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il Trottatore - ottobre 2009

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comportamento e atteggiamento verso la sicurezza è cambiato.<br />

Un esempio può essere relativo agli estintori: fare informazione significa<br />

spiegare agli addetti dove sono gli estintori e quale tipo di estintore<br />

è meglio ut<strong>il</strong>izzare su un principio di incendio. Addestramento<br />

significa insegnare, praticamente, ad ut<strong>il</strong>izzare un estintore: togliere<br />

la sicura, imbracciare correttamente l’estintore, impugnare la lancia,<br />

dirigere correttamente <strong>il</strong> getto verso la base delle fiamme, muoversi<br />

rapidamente attorno al fuoco, stare abbassati, etc.<br />

Fare formazione antincendio significa cambiare l’atteggiamento delle<br />

persone verso <strong>il</strong> rischio di incendio. Significa far capire come e quando<br />

un incendio può sv<strong>il</strong>upparsi, quali sono le cose da guardare regolarmente<br />

per evitare che scoppi un incendio, quali i pericoli da segnalare<br />

e quali i comportamenti da prevenire, anche da parte del pubblico<br />

o delle ditte di manutenzione.<br />

Un operatore informato sa dove sono gli estintori e sa quali sono a<br />

polvere e quali ad anidride carbonica. Uno addestrato sa anche ut<strong>il</strong>izzarli,<br />

in caso di bisogno: ci ha già provato, davanti a un vero fuoco,<br />

anche se solo di esercitazione. Provare a fare le cose è evidentemente<br />

molto diverso dal “sapere come si fanno”: nessuno sa nuotare prima<br />

di aver provato a galleggiare nell’acqua.<br />

Se poi l’operatore è anche formato, allora saprà “vedere ed agire” per<br />

tempo, nel senso della prevenzione e della sicurezza (porte da lasciare<br />

accessib<strong>il</strong>i, segnaletica insufficiente, vig<strong>il</strong>anza sul divieto di fumo o<br />

durante i lavori di manutenzione, etc.).<br />

3. Dotazioni di sicurezza e di emergenza<br />

E’ necessario che gli addetti siano informati, formati e addestrati rispetto<br />

alle dotazioni di sicurezza e di emergenza presenti nei luoghi<br />

dove operano.<br />

Essere informati significa, in questo caso, conoscere quali dotazioni<br />

sono presenti nella propria sede, dove sono e a cosa servono. Essere<br />

addestrati significa saper ut<strong>il</strong>izzare le dotazioni (un estintore, un naspo,<br />

un impianto di allarme) e saper attivare i comportamenti più<br />

adeguati nelle diverse situazioni (es. saper organizzare l’evacuazione<br />

dell’edificio oppure essere in grado di attivare i primi interventi di<br />

spegnimento di un principio di incendio ma anche, più banalmente,<br />

saper richiamare al piano un ascensore bloccato o disattivare un impianto<br />

dopo aver verificato che si tratta di un falso allarme). Essere<br />

formati significa invece avere quella forma mentale che permette all’operatore<br />

di vedere che un estintore è fuori posto, che un percorso<br />

di esodo non è ben segnalato, che <strong>il</strong> comportamento di un visitatore<br />

potrebbe creare una situazione di pericolo, etc.<br />

Le dotazioni di sicurezza ed emergenza più comuni sono:<br />

• estintori<br />

• naspi<br />

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• idranti<br />

• impianti di allarme<br />

• impianti di r<strong>il</strong>evazione incendi<br />

• impianti di rivelazione incendi<br />

• impianti di spegnimento<br />

• cassette di primo soccorso<br />

• <strong>il</strong>luminazione di emergenza<br />

• segnaletica di sicurezza<br />

4. Controlli periodici di sicurezza<br />

Una delle più importanti attività che devono essere organizzate nei<br />

luoghi di lavoro in cui è significativo <strong>il</strong> rischio di incendio, sono i controlli<br />

periodici.<br />

I controlli possono essere di due tipi. Ci sono controlli specialistici,<br />

che richiedono attrezzature e personale formato e addestrato in modo<br />

specifico. E’ <strong>il</strong> caso, ad esempio, dei controlli semestrali effettuati dalle<br />

ditte di manutenzione degli estintori, dei controlli sugli impianti<br />

antincendio, delle verifiche di sicurezza sugli impianti elettrici (impianti<br />

di terra, etc.). Questo tipo di controlli va naturalmente affidato<br />

a ditte ed organizzazioni qualificate e specializzate, con incarichi specifici,<br />

da parte della Direzione. E’ opportuno che almeno alcuni tra gli<br />

operatori di vig<strong>il</strong>anza, siano coinvolti nell’effettuazione dei controlli,<br />

sia per fornire alle ditte l’assistenza di chi conosce <strong>il</strong> luogo e può<br />

eventualmente segnalare i problemi che si possono essere verificati,<br />

sia per far crescere tra <strong>il</strong> personale la cultura della sicurezza e la conoscenza<br />

delle dotazioni e degli impianti presenti.<br />

Il secondo tipo di controlli riguarda più direttamente <strong>il</strong> personale di<br />

vig<strong>il</strong>anza. Si tratta infatti di semplici controlli visivi, che non richiedono<br />

attrezzature, né particolare specializzazione, su aspetti molto importanti<br />

per garantire le condizioni di sicurezza, anche durante eventuali<br />

emergenze.<br />

Per organizzare in modo serio e corretto i controlli, è necessario che<br />

sia chiaramente indicato:<br />

• che cosa? (che tipo di controllo deve essere effettuato)<br />

• chi? (chi è incaricato del controllo. Può essere una persona per tutta<br />

la sede, uno per piano o per settore, più persone, che si alternano<br />

nel corso dell’anno, etc.)<br />

• quando? (la periodicità del controllo. Ci sono controlli che è bene<br />

fare ogni mese, ogni settimana o anche ogni giorno ed altri che è<br />

sufficiente effettuare ogni 3 o 6 mesi).<br />

I controlli vanno segnati nell’apposito Registro dei controlli antincendio.<br />

Un modello molto semplice di registro dei controlli interni è riportato<br />

nella tabella che segue.

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