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la sicilia dalle infinite perle 2 - Baha'i Milano

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dello studente americano. Qualche tempo dopo Gerry fu<br />

invitato, da un impiegato del Conso<strong>la</strong>to americano, a firmare<br />

una dichiarazione in cui diceva di “non essere interessato ai<br />

<strong>sicilia</strong>ni”. Si trattò, in realtà, di una procedura, alquanto<br />

anoma<strong>la</strong>, che andava, di sicuro, ricollegata al<strong>la</strong> campagna di<br />

repressione anticomunista sostenuta133 a livello mondiale<br />

dal senatore statunitense McCarthy. Al<strong>la</strong> richiesta del<br />

funzionario del Conso<strong>la</strong>to americano, il giovane Gerry si<br />

mostrò molto sorpreso. Dichiarò che il popolo <strong>sicilia</strong>no gli<br />

interessava sì, ma senza secondi fini e che lui, in ogni caso,<br />

non era assolutamente interessato all’attività politica. Al di là<br />

di quest’episodio, i rapporti di Gerry Bagley con gli uffici<br />

burocratici ed amministrativi degli Stati Uniti d’America,<br />

nel<strong>la</strong> città di Palermo, furono sempre molto cordiali e buoni.<br />

Fu dietro all’intervento di un suo amico, il quale ricopriva un<br />

incarico di responsabilità in un dipartimento governativo<br />

americano, che nel 1955 Emma Mandell Rice poté ritornare<br />

in Italia: questa volta a Palermo e non più a Taormina.<br />

La Palermo del “boom economico”<br />

La signora Mirel<strong>la</strong> Par<strong>la</strong>to, una testimone di quegli anni<br />

(che coincidono con <strong>la</strong> fase dell’avvio del processo<br />

economico che portò l’Italia a diventare uno dei Paesi più<br />

industrializzati al Mondo) riferisce che dopo <strong>la</strong> tragedia del<br />

secondo conflitto mondiale, <strong>la</strong> Palermo degli anni ’50-’60 “si<br />

risollevava e tornava a vivere. La Via Libertà, dove <strong>la</strong> ‘gente<br />

bene’ andava a passeggio, faceva sfoggio del<strong>la</strong> sua eleganza<br />

urbanistica: era tutto un susseguirsi di stupende ville Liberty,<br />

percorsa da numerose carrozze. Il palermitano medio era<br />

ancora ma<strong>la</strong>to di ‘borbonismo’: si mostrava poco<br />

democratico, s’iso<strong>la</strong>va dal<strong>la</strong> massa e non accennava neanche<br />

una paro<strong>la</strong> in dialetto, perché non era fine. Lo stesso<br />

palermitano medio non partecipava al ‘festino’ di santa<br />

Rosalia: perché – come diceva - era ‘roba del popolino’.

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