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Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro

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4. Traumi<br />

della giunzione<br />

toraco-lombare<br />

5. Traumi del<br />

rachide lombare<br />

42 • <strong>Diagnostica</strong> <strong>morfologica</strong>: <strong>Neuroradiologia</strong><br />

Le fratture e le lussazioni vertebrali sono frequenti, anche a causa della parziale sagittalizzazione<br />

delle faccette articolari, che permette la fisiologica mobilità in flessione ed estensione.<br />

Fratture-schiacciamento semplici<br />

Sono provocate con un meccanismo di compressione e flessione; il bordo anteriore vertebrale è fratturato,<br />

ma senza spostamento del muro vertebrale posteriore nel canale vertebrale.<br />

L’arco posteriore ed i legamenti sono preservati.<br />

• Radiologia convenzionale. Evidenzia lo schiacciamento anteriore del corpo vertebrale.<br />

• Tomografia computerizzata. Mostra la frattura del corpo vertebrale, che ha un andamento<br />

semilunare, con lieve spostamento anteriore dei frammenti ossei.<br />

• Risonanza magnetica. Il corpo vertebrale assume, sulle scansioni sagittali, un aspetto<br />

triangolare; si osserva interruzione del segnale ipointenso della corticale ossea a livello del<br />

margine anteriore del corpo vertebrale.<br />

Fratture da scoppio<br />

Sono provocate dall’azione combinata di un meccanismo di compressione e flessione e sono caratterizzate<br />

da spostamento del muro vertebrale posteriore nel canale spinale. I pazienti presentano<br />

quasi costantemente deficit neurologici.<br />

Si accompagnano spesso fratture dell’arco posteriore (massicci articolari, lamine vertebrali), che<br />

causano instabilità, con possibilità di scivolamento anteriore o laterale dei frammenti del corpo vertebrale.<br />

• Radiologia convenzionale. Il corpo vertebrale assume un aspetto triangolare e, tipicamente,<br />

si osserva un aumento della distanza interpeduncolare.<br />

• Tomografia computerizzata. Permette di studiare il corpo vertebrale interessato, l’arco posteriore,<br />

la posizione del muro vertebrale posteriore, l’eventuale sublussazione vertebrale.<br />

• Risonanza magnetica. Ha un ruolo fondamentale nella evidenziazione e nello studio delle<br />

compressioni sulla dura madre, sul midollo spinale (possibili contusioni midollari) e sulle radici<br />

nervose.<br />

Fratture-strappamento<br />

Sono dovute a un meccanismo di iperflessione, e sono caratterizzate da linee di frattura che passano<br />

per le apofisi spinose, i peduncoli e arrivano ai corpi vertebrali (“strappamento” dell’arco posteriore).<br />

Può verificarsi la rottura del legamento longitudinale posteriore.<br />

Altra possibilità è il verificarsi di lussazione delle faccette articolari con la faccetta articolare inferiore<br />

situata al davanti della faccetta articolare superiore, lesione che è causa di instabilità vertebrale.<br />

• Radiologia convenzionale. È utile alla formulazione di un primo bilancio, specie relativamente<br />

all’entità della lussazione vertebrale.<br />

• Tomografia computerizzata. Consente di valutare lo stato del canale spinale e degli archi<br />

posteriori, ivi compresa la situazione anatomica delle faccette articolari.<br />

• Risonanza magnetica. Come già detto, permette lo studio più accurato possibile del midollo<br />

spinale, e delle radici nervose.<br />

Fratture e lussazioni sono meno frequenti che a livello della giunzione toraco-lombare.<br />

Una delle lesioni più frequenti a questo livello è la spondilolisi traumatica con spondilolistesi, già<br />

trattata nel capitolo dedicato alla malattie degenerative.<br />

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