la sicilia dalle infinite perle 2 - Baha'i Milano
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nei modi e impeccabile nel vestire. Un bel gentiluomo<br />
dall’aria aristocratica e dal forte carisma personale. Par<strong>la</strong>va<br />
pacatamente, come chi ha raggiunto una serenità interiore.<br />
Credeva profondamente in un possibile miglioramento<br />
dell’umanità e nel<strong>la</strong> possibilità dell’uomo, con l’aiuto di Dio<br />
di poter contribuire a tale miglioramento. Una fede candida<br />
e profonda lo sosteneva in ogni momento. Aveva acquisito<br />
pienamente, nel<strong>la</strong> lunga vita così ricca d’incontri e di viaggi,<br />
quello che si potrebbe definire ‘senso del mondo’. Ogni<br />
paese del mondo era il suo paese”.<br />
Maria Felicia, un’altra nipote d’Ugo Giachery126 ricorda<br />
gli zii, Ugo ed Angeline, come una “coppia partico<strong>la</strong>rmente<br />
affiatata”. “C’era tra loro” – lei rammenta in maniera molto<br />
acuta - “un’intensa unione affettiva; un amore, ed un<br />
rispetto, che nello zio si trasformavano, addirittura, in<br />
ossequio reverenziale”. Maria Felicia serba, inoltre, memoria<br />
di quanto Angeline fosse puntigliosa nel<strong>la</strong> vita e di come il<br />
marito le fosse sempre affianco. “Lo zio si prodigava, in ogni<br />
maniera, di darle gioia e serenità. Appianava tutto in<br />
maniera tale che non avesse di che soffrire”.<br />
Anche gli amici ricordano questo partico<strong>la</strong>re aspetto del<br />
carattere d’Ugo Giachery. Ricordano, ad esempio, quando lui<br />
faceva di tutto perché <strong>la</strong> moglie non trovasse, nelle camere<br />
d’albergo, il crocefisso di Gesù. Era questa, infatti,<br />
un’immagine che <strong>la</strong> faceva tanto soffrire, perché<br />
s’immedesimava, in maniera molto profonda, in quello che<br />
era stato il sacrificio del<strong>la</strong> passione e del<strong>la</strong> morte di Cristo,<br />
sul<strong>la</strong> croce. Maria Felicia ricorda pure <strong>la</strong> maniera molto<br />
discreta, fuori da ogni possibile sentore di proselitismo, con<br />
<strong>la</strong> quale lo zio parlò, in famiglia, del<strong>la</strong> sua scelta di Fede. A<br />
tutti disse di essere impegnato in un progetto internazionale<br />
che avrebbe pian piano trasformato, in maniera radicale e<br />
profonda, le coscienze dell’umanità. Lui era convinto di