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famiglie tacciano per paura, il fenomeno non è noto in Argentina. -Ci devo pensare, questo ti posso dire ora, fatti vivo tra qualche tempo. -Sono coinvolti molti italiani e potrei parlare con qualcuno di loro. -Per carità, lascia stare, abbiamo ben altri problemi! Oggi è del nostro terrorismo che ci dobbiamo preoccupare! Ragazzo, lasciati consigliare, non fissarti su una sola idea, allarga i tuoi orizzonti. In noreni peripe, in noreni cora Mi riproposi dopo un paio di mesi. -Professore, ci siamo! Partiamo da un presupposto, vediamo se lei è d’accordo con me. -Sentiamo! -Tutte le dittature hanno una caratteristica comune, violenza e propaganda, terrore nelle strade e sorrisi in televisione, mi segue? -Vai avanti. -La storia ci dice che il rapporto è favorevole alla violenza, tanta violenza e poca propaganda, diciamo ottanta per cento e venti per cento? -Diciamo settanta e trenta. -Diciamolo pure, in Argentina questo rapporto si è rovesciato, ottanta per cento propaganda, venti per cento violenza. -Con questo? -Quello argentino è stato un colpo di stato silente, ha coinvolto la società civile e militare, e una volta instauratosi, ha posto in essere un controllo sociale e mediatico senza precedenti, usando la forza solo in caso di estrema necessità, cosa ne dice? -Dico quello che ho detto prima, vediamo dove vuoi arrivare. -Popolo argentino, va tutto bene, stiamo costruendo magnifiche opere, i capitali stranieri arrivano a fiumi, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è la pace sociale, poca delinquenza nelle strade, in altre parole si nascondono i fatti sgraditi, si sminuiscono gli scandali,
si depista l’attenzione dai veri problemi. -Sto perdendo la pazienza! -La propaganda, professore, l’esperienza argentina ci dice, ed è qui la tesi, che il potere si può conquistare con il possesso dei mezzi di comunicazione e d’informazione! Conta di più la propaganda che si riesce a fare con la televisione, con la radio, con i giornali e con tutto quanto fa spettacolo, che le idee politiche, economiche e sociali. Consideri gli ultimi campionati mondiali di calcio, la dittatura su di essi ha costruito la sua immagine internazionale, con un paese allo sbando sono state spese montagne di denaro, senza nessuna preoccupazione di un ritorno d’investimento. Ci vogliamo chiedere il perché? -Se ti fa piacere! -L’intenzione non era rientrare nelle spese, bensì dimostrare che il paese era lanciato verso il futuro, nuovi aeroporti, nuovi stadi, un popolo entusiasta. Sono state messe in atto timide e controllate aperture, alla stampa è stata tolta in parte la censura, il popolo si è lasciato andare a una gioia sconosciuta da tempo. Conta di più l’immagine del contenuto, se ritornasse Marx non direbbe che la storia dell’umanità è la storia per il possesso dei mezzi di produzione e che il capitalismo avrebbe creato il quarto stato. -Cosa direbbe? -Si accorgerebbe che c’è un altro mezzo che prevale su tutto e su tutti, conquistatelo e sarete i padroni del mondo! -La tua tesi è ardita, con quali elementi storici la supporteresti? -Da Omero in avanti le guerre sono state dichiarate e vinte con gli stratagemmi mediatici. Chi ha creduto che Elena, la più bella donna del mondo, fosse fuggita con Paride mandando su tutte le furie Menelao? Non c’entrava il controllo dello stretto dei Dardanelli? -Negli altri duemila anni? -La propaganda ha avuto un ruolo primario nella storia dell’umanità ed è stata usata come un’arma. Prima del quattrocento l’unica fonte di cultura e d’informazione erano i libri, scritti a mano, pezzi unici, posseduti da pochi, chiusi nei monasteri e dentro le corti. A quel tempo, anzi, fino a quel tempo, le armi erano
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-E tu da che parte stai? Quante vol
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Prologo, due donne dalla parte sbag
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gesto inutile. Uno dei due uomini l
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tutti i mercati della costa. Per lu
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un contatto superiore a qualsiasi a
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anche quella di mio padre era vedov
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fare brutta figura con i miei amici
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agazzo di colore. La nostra compagn
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Se un’azienda aveva scelto lei in
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nostre pratiche durante l’interva
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Venti giorni di Carla e di me J’e
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La più alta delle due disse di chi
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Il tempo passava, il caldo si mante
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nostri, con altri rimanemmo amici e
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nostri corpi erano stretti l’uno
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In genere mi era scomodo camminare
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eggevo benissimo, respirava forte,
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Come la sera prima, i baci furono d
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scorsi ho passato un brutto periodo
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Io e te che facemmo invidia al mond
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aveva bisogno. Rimanevamo nudi per
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più. Arrivò il tramonto. D’inve
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Fine dell'estate Li lasciai che era
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non come stagione meteorologica, ma
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L’amica incompresa fu ricoverata
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pomeriggio, passavano il tempo a di
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spedirla, non nella solita buca del
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televisione, mia madre andava a let
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successivo. “Una firma su una let
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continuavo ad andare a scuola, ques
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Mi trovavo bene con tutti, le estat
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I miei programmi non utilizzavano m
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Il venerdì sera partivo per il mar
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Vidi un cartello con scritto Furore
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dal dolce pendio verso levante, a t
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accomando un cenno ben visibile, ch
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Milano-Buenos Aires, sola andata di
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se la città gli fosse estranea. -C
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curioso. Il consiglio di fabbrica a
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la sera va al bar e la domenica a c
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sapeva più lui di me, si era ben i
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La mia era una famiglia di gente ch
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Ritorna la voglia di vivere a un’
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Ritornò a giocare. Fu con Loretta
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“Perbacco, questo paese è più a
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Le risposi che non ero un tipo curi
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Mi svegliai in modo naturale. Dalle
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Quando il padre ridiscese dal suo s
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Pausa, nessuna interruzione da part
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primo momento, così come io rimasi
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Carla sollecitava il padre, le mie
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Fu così che io e Mister Solaro, al
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andava a parlare con qualcuno fermo
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Donna Olga in Italia non c’era ma
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problemi economici non ne avevano,
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ce l’ha, quando si ama, lo mette
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“E' mia moglie, me la merito, se
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nostri abiti da viaggio e aiutò mi
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Lei non c’era mai stata, ma fin d
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Sei anni d'amore Sarò ancora tuo s
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Ci alzavamo e facevamo un bagno tur
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I miei virtuali colleghi erano tutt
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erano davvero tante. Le modifiche r
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Mi convinsi che in quel caso si fos
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“La normalità è il rapporto tra
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Il sabato e la domenica li trascorr
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ighe, mai un atteggiamento nervoso,
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tratteneva a Ciutad del Este, dove
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Il colpo di stato silente De pie ca
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stato meglio?” Le riunioni in man
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Page 211 and 212: precipitare i prigionieri ancora vi
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