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Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

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• Risonanza magnetica. Sono omogeneamente iso-ipointensi in T1 e iperintensi in T2. Interessano<br />

la sostanza bianca ed infiltrano la corteccia. Nonostante la maggiore sensibilità<br />

della tecnica, non si evidenziano edema, necrosi o emorragie.<br />

• Somministrazione di mezzo di contrasto. La presa di contrasto è assente o lieve. L’eventuale<br />

comparsa di aree di marcata presa di contrasto deve fare sospettare una progressione<br />

verso gradi di malignità maggiori.<br />

• Angiografia. Sono lesioni avascolari che esercitano un effetto massa sui vasi circostanti.<br />

• Diagnosi differenziale. Le aree di demielinizzazione, specie se giganti, particolarmente<br />

frequenti nella sclerosi multipla ad esordio infantile, possono porre dei difficili problemi di<br />

diagnosi differenziale, risolvibili solo valutando il quadro clinico (esordio acuto nel caso di<br />

malattia demielinizzante), con controlli a distanza di tempo, dopo terapia corticosteroidea,<br />

ed eventualmente biopsia.<br />

Astrocitomi anaplastici<br />

• Tomografia computerizzata. L’astrocitoma anaplastico è di norma disomogeneo, iso-ipodenso;<br />

questa disomogeneità è dovuta alla presenza di piccole aree di necrosi, che non raggiungono<br />

le dimensioni delle ampie aree cistico-necrotiche evidenziabili nei glioblastomi.<br />

L’edema perilesionale è di grado variabile, ma presente. L’effetto massa è più marcato di<br />

quello osservabile negli astrocitomi e si esercita sulle strutture ventricolari.<br />

• Risonanza magnetica. La lesione appare come una area disomogenea di alterato segnale,<br />

iso-ipointensa in T1 ed iperintensa in T2. Possono essere evidenziate piccole aree emorragiche<br />

all’interno della massa.<br />

• Somministrazione di mezzo di contrasto. La presa di contrasto è irregolare e disomogenea<br />

e può evidenziare metastasi leptomeningee ed ependimali, tuttavia di più frequente riscontro<br />

nei GBM.<br />

• Angiografia digitale. Le caratteristiche sono estremamente variabili, specie per quanto riguarda<br />

la neovascolarizzazione, il ristagno di contrasto, le fistole artero-venose. L’effetto<br />

massa sui vasi normali è marcato.<br />

Glioblastoma multiforme (GBM)<br />

• Tomografia computerizzata. Il glioblastoma multiforme si caratterizza per la presenza di<br />

ampie aree necrotico-cistiche, marcatamente ipodense, presenti nel 95% dei GBM. Anche<br />

la parte solida del tumore è fortemente disomogenea. Occasionalmente si possono evidenziare<br />

emorragie intralesionali. L’edema perilesionale è marcato, come l’effetto massa.<br />

• Risonanza magnetica. Anche i reperti RM sono caratterizzati dalla disomogeneità della lesione.<br />

Le aree necrotiche sono caratterizzate da una marcata ipointensità in T1 ed una altrettanto<br />

marcata iperintensità in T2. Le aree solide sono iso-ipointense in T1 e moderatamente<br />

iperintense in T2. Essendo il tumore estremamente vascolarizzato, nell’ambito della<br />

massa neoplastica si possono mettere in evidenza aree di vuoto di segnale dovute ai vasi neoformati<br />

ed emorragie di differente età.<br />

I GBM si propagano lungo i tratti di sostanza bianca, tipicamente attraverso il corpo calloso,<br />

la commessura anteriore e posteriore, ma anche per via liquorale, possono colonizzare<br />

l’ependima e gli spazi subaracnoidei.<br />

Una emorragia massiva può mascherare una sottostante neoplasia, dunque l’evidenziazione<br />

di una emorragia, specie se atipica (cioè che non rispetta la tipica evoluzione delle emorragie<br />

intra-assiali, o le localizzazioni anatomiche), dovrebbe sempre indurre al completamento<br />

dell’esame con somministrazione di gadolinio e a ripetere lo studio a distanza di tempo.<br />

• Somministrazione di mezzo di contrasto. La presa di contrasto è ad anello, intorno alle aree<br />

necrotiche, ma lo spessore dell’anello è fortemente irregolare.<br />

• Angiografia digitale. Si evidenzia un prolungato ristagno di sangue a livello della lesione<br />

con numerose fistole artero-venose, e precoce opacizzazione di vene di drenaggio precoci.<br />

Occasionalmente il quadro può essere simile a quello di una malformazione artero-venosa.<br />

• Diagnosi differenziale. Il linfoma può mimare il comportamento di un GBM, con particolare<br />

riferimento alle modalità di propagazione: GBM e linfoma sono le due neoplasie che<br />

più facilmente interessano ed attraversano il corpo calloso; il linfoma, tuttavia, è più frequente<br />

in pazienti immunocompromessi, risponde ai corticosteroidi, è spesso iperdenso in<br />

TC e iperintenso in DP in risonanza magnetica (alta cellularità).<br />

Gliomatosi cerebri<br />

• Tomografia computerizzata. La tipica gliomatosi cerebri non determina significative alterazioni<br />

di densità e non assume il mezzo di contrasto.<br />

Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica

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