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più.<br />

Arrivò <strong>il</strong> tramonto. D’<strong>in</strong>verno <strong>il</strong> sole tramontava sul mare ed era<br />

uno spettacolo bellissimo. D’estate tramontava dietro le montagne<br />

del pr<strong>in</strong>cipato e non aveva alcun fasc<strong>in</strong>o.<br />

Nell’attesa della cena, passeggiammo <strong>per</strong> <strong>il</strong> lungomare, forzando i<br />

nostri dialoghi. Carla voleva sa<strong>per</strong>e cos'avrei fatto della mia vita.<br />

-Tornerò <strong>in</strong> città, sarà fac<strong>il</strong>e trovare lavoro.<br />

Mentivo, sapendo di mentire, avrei fatto l’opposto. In città non<br />

avevo <strong>in</strong>tenzione di tornare, la sofferenza non sarebbe passata,<br />

l’unico luogo dove elaborare <strong>il</strong> distacco sarebbe stato lì, ciò che<br />

avevo detto <strong>il</strong> primo giorno era vero, vedevo tutto <strong>in</strong> modo diverso,<br />

l’unica terapia era quella, soffrire negli stessi luoghi, con le <strong>per</strong>sone<br />

che ci avevano visto felici.<br />

Pur non sollecitata da alcuna mia domanda, mi disse che lei gli<br />

studi doveva ancora f<strong>in</strong>irli, le rimaneva un anno al diploma, di<br />

lavorare non aveva necessità, <strong>il</strong> futuro l'avrebbe scelto senza<br />

condizionamenti.<br />

La cena si limitò a un’<strong>in</strong>salata e un gelato, lo stomaco non accettò<br />

altro.<br />

In spiaggia <strong>per</strong> l’ultima volta restammo un’ora, <strong>il</strong> treno partiva a<br />

mezzanotte.<br />

Gli avvenimenti che seguirono nelle ore successive si svolsero alla<br />

velocità della luce.<br />

“O forse è stata la mia mente che con <strong>il</strong> passare del tempo li ha<br />

rielaborati <strong>in</strong> quel modo”.<br />

Prendemmo <strong>il</strong> f<strong>il</strong>obus, l’automob<strong>il</strong>e l’avevano già portata a casa,<br />

Bea avrebbe accompagnato Carla all’aeroporto con <strong>il</strong> treno, meglio<br />

che i suoi parenti non vedessero noi ragazzi.<br />

Il treno era già pronto al b<strong>in</strong>ario, salimmo tutti, scegliemmo uno<br />

scompartimento centrale vuoto.<br />

Presi le mani di Carla e gliele baciai bagnandole di pianto.<br />

Pensai di fare un tratto di viaggio con loro <strong>per</strong> recu<strong>per</strong>are mia<br />

nonna, sarei rimasto qualche m<strong>in</strong>uto <strong>in</strong> più con lei.<br />

All’improvviso S<strong>il</strong>vio mi prese <strong>per</strong> le spalle, mi sp<strong>in</strong>se <strong>per</strong> <strong>il</strong><br />

corridoio, giù dal treno, nel sottopassaggio, m’impedì di voltarmi.

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