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eggevo benissimo, respirava forte, sentivo <strong>il</strong> suo cuore che batteva a<br />

cento pulsazioni al m<strong>in</strong>uto. Una ragazza sopra di me era una novità,<br />

una sensazione piacevole, la abbracciai e la str<strong>in</strong>si.<br />

-Forte, str<strong>in</strong>gimi forte.<br />

Le si scomposero i capelli, una ciocca cadde sul mio viso.<br />

Quell’immag<strong>in</strong>e sarebbe stata diffic<strong>il</strong>e da dimenticare.<br />

Le accarezzavo la schiena, i fianchi, sentivo i suoi seni contro <strong>il</strong><br />

mio petto. Si alzò, si sedette sul mio basso ventre. Il viso si era<br />

arrossato, respirava a bocca a<strong>per</strong>ta, le mani premevano contro <strong>il</strong> mio<br />

petto, le piccole unghie lo pungevano, <strong>il</strong> bac<strong>in</strong>o si muoveva <strong>in</strong> senso<br />

rotatorio.<br />

Ci guardammo negli occhi e quell’espressione non sarebbe svanita<br />

nel tempo.<br />

Affondò le unghie nella mia carne. Emise un urlo che tentò di<br />

soffocare, si buttò su di me, i suoi capelli coprivano tutto <strong>il</strong> mio viso.<br />

Disse qualcosa che non capii, parte <strong>in</strong> <strong>in</strong>glese e parte <strong>in</strong> spagnolo.<br />

Quel momento sarebbe stato <strong>in</strong>deleb<strong>il</strong>e nella mia memoria, <strong>il</strong><br />

vento faceva ondeggiare gli alberi, <strong>il</strong> cielo era azzurro, <strong>il</strong> profumo<br />

dell’aria era <strong>il</strong> suo.<br />

Quanto tempo rimanemmo <strong>in</strong> quella posizione?<br />

Lei sopra di me ritornava alla normalità del respiro e del battito<br />

del cuore, le sue membra si r<strong>il</strong>assavano.<br />

Si girò su di un fianco, io mi appoggiai a mo’ di cucchiaio.<br />

Cercai di tenermi a debita distanza con la parte <strong>in</strong>feriore del<br />

corpo, fu lei ad avvic<strong>in</strong>arsi <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e. Con un braccio<br />

all’<strong>in</strong>dietro sul mio bac<strong>in</strong>o mi costr<strong>in</strong>geva al contatto.<br />

Quei momenti non li avrei dimenticati.<br />

Carla si assopì. Ero felice. La giornata era lunga.<br />

Felice di vivere tra le cose più belle<br />

In quella posizione ci colsero S<strong>il</strong>vio e Bea. Ci aspettavano gli<br />

allenamenti.<br />

Cercai di str<strong>in</strong>germi di più a Carla che <strong>in</strong>sisteva nel torpore.

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