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56<br />
Il cavallo in libreria e al cinema<br />
di Barbara Sarri<br />
Un libro:<br />
LA CARRIERA DI PIMLICO<br />
un cavallo <strong>il</strong> successo<br />
nelle corse è questione<br />
“Per<br />
di vita o di morte. Nel<br />
suo mondo non c’è posto per i mediocri<br />
e nemmeno per quelli che<br />
sanno appena distinguersi”. Questo<br />
ci dice Manlio Cancogni nel libro La<br />
carriera di Pimlico edito da Fazi<br />
Editore, nel 2001. La prima edizione<br />
di questo prezioso volume è del<br />
1956 nella collana Gettoni curata<br />
da Elio Vittorini, ripresa poi nel<br />
2001 dalla Fazi Editore.<br />
La storia di Pimlico non è quella di<br />
un Seabisquit, un campione che<br />
riesce a sbaragliare tutti i rivali<br />
possib<strong>il</strong>i e immaginab<strong>il</strong>i diventando<br />
un super campione.<br />
Pimlico, non è ciò che è stato Varenne<br />
per <strong>il</strong> mondo del trotto. E’ un<br />
cavallo normale, un purosangue<br />
come tanti. Pimlico viene allattato<br />
col biberon dal caporazza della scuderia<br />
Belfiore, voce narrante di<br />
questo libro, che<br />
malgrado l’esperienza<br />
e la conoscenza<br />
del mondo<br />
ippico non riesce a<br />
non affezionarsi a<br />
lui e spera che diventi<br />
un campione.<br />
Ma purtroppo come<br />
accade con tanti cavalli<br />
questo non<br />
succede: Pimlico<br />
vince qualche corsa,<br />
ma poi non soddisfa<br />
così comincia la sua<br />
carriera di “b<strong>il</strong>ancino”<br />
o “battistrada”,<br />
aiuta la scuderia<br />
dando l’andatura ai<br />
puledri, e poi quella<br />
di “esploratore”,<br />
corteggia le cavalle<br />
per lo stallone.<br />
Ma non c’è solo <strong>il</strong><br />
nitrito di Pimlico<br />
dentro questo piccolo<br />
volume, si racconta<br />
anche di altri<br />
cavalli “falliti” o<br />
semplicemente normali:<br />
Varedo, Fantasio<br />
etc..<br />
Ma forse è Pimlico<br />
che resta più nel<br />
cuore del lettore anche perché <strong>il</strong><br />
decano della Belfiore ci narra in<br />
modo minuzioso i segreti della sua<br />
doma. Pimlico viene descritto con<br />
attenzione in tutti i suoi atteggiamenti<br />
sia nel box, in lavoro che in<br />
libertà.<br />
Un libro interessante scritto da una<br />
penna davvero ab<strong>il</strong>e, asciutta,quella<br />
di Manlio Cancogni che è nato<br />
nel 1916 a Bologna da genitori vers<strong>il</strong>iesi.<br />
Ha pubblicato i primi racconti su<br />
Frontespizio e Letteratura.<br />
Dopo la guerra si è dedicato al giornalismo,<br />
per tornare quindi alla<br />
letteratura.<br />
Tra i suoi numerosi e fortunati romanzi<br />
ricordiamo anche Parlami,<br />
dimmi qualcosa (1962), Allegri,<br />
gioventù (1973, Premio Strega),<br />
Quella strana felicità (1985, Premio<br />
Viareggio), Azorin e Mirò (1996) e<br />
Lettere a Manhattan (1997).