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Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

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804<br />

1. Criptococcosi<br />

2. Coccidiomicosi<br />

3. Mucormicosi<br />

4. Nocardiosi<br />

5. Aspergillosi<br />

• Angiografia digitale e angio-RM evidenziano stenosi segmentarie e occlusioni dei tratti sovraclinoidei<br />

delle carotidi interne, dei tratti prossimali delle arterie cerebrali anteriori e media,<br />

dell’arteria basilare.<br />

• Tomografia computerizzata e risonanza magnetica dimostrano infarti multipli, senza caratteri<br />

di specificità. È anche possibile evidenziare le tipiche lesioni gommose come noduli corticali<br />

(ipodensi in tomografia computerizzata; ipointensi in T1 ed iperintensi in DP e T2, in<br />

risonanza magnetica), con edema perilesionale ed effetto massa, che si potenziano dopo<br />

contrasto; la presa di contrasto interessa anche le adiacenti meningi. Le lesioni gommose<br />

tendono a risolversi dopo terapia antibiotica.<br />

c) FUNGHI<br />

Si può osservare in pazienti immunocompetenti ed immunocompromessi; è l’infezione da funghi<br />

del sistema nervoso centrale più comune.<br />

Il Criptococcus neoformans penetra nel corpo umano attraverso le vie aeree e successivamente si<br />

diffonde per via ematogena dal focolaio polmonare.<br />

Può causare leptomeningite e la formazione di criptococcomi a livello del tessuto cerebrale; qualora<br />

si sviluppi una leptomeningite è possibile anche la formazione di pseudocisti a livello degli spazi<br />

di Virchow-Robin, che appaiono dilatati.<br />

Alla tomografia computerizzata ed alla risonanza magnetica senza contrasto si possono evidenziare,<br />

in presenza di pseudocisti, soltanto dilatazioni degli spazi di Virchow-Robin.<br />

La leptomeningite si manifesta con la presenza, agli esami eseguiti dopo contrasto, di piccoli noduli<br />

miliari (diagnosi differenziale con la meningite da tubercolosi o batterica, in cui il potenziamento<br />

meningeo è più diffuso) localizzati lungo la convessità cerebrale, la superficie del midollo spinale<br />

e delle radici spinali; l’eventuale presenza di pseudocisti negli spazi di Virchow-Robin occasionalmente<br />

è causa di presa di contrasto a questo livello.<br />

I criptococcomi hanno le medesime caratteristiche densitometriche, di segnale, comportamento<br />

dopo contrasto ed evoluzione degli ascessi piogenici.<br />

La coccidiomicosi è endemica in Messico, ma è rara in Europa; interessa prevalentemente pazienti<br />

immunocompetenti.<br />

Causa una meningite con interessamento diffuso delle cisterne della base, vasculiti (e conseguenti<br />

infarti), e granulomi con prevalente interessamento cerebellare, indistinguibili dai granulomi tubercolari<br />

o da altre lesioni caratterizzate da potenziamento ad anello (→ tab. 8).<br />

Interessa prevalentemente pazienti immunocompromessi.<br />

L’infezione si localizza dapprima alle prime vie aeree (mucosa nasale e dei seni paranasali), successivamente<br />

si estende attraverso la lamina cribriforme interessando la fossa cranica anteriore e attraverso<br />

l’orbita al seno cavernoso e alla base cranica; può causare fenomeni di erosione ossea; si<br />

può sviluppare una vasculite con conseguenti infarti cerebrali multipli.<br />

Gli ascessi cerebrali sono frequenti.<br />

La diagnosi differenziale con altre infezioni (es. la tubercolosi) è possibile se esiste un interessamento<br />

della base cranica, o ricorrendo alle prove sierologiche.<br />

Si sviluppa prevalentemente in pazienti immunocompromessi.<br />

La via di disseminazione è ematogena, a partire da un focolaio polmonare.<br />

Causa la formazione di ascessi che alla TC o alla RM eseguite con somministrazione di contrasto<br />

appaiono spesso policiclici. Può anche essere responsabile di una diffusa leptomeningite con idrocefalo<br />

comunicante.<br />

Interessa prevalentemente pazienti immunocompromessi.<br />

Le vie di disseminazione preferenziali sono quella ematogena da focolaio polmonare e diretta<br />

estensione da una infezione dei seni paranasali.<br />

Gli ascessi cerebrali tendono ad evolvere rapidamente in senso necrotico; a causa della rapida progressione<br />

dei fenomeni necrotici non si osserva la formazione di una vera capsula e conseguentemente<br />

non si manifesta la presa di contrasto ad anello tipica di altre infezioni precedentemente discusse.<br />

• La tomografia computerizzata e la risonanza magnetica mostrano aree ipodense e di alterato<br />

segnale (ipointense in T1 ed iperintense in DP e T2), sottocorticali, che esercitano un<br />

minimo effetto massa e mostrano una disomogenea presa di contrasto.<br />

Tende a causare vasculiti e conseguenti infarti cerebrali multipli.<br />

Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica

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