29.05.2013 Views

Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

848<br />

1. Stenosi del<br />

canale spinale<br />

(→ 34:III,G)<br />

XI - MALATTIE DEGENERATIVE DEL RACHIDE<br />

A • Finalità dell’accertamento. Possibilità delle singole metodiche diagnostiche<br />

In questa sezione verranno trattate le alterazioni degenerative del rachide causate dal fenomeno<br />

dell’invecchiamento e a loro volta possibile causa di mieloradicolopatie (→ 34:III).<br />

Le principali finalità dello studio neuroradiologico della spondiloartrosi e delle ernie discali<br />

a livello del rachide e del midollo spinale sono:<br />

– formulare un completo bilancio (sede, natura) delle alterazioni degenerative presenti, individuando<br />

la lesione clinicamente rilevante;<br />

– escludere, data la frequenza elevata di queste lesioni nella popolazione, la presenza di altri<br />

fenomeni patologici che possano causare la medesima sintomatologia;<br />

– evidenziare l’eventuale esistenza di una mielopatia causata dai fatti degenerativi;<br />

– valutare l’efficacia della terapia chirurgica (“normali” modificazioni postoperatorie, failed<br />

back syndrome).<br />

• La radiologia convenzionale, anche se dà informazioni esclusivamente sulle strutture ossee,<br />

mantiene ancora un preciso ruolo nella valutazione di queste alterazioni perché permette<br />

di ottenere informazioni relative a lunghi segmenti del rachide.<br />

• La tomografia computerizzata permette di studiare, oltre alle strutture ossee, anche i dischi<br />

intervertebrali e i legamenti; l’esame è mirato su alcuni spazi discali, definiti sulla base<br />

del quadro clinico presentato dal paziente.<br />

• La risonanza magnetica è, come già detto, il solo esame che consente lo studio diretto, oltre<br />

che delle vertebre e dei dischi intervertebrali, del midollo spinale, delle radici della cauda<br />

equina, degli spazi subaracnoidei.<br />

Le indicazioni alla somministrazione di mezzo di contrasto sono limitate ai controlli postoperatori.<br />

• La mielografia e la mielo-TC sono utilizzate qualora sia impossibile eseguire una RM oppure<br />

se esiste una discordanza tra reperti clinici e risonanza che consigli l’esecuzione di una<br />

mielografia in condizioni dinamiche (acquisizione di radiografie in posizione eretta, sotto il<br />

carico del peso corporeo, dopo somministrazione intratecale di mezzo di contrasto).<br />

Concludendo, per quanto sopra esposto:<br />

– la radiologia convenzionale e la tomografia computerizzata mirata sugli spazi intervertebrali<br />

sede delle alterazioni più marcate evidenziate dai radiogrammi sono sufficienti a studiare<br />

adeguatamente eventuali alterazioni discali e spondiloartrosiche;<br />

– la risonanza magnetica dovrebbe essere richiesta qualora esista una possibile mielopatia,<br />

oppure discordanze tra quadro sintomatologico e TC;<br />

– la mielografia, completata costantemente dalla mielo-TC, dovrebbe essere presa in considerazione<br />

in caso di impossibilità ad eseguire la RM, oppure di discordanza tra reperti<br />

RM e quadro clinico;<br />

– la RM con somministrazione di gadolinio è la tecnica più adeguata allo studio postchirurgico<br />

di questi pazienti.<br />

B • Analisi delle diverse forme di patologia<br />

Può essere congenita, acquisita o essere la conseguenza di una combinazione dei due fenomeni.<br />

La stenosi congenita è dovuta a un alterato sviluppo dei peduncoli vertebrali, che appaiono ipertrofici<br />

e di ridotta lunghezza in senso antero-posteriore.<br />

La stenosi acquisita è conseguenza di alterazioni degenerative che causano una riduzione del diametro<br />

del canale spinale, e più esattamente della formazione:<br />

– di osteofiti, escrescenze ossee che si formano a livello dei margini dei corpi vertebrali e delle faccette<br />

articolari, verosimilmente in conseguenza della degenerazione rispettivamente dei dischi intervertebrali<br />

e delle capsule articolari; più precisamente, si ritiene che la formazione degli osteofiti<br />

vertebrali sia conseguenza della trazione esercitata sulle fibre di Sharpey, che ancorano il disco<br />

intervertebrale ai margini dei piatti vertebrali;<br />

– protrusioni ed ernie discali, trattate più approfonditamente di seguito, che sono estroflessioni del<br />

nucleo polposo discale, non più contenuto dall’anulus fibroso, a causa di una lassità del medesimo<br />

(protrusione) o di una sua fissurazione (ernia discale);<br />

– spondilolistesi, scivolamento in avanti di un corpo vertebrale in rapporto ai corpi vertebrali adiacenti<br />

che può essere causata da spondilolisi e traumi;<br />

Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!