per <strong>il</strong> patrimonio custodito. E’ <strong>il</strong> caso ad<br />
esempio, di un incendio, un crollo, un terremoto, un grave infortunio<br />
o malore di una persona.<br />
In questi casi, ci si può trovare a dover gestire una situazione ad alto<br />
rischio, per la quale non siamo preparati, perchè non ci capita mai e<br />
che richiede decisioni veloci ed interventi efficaci. E’ per questi motivi<br />
che le strategie per gestire le emergenze richiedono due importanti<br />
misure di sicurezza: da un lato la informazione, formazione e addestramento<br />
del personale, dall’altro l’elaborazione di procedure, condivise<br />
e conosciute di intervento.<br />
Informazione, formazione e addestramento di tutto <strong>il</strong> personale sono<br />
strumenti preziosi perchè tutti conoscano le cose da fare in emergenza,<br />
siano in grado di farle nel miglior modo possib<strong>il</strong>e e abbiano gli atteggiamenti<br />
corretti, sia in fase di prevenzione, sia in fase di lotta e<br />
gestione dell’emergenza.<br />
Le procedure sono uno degli strumenti per evitare <strong>il</strong> tipico rischio dell’emergenza:<br />
quello di prendere la decisione sbagliata, pressati dall’urgenza<br />
del momento, dalla paura per la gravità della situazione,<br />
dall’incertezza sul da farsi. Durante un’emergenza <strong>il</strong> cervello non è<br />
nelle condizioni ideali per pensare e per prendere le decisioni migliori.<br />
E’ meglio poter agire seguendo decisioni e comportamenti già stab<strong>il</strong>iti,<br />
in anticipo, studiando a tavolino le diverse situazioni ed i comportamenti<br />
più adeguati. Naturalmente le procedure non possono<br />
dare la certezza assoluta di riuscita in tutte le situazioni reali: non è<br />
possib<strong>il</strong>e immaginare in anticipo tutto quello che può accadere. I<br />
comportamenti delle persone, poi, non possono mai essere previsti<br />
con certezza. Quindi, non si deve avere l’<strong>il</strong>lusione che una procedura<br />
sia infallib<strong>il</strong>e ma rendersi conto che in ogni caso, durante un’emergenza,<br />
è meglio conoscere ed applicare delle buone procedure, piuttosto<br />
che affidarsi all’improvvisazione.<br />
Il Piano di Emergenza è l’insieme delle informazioni e delle procedure<br />
elaborate per poter gestire nel modo migliore le diverse situazioni<br />
di emergenza ipotizzate per la sede di lavoro.<br />
In molti casi <strong>il</strong> piano di emergenza si limita a dare semplicissime<br />
istruzioni operative, scritte sulle planimetrie affisse nei luoghi di lavoro,<br />
preferib<strong>il</strong>mente all’ingresso e in luoghi centrali e ben visib<strong>il</strong>i. In<br />
questo modo si forniscono indicazioni e istruzioni anche ai visitatori.<br />
In altri casi vengono elaborate ulteriori istruzioni, magari diverse secondo<br />
le mansioni e gli incarichi attribuiti agli operatori.<br />
Perché le procedure siano concrete e conosciute è necessario effettuare<br />
periodicamente prove e simulazioni. L’addestramento pratico è<br />
importante anche perché la gestione dell’emergenza in luoghi complessi,<br />
con pubblico e beni di valore, richiede coordinamento tra <strong>il</strong><br />
personale. Una buona gestione dell’emergenza richiede che ci dividano<br />
i compiti:<br />
• dare l’allarme (interno ed al pubblico)<br />
• organizzare e gestire l’evacuazione<br />
• effettuare le chiamate ai soccorsi esterni (Vig<strong>il</strong>i del Fuoco, ambulanze,<br />
Forze dell’Ordine, etc.)<br />
• attivazione dei primi interventi (es. su un principio di incendio,<br />
soccorso a persone infortunate, interventi sugli impianti di emergenza,<br />
etc.).<br />
L’organizzazione delle simulazioni e delle prove di evacuazione richiede<br />
di considerare con prudenza <strong>il</strong> tipo di sede (es. scuderia, centro<br />
di allenamento, stazione di monta, ecc ...). Le prime volte può essere<br />
opportuno organizzare la prova di evacuazione “in bianco”, senza<br />
coinvolgere visitatori, solo per iniziare a coordinarsi tra colleghi e<br />
operatori. Poi può essere opportuno organizzare prove anche in presenza<br />
di pubblico, eventualmente evitando gli orari di massimo affollamento,<br />
anche preavvisando <strong>il</strong> pubblico con cartelli (...in questi giorni<br />
stiamo organizzando le prove di evacuazione ... le visite potranno<br />
riprendere dopo pochi minuti ... cercheremo di limitare al massimo<br />
eventuali disagi ... vi ringraziamo per la collaborazione ...).<br />
Nelle schede dei manuali specifici sono fornite le indicazioni generali<br />
per impostare le procedure di emergenza più comuni, applicando due<br />
principi generali:<br />
• <strong>il</strong> primo è quello che lo scopo dei piani e delle procedure di emergenza<br />
è in primo luogo quello di garantire la sicurezza e la tutela<br />
delle persone, lavoratori e pubblico, poi quello della salvaguardia<br />
dei beni<br />
• <strong>il</strong> secondo principio è che ogni emergenza ed ogni luogo di lavoro<br />
ha le sue specificità, quindi le indicazioni devono essere adeguate<br />
e personalizzate per i casi diversi, tuttavia, in emergenza si verifica<br />
spesso che poche e semplici indicazioni risultano ut<strong>il</strong>i a gestire anche<br />
situazioni molto diverse.<br />
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