Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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3. Infarti<br />
arteriosi<br />
42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />
Sono più frequenti nel sesso femminile.<br />
La localizzazione più frequente è a livello toracico.<br />
• Radiologia convenzionale e tomografia computerizzata. Non mettono in evidenza alterazioni<br />
specifiche.<br />
• Risonanza magnetica. La lesione è più frequentemente rotonda, di diametro compreso tra<br />
pochi millimetri e un centimetro, e mostra una area centrale disomogeneamente iperintensa<br />
in T1 e T2, con un bordo marcatamente ipointenso che diventa ancora più marcatamente<br />
ipointenso nelle sequenze gradient-echo pesate in T2.<br />
Il midollo spinale, in corrispondenza della lesione, è aumentato di calibro; possono essere<br />
presenti siringomielia, gliosi, edema perilesionale.<br />
• Somministrazione di mezzo di contrasto. La presa di contrasto, se presente, è minima.<br />
• Angiografia digitale. Non evidenzia la lesione.<br />
Sono rari, anche se l’esatta incidenza dell’infarto midollare è sconosciuta.<br />
Possono essere causati da dissezione dell’aorta (specie discendente), interventi chirurgici per<br />
aneurismi aortici o che comportino legatura delle arterie radicolari (scoliosi, pneumonectomia), angiografia<br />
spinale, aterosclerosi, arteriti, anemia a cellule falciformi, sindrome degli anticorpi antifosfolipidici.<br />
Il quadro clinico è caratterizzato da esordio improvviso con paralisi flaccida associata a riduzione<br />
della sensibilità termo-dolorifica.<br />
Generalmente l’infarto ha luogo nel territorio di distribuzione dell’arteria spinale anteriore (sostanza<br />
grigia, cordoni anteriori).<br />
• Radiologia convenzionale e tomografia computerizzata. Non evidenziano alterazioni specifiche.<br />
• Risonanza magnetica. Le scansioni pesate in T1 evidenziano esclusivamente un aumento del<br />
calibro del midollo spinale. Le scansioni pesate in DP e T2 mostrano un’area di alterato segnale,<br />
iperintensa in DP e T2, che si estende per più segmenti, interessando la porzione anteriore<br />
e/o centrale del midollo spinale; sulle scansioni assiali risulta evidente l’interessamento della sostanza<br />
grigia oppure, quando l’infarto è più esteso, anche della sostanza bianca.<br />
• Somministrazione di mezzo di contrasto. La presa di contrasto è di maggiore entità a livello<br />
della sostanza grigia, e può persistere per diversi mesi.<br />
• Diagnosi differenziale. Comprende le fistole artero-venose durali, la mielite transversa, le<br />
malattie demielinizzanti, tumori, lesioni infiammatorie; porre la corretta diagnosi richiede<br />
una attenta valutazione del quadro clinico (modalità di esordio, precedenti anamnestici,<br />
evoluzione).<br />
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