Diagnostica morfologica: Neuroradiologia - Centauro
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1. Tomografia<br />
computerizzata<br />
2. Risonanza<br />
magnetica<br />
A • Finalità dell’accertamento<br />
II - NEOPLASIE CEREBRALI<br />
Le principali finalità dello studio neuroradiologico dei processi neoplastici sono:<br />
– evidenziare la lesione, attraverso l’alterazione densitometrica (alla TC) e di segnale (alla<br />
RM) da essa causata, differenziandola da altre lesioni che possono causare alterazioni simili,<br />
infarti cerebrali acuti in primis;<br />
– localizzare la lesione (intra o extra-assiale, sovra o sottotentoriale) e definirne con la maggiore<br />
precisione possibile limiti e rapporti, anche grazie alla somministrazione di mezzo<br />
di contrasto;<br />
– valutare l’effetto massa e le conseguenze sulle strutture cerebrali (compressioni, dislocazioni,<br />
ernie);<br />
– valutarne le caratteristiche (necrosi, calcificazioni, edema perilesionale, emorragie, rottura<br />
della barriera emato-encefalica);<br />
– dare indicazioni relative alla possibile natura istologica e al grado di aggressività;<br />
– definirne, in ottica prechirurgica, la vascolarizzazione e i rapporti con vasi arteriosi e venosi;<br />
tale valutazione è di particolare importanza nel caso dei meningiomi, dove è necessario<br />
valutare il contributo specifico dei singoli assi arteriosi (eventuale embolizzazione<br />
preoperatoria), le eventuali infiltrazioni e trombosi dei seni venosi e l’inglobamento di<br />
importanti vasi arteriosi.<br />
B • Semeiotica elementare<br />
Le neoplasie sono, di norma, ipodense. Alcune neoplasie (linfomi, medulloblastomi) sono<br />
iperdensi a causa di una alta cellularità, con elementi cellulari caratterizzati da grande nucleo<br />
e scarso citoplasma; l’iperdensità può anche essere correlata alla presenza di microcalcificazioni.<br />
Le aree cistico-necrotiche sono caratterizzate da ipodensità, più marcata di quella liquorale.<br />
Le emorragie intra-assiali appaiono come aree iperdense, pressoché immediatamente dopo<br />
l’episodio emorragico, la cui densità va progressivamente diminuendo con il passare del tempo<br />
fino a diventare isodense a 20 giorni-1 mese di distanza e, successivamente, ipodense.<br />
Le calcificazioni sono iperdense, con densità simile a quella ossea.<br />
L’edema perilesionale appare come una ipodensità più o meno tenue, che interessa la sostanza<br />
bianca perilesionale, e che tende ad estendersi lungo i tratti della sostanza bianca (digitazioni).<br />
La presa di contrasto deve essere valutata comparando immagini acquisite sulle medesime<br />
coordinate spaziali prima e dopo la somministrazione di contrasto, fotografate con i medesimi<br />
valori di livello e finestra e può essere assente, lieve, moderata, marcata; è anche importante valutarne<br />
l’uniformità (omogenea o disomogenea).<br />
L’evidenziazione di aree di erosione ossea (osteolisi) e di aumento dello spessore osseo (iperostosi)<br />
è di fondamentale importanza, in presenza di una neoplasia extra-assiale, in quanto tipiche<br />
dei meningiomi.<br />
Importante è anche l’esistenza di impronte sulla teca cranica interna dovute a lesioni di origine<br />
congenita o a lento accrescimento (cisti aracnoidee).<br />
L’effetto massa deve essere valutato sulla base della compressione e dell’eventuale spostamento<br />
oltre la linea mediana delle strutture ventricolari e dell’obliterazione dei solchi corticali.<br />
La diagnosi differenziale tra lesione intra-assiale e lesione extra-assiale è molto più agevole<br />
in RM: la neoplasia intra-assiale è circondata in tutte le scansioni da tessuto cerebrale, quindi<br />
la tomografia computerizzata può essere sufficiente. Se invece la neoformazione è superficiale,<br />
per una corretta valutazione è imprescindibile la RM.<br />
La maggior parte dei tumori sono iso-ipointensi in T1 ed iperintensi in DP e T2. Una iperintensità<br />
in T1, d’altronde, può essere causata esclusivamente dal grasso (lipomi) e da sostanze<br />
paramagnetiche, quali melanina (metastasi da melanoma) e prodotti di degradazione dell’emoglobina<br />
(individuazione di emorragie intratumorali anche non recenti).<br />
I tumori ad elevata cellularità (medulloblastomi, linfomi) sono caratterizzati da una tendenza<br />
all’iperintensità in DP; i meningiomi tendono invece all’isointensità in tutte le sequenze, e<br />
– se di piccole dimensioni – possono essere misconosciuti all’esame di base.<br />
Parte Quinta • Procedimenti diagnostici nella patologia neurochirurgica