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comportamento e atteggiamento verso la sicurezza è cambiato.<br />
Un esempio può essere relativo agli estintori: fare informazione significa<br />
spiegare agli addetti dove sono gli estintori e quale tipo di estintore<br />
è meglio ut<strong>il</strong>izzare su un principio di incendio. Addestramento<br />
significa insegnare, praticamente, ad ut<strong>il</strong>izzare un estintore: togliere<br />
la sicura, imbracciare correttamente l’estintore, impugnare la lancia,<br />
dirigere correttamente <strong>il</strong> getto verso la base delle fiamme, muoversi<br />
rapidamente attorno al fuoco, stare abbassati, etc.<br />
Fare formazione antincendio significa cambiare l’atteggiamento delle<br />
persone verso <strong>il</strong> rischio di incendio. Significa far capire come e quando<br />
un incendio può sv<strong>il</strong>upparsi, quali sono le cose da guardare regolarmente<br />
per evitare che scoppi un incendio, quali i pericoli da segnalare<br />
e quali i comportamenti da prevenire, anche da parte del pubblico<br />
o delle ditte di manutenzione.<br />
Un operatore informato sa dove sono gli estintori e sa quali sono a<br />
polvere e quali ad anidride carbonica. Uno addestrato sa anche ut<strong>il</strong>izzarli,<br />
in caso di bisogno: ci ha già provato, davanti a un vero fuoco,<br />
anche se solo di esercitazione. Provare a fare le cose è evidentemente<br />
molto diverso dal “sapere come si fanno”: nessuno sa nuotare prima<br />
di aver provato a galleggiare nell’acqua.<br />
Se poi l’operatore è anche formato, allora saprà “vedere ed agire” per<br />
tempo, nel senso della prevenzione e della sicurezza (porte da lasciare<br />
accessib<strong>il</strong>i, segnaletica insufficiente, vig<strong>il</strong>anza sul divieto di fumo o<br />
durante i lavori di manutenzione, etc.).<br />
3. Dotazioni di sicurezza e di emergenza<br />
E’ necessario che gli addetti siano informati, formati e addestrati rispetto<br />
alle dotazioni di sicurezza e di emergenza presenti nei luoghi<br />
dove operano.<br />
Essere informati significa, in questo caso, conoscere quali dotazioni<br />
sono presenti nella propria sede, dove sono e a cosa servono. Essere<br />
addestrati significa saper ut<strong>il</strong>izzare le dotazioni (un estintore, un naspo,<br />
un impianto di allarme) e saper attivare i comportamenti più<br />
adeguati nelle diverse situazioni (es. saper organizzare l’evacuazione<br />
dell’edificio oppure essere in grado di attivare i primi interventi di<br />
spegnimento di un principio di incendio ma anche, più banalmente,<br />
saper richiamare al piano un ascensore bloccato o disattivare un impianto<br />
dopo aver verificato che si tratta di un falso allarme). Essere<br />
formati significa invece avere quella forma mentale che permette all’operatore<br />
di vedere che un estintore è fuori posto, che un percorso<br />
di esodo non è ben segnalato, che <strong>il</strong> comportamento di un visitatore<br />
potrebbe creare una situazione di pericolo, etc.<br />
Le dotazioni di sicurezza ed emergenza più comuni sono:<br />
• estintori<br />
• naspi<br />
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• idranti<br />
• impianti di allarme<br />
• impianti di r<strong>il</strong>evazione incendi<br />
• impianti di rivelazione incendi<br />
• impianti di spegnimento<br />
• cassette di primo soccorso<br />
• <strong>il</strong>luminazione di emergenza<br />
• segnaletica di sicurezza<br />
4. Controlli periodici di sicurezza<br />
Una delle più importanti attività che devono essere organizzate nei<br />
luoghi di lavoro in cui è significativo <strong>il</strong> rischio di incendio, sono i controlli<br />
periodici.<br />
I controlli possono essere di due tipi. Ci sono controlli specialistici,<br />
che richiedono attrezzature e personale formato e addestrato in modo<br />
specifico. E’ <strong>il</strong> caso, ad esempio, dei controlli semestrali effettuati dalle<br />
ditte di manutenzione degli estintori, dei controlli sugli impianti<br />
antincendio, delle verifiche di sicurezza sugli impianti elettrici (impianti<br />
di terra, etc.). Questo tipo di controlli va naturalmente affidato<br />
a ditte ed organizzazioni qualificate e specializzate, con incarichi specifici,<br />
da parte della Direzione. E’ opportuno che almeno alcuni tra gli<br />
operatori di vig<strong>il</strong>anza, siano coinvolti nell’effettuazione dei controlli,<br />
sia per fornire alle ditte l’assistenza di chi conosce <strong>il</strong> luogo e può<br />
eventualmente segnalare i problemi che si possono essere verificati,<br />
sia per far crescere tra <strong>il</strong> personale la cultura della sicurezza e la conoscenza<br />
delle dotazioni e degli impianti presenti.<br />
Il secondo tipo di controlli riguarda più direttamente <strong>il</strong> personale di<br />
vig<strong>il</strong>anza. Si tratta infatti di semplici controlli visivi, che non richiedono<br />
attrezzature, né particolare specializzazione, su aspetti molto importanti<br />
per garantire le condizioni di sicurezza, anche durante eventuali<br />
emergenze.<br />
Per organizzare in modo serio e corretto i controlli, è necessario che<br />
sia chiaramente indicato:<br />
• che cosa? (che tipo di controllo deve essere effettuato)<br />
• chi? (chi è incaricato del controllo. Può essere una persona per tutta<br />
la sede, uno per piano o per settore, più persone, che si alternano<br />
nel corso dell’anno, etc.)<br />
• quando? (la periodicità del controllo. Ci sono controlli che è bene<br />
fare ogni mese, ogni settimana o anche ogni giorno ed altri che è<br />
sufficiente effettuare ogni 3 o 6 mesi).<br />
I controlli vanno segnati nell’apposito Registro dei controlli antincendio.<br />
Un modello molto semplice di registro dei controlli interni è riportato<br />
nella tabella che segue.