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Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

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2. Toxoplasmosi<br />

3. Encefalite da<br />

Herpes simplex<br />

4. Rosolia<br />

5. Sifilide<br />

6. Encefalite<br />

da HIV<br />

42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />

• Tomografia computerizzata. La dilatazione ventricolare e le calcificazioni specie periventricolari<br />

sono i reperti più comuni.<br />

• Risonanza magnetica. I reperti sono differenti dipendentemente dall’età fetale al momento<br />

dell’infezione. Se essa è avvenuta nella prima metà del secondo trimestre, si può osservare lissencefalia,<br />

ipoplasia cerebellare, ritardo della mielinizzazione, dilatazione ventricolare. Se l’infezione<br />

si è verificata più tardivamente, il quadro neuroradiologico è meno grave, caratterizzato da<br />

disturbi focali della migrazione neuronale (polimicrogiria), ed un minor grado di dilatazione ventricolare<br />

ed ipoplasia cerebellare. Le calcificazioni sono evidenziabili come aree di vuoto di segnale<br />

periventricolari.<br />

La via di trasmissione preferenziale è transplacentare.<br />

L’incidenza è di 1 caso su 1000-3500 nati, nelle diverse casistiche. La metà dei pazienti sviluppa<br />

sintomi dovuti all’interessamento del sistema nervoso centrale.<br />

Si caratterizza per la presenza di corioretinite (bilaterale nell’85% dei pazienti), idrocefalo<br />

ostruttivo (dovuto ad ependimite con necrosi periacqueduttale), poroencefalia e calcificazioni bilaterali<br />

periventricolari e dei gangli della base; nei casi più gravi si osserva microcefalia.<br />

L’assenza di displasie corticali è importante ai fini della differenziazione da una infezione da<br />

Cytomegalovirus.<br />

Può essere causata da entrambi i ceppi di Herpes virus (tipo I e II), ma più frequentemente (dal 75<br />

al 90% dei casi) è causata dal ceppo II.<br />

Le vie di trasmissione preferenziali sono quella ascendente e per contatto diretto.<br />

L’incidenza di questa infezione è, nelle diverse casistiche, variabile da un caso su 2000 ad un caso<br />

su 5000 nati.<br />

L’infezione è sistemica.<br />

L’interessamento cerebrale è diffuso (meningoencefalite) e si osserva nel 30% dei pazienti; non<br />

si osserva la predilezione per il sistema limbico, tipica dell’infezione da Herpes virus nell’età adulta.<br />

Il quadro neuroradiologico è caratterizzato da aree non ben delimitate di alterata densità (ipodense)<br />

e di alterato segnale (ipointense in T1, iperintense in DP e T2) localizzate a livello della sostanza<br />

bianca profonda, che tendono ad estendersi nel corso della progressione della malattia. È tuttavia<br />

necessario osservare che queste alterazioni, specie nelle fasi iniziali, non sono facilmente evidenziabili<br />

a causa dell’alto contenuto in acqua del cervello del neonato, ed in particolare della sostanza<br />

bianca.<br />

La presa di contrasto, se presente, interessa prevalentemente le meningi.<br />

Nelle fasi più avanzate si possono osservare aree di iperdensità della corteccia cerebrale in tomografia<br />

computerizzata, e di iperintensità in T1 e ipointensità in T2 che persistono per settimane o<br />

mesi.<br />

Tardivamente le sequele sono atrofia, encefalomalacia multicistica, calcificazioni spesso giriformi.<br />

La diagnosi può essere sospettata qualora si osservino in un neonato le alterazioni corticali precedentemente<br />

descritte e il potenziamento meningeo.<br />

La via di trasmissione preferenziale è transplacentare.<br />

L’infezione fetale ha significato clinico se si sviluppa nel primo e nel secondo trimestre. L’incidenza<br />

è di un caso su un milione di nati.<br />

Causa una meningoencefalite, vasculite con infarti cerebrali, ritardo della mielinizzazione, microcefalia.<br />

• Ecografia. Evidenzia calcificazioni a livello dei nuclei della base dovute a vasculopatia; il reperto<br />

è simile a quello descritto in corso di infezione da Toxoplasma o da Cytomegalovirus.<br />

• Tomografia computerizzata. La microcefalia, le calcificazioni corticali e dei nuclei della base dominano<br />

il quadro TC.<br />

• Risonanza magnetica. Si osservano aree caratterizzate da ipointensità in T1 ed iperintensità in<br />

DP e T2 localizzate a livello della sostanza bianca profonda, attribuite ad aree necrotiche dovute<br />

alla descritta vasculopatia. Ritardi della mielinizzazione sono frequenti.<br />

Viene contratta dal feto per via transplacentare, nel 2°-3° trimestre.<br />

L’interessamento del sistema nervoso centrale si manifesta con meningite basale (somministrazione<br />

di mezzo di contrasto), vasculite (angiografia digitale) ed eventuali infarti cerebrali (tomografia<br />

computerizzata e risonanza magnetica).<br />

La trasmissione dell’infezione da HIV dalla madre al feto per via transplacentare si verifica nel 30%<br />

dei casi; è possibile anche la trasmissione dell’infezione al momento della nascita, verosimilmente<br />

per contatto diretto.<br />

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