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Una vita da mediano,<br />
recita una celebre canzone<br />
di Ligabue. Una<br />
metafora che si estende<br />
a tutto <strong>il</strong> mondo dello<br />
sport, ippica ovviamente compresa.<br />
Quasi sempre dietro un driver<br />
di punta, infatti, c’è un ottimo<br />
allenatore che, spesso nell’ombra,<br />
con ab<strong>il</strong>ità, spirito di sacrificio e<br />
modestia fornisce la “materia prima”,<br />
leggi cavalli pronti da guidare<br />
e da portare al traguardo, possib<strong>il</strong>mente<br />
nei primi posti. E’ questo <strong>il</strong><br />
caso di Marcello Mattii, top-driver<br />
marchigiano, che da anni si avvale<br />
della preziosa collaborazione di<br />
Dino Bandinelli.<br />
Ma vediamo di conoscere meglio<br />
questo personaggio che, dopo aver<br />
avuto maestri del calibro di Fosco<br />
Lunghi ed Orlando Orlandi, ha affinato<br />
non poco <strong>il</strong> proprio bagaglio<br />
tecnico durante una lunga parentesi<br />
negli States dove ha carpito i<br />
segreti di un “mostro sacro” dell’harness<br />
a stelle e a strisce come<br />
Stanley Dancer. Dino Bandinelli,<br />
59 anni, fiorentino, occhi azzurri<br />
pungenti su due baffetti alla Clarke<br />
Gable, con la sua parlata toscana<br />
ha l’aria pacata ed imperturbab<strong>il</strong>e<br />
dell’uomo vissuto e del profondo<br />
conoscitore del mondo del trotto.<br />
La sua vita dedicata al trotto, piena<br />
ed avventurosa, mai banale, vale<br />
la pena di essere raccontata.<br />
Figlio d’arte - se così si può dire -<br />
suo padre Giulio, soprannominato<br />
l’Orso Stracco, amicone del grande<br />
Nello Branchini, nel dopoguerra fu<br />
un noto mediatore di cavalli che fece<br />
una solida fortuna grazie ad affari<br />
importanti che ebbero come<br />
oggetto campioni come Nievo,<br />
Elaine Rodney, Checco Prà e Mi-<br />
52<br />
di Alberto Cagnato<br />
UNA VITA<br />
DA MEDIANO<br />
ghty Ned. Il giovane Dino studia in<br />
collegio presso i Salesiani e, dopo<br />
una breve parentesi nel mondo del<br />
calcio come promettente ala destra<br />
del Rondinella, interrotta per un<br />
incidente ad un ginocchio, capisce<br />
che l’attrazione per l’ippica trasmessagli<br />
dal padre Giulio è irresistib<strong>il</strong>e<br />
e diventa allievo di Fosco<br />
Lunghi, ottimo trainer fiorentino.<br />
Stacca la patente a 19 anni, nel<br />
1967 diventa professionista e mette<br />
su scuderia in proprio, ma<br />
un’epidemia di piroplasmosi a Follonica<br />
nel 1970 porta alla morte 6<br />
dei 12 cavalli in allenamento.<br />
Nel frattempo si fidanza con la bella<br />
Marylin, una ragazza di New<br />
York e la segue negli Stati Uniti dove<br />
stringe amicizia con Stanley<br />
Dancer. In questo periodo con la fidanzata<br />
Dino gira tutta l’America<br />
ippica e si rende conto di come gli<br />
States siano molto avanti, ippicamente<br />
parlando, nei confronti dell’Italia.<br />
Nel 1972, ricordandosi di<br />
essere figlio di Giulio l’Orso Stracco,<br />
si improvvisa mediatore ed acquista<br />
per 50m<strong>il</strong>a dollari Lighting<br />
Larry che rivenderà ad Edy Gubellini:<br />
un eccellente affare visto che <strong>il</strong><br />
cavallo in Italia vincerà con Gubellini<br />
in sulky <strong>il</strong> Gran Premio della<br />
Lotteria di Agnano.<br />
Dopo essersi sposato a Long Island<br />
con la sua Marylin che resterà sua<br />
moglie per 12 anni, nel 1974 Bandinelli<br />
si trasferisce a Palermo dove<br />
riprende la sua attività di allenatore.<br />
Un periodo lunghissimo - durerà<br />
sino al 2001 - durante <strong>il</strong> quale Dino<br />
diventa allenatore del cavalier<br />
Giuseppe Monti - scomparso proprio<br />
alcuni giorni fa - con <strong>il</strong> quale<br />
mette su una scuderia importante.<br />
Un ventennio esaltante: <strong>il</strong> cavaliere<br />
acquista un gran numero di cavalli<br />
- viene anche soprannominato <strong>il</strong><br />
Moratti dell’ippica - e Dino glieli<br />
prepara a puntino perchè al principale<br />
piace correre come gentleman<br />
e non perde occasione per<br />
esibirsi al sulky inanellando parecchie<br />
vittorie.<br />
Nel 2001 <strong>il</strong> collega Ezio Serafini<br />
propone a Bandinelli - ormai con<br />
un migliaio di vittorie all’attivo in<br />
carriera - di allenare i cavalli di<br />
Giovanni e Marcello Mattii nel centro<br />
di Monfalcone, vicino a Montegiorgio.<br />
Ha inizio così una nuova<br />
parentesi di vita - Monfalcone è<br />
una sorta di ritiro spirituale permanente<br />
- con la missione dichiarata<br />
di preparare con ab<strong>il</strong>ità e<br />
competenza davvero notevoli i<br />
trottatori che gli vengono affidati.<br />
Magari dietro le quinte, ma sempre<br />
da protagonista.