la sicilia dalle infinite perle 2 - Baha'i Milano
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vi si recò spesso a pregare “accompagnato da un amico<br />
dentista persiano. (…) La memoria del<strong>la</strong> moglie scomparsa<br />
era così viva nel<strong>la</strong> residenza monegasca dello zio, che<br />
accanto al<strong>la</strong> sua fotografia si trovavano lettere che il marito<br />
vi deponeva ogni anno nel<strong>la</strong> ricorrenza di San Valentino”.<br />
I nove anni successivi al decesso del<strong>la</strong> moglie, Ugo<br />
Giachery li trascorse in concreto da solo, ricevendo quando<br />
poteva gruppi d’amici che provenivano, perlopiù, dal<strong>la</strong><br />
Norvegia, dal<strong>la</strong> Svizzera, dal Belgio e dall’Australia. Restò<br />
sempre in contatto con l’Italia attraverso i membri del<br />
Consiglio Ausiliario Mario Piarulli, Marzio Zambello e<br />
Uccio Saverino e per mezzo di Marco Kappenberger.<br />
Nonostante gli acciacchi fisici, “con dolori in tutto il corpo e<br />
specialmente nelle mani” che non gli permettevano, lui<br />
diceva, “di scrivere a lungo” 130 e che lo facevano sentire<br />
“sempre molto stanco”, non interruppe mai <strong>la</strong> sua attività di<br />
Mano del<strong>la</strong> Causa di Dio. E quando, con i ricordi, tornava a<br />
pensare al<strong>la</strong> sua amata Sicilia si commuoveva, così come<br />
quando scrisse un’ultima lettera al suo amico medico<br />
<strong>sicilia</strong>no, Uccio Saverino: “Adesso Palermo, tutta <strong>la</strong> Sicilia e<br />
l’intera Italia trovansi in uno stato di sfacelo che non mi fa<br />
prevedere nul<strong>la</strong> di buono. Soltanto <strong>la</strong> nostra Fede, se vissuta<br />
nell’osservanza più che severa di tutti i canoni di una vita<br />
casta e pura, scevra da ogni forma d’ambizione, potrà<br />
risanare tutti i mali, le nequizie, le piaghe che straziano e<br />
<strong>la</strong>cerano <strong>la</strong> compagine e l’unità del nostro moribondo<br />
paese”.<br />
Il 6 luglio 1989, quindici mesi dopo l’invio di questa lettera,<br />
<strong>la</strong> Mano del<strong>la</strong> Causa di Dio, Ugo Giachery si spense nelle<br />
isole Samoa Occidentali, dove si era recato, con molta gioia,<br />
al<strong>la</strong> veneranda età di novantatre anni, per rendere omaggio al<br />
sovrano di quelle isole, Malietoa Tanumafili II. A questo<br />
sovrano, suo amico personale, che il 27 ottobre 1967 aveva<br />
accettato <strong>la</strong> Fede di Bahá’u’lláh al<strong>la</strong> presenza d’Ugo