la sicilia dalle infinite perle 2 - Baha'i Milano
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questo lungo viaggio “Abdu’l-Bahá era tornato ad<br />
Alessandria d’Egitto ove si era fermato per riprendersi <strong>dalle</strong><br />
fatiche di questo prolungato giro attraverso le capitali<br />
europee e nell’attesa di ripartire per il nord dell’America.<br />
Un vivido passato impresso nel<strong>la</strong> memoria e nei ricordi.<br />
La prima volta che ‘Abdu’l-Bahá vide il porto<br />
d’Alessandria d’Egitto, fu il 26 d’agosto 1868. A quel tempo<br />
Egli aveva solo ventiquattro anni. Da poco era stato<br />
ingiustamente trasferito dal Governo Turco-Ottomano,<br />
insieme al<strong>la</strong> Sua famiglia ed al Suo illustre padre,<br />
Bahá’u’lláh16 dal<strong>la</strong> città turca d’Edirne17 a ‘Akka18.<br />
Al<strong>la</strong> fine dell’Ottocento il porto d’Alessandria d’Egitto<br />
presentava molteplici difficoltà d’approdo per i battelli a<br />
vapore che, in quel momento, raggiungevano <strong>la</strong> forza,<br />
davvero straordinaria per quell’epoca, di 400 cavalli vapore.<br />
Al momento non si conosce il nome esatto dell’imbarcazione<br />
che eseguì quest’augusto trasferimento di un Messaggero di<br />
Dio, di Bahá’u’lláh e delle persone che componevano <strong>la</strong> Sua<br />
famiglia, tra cui ‘Abdu’l-Bahá. Si sa solo che si trattava di<br />
una nave del Lloyd Austriaco. Per questo motivo non è da<br />
escludere che questo battello - così come facevano <strong>la</strong> gran<br />
parte delle imbarcazioni di questa Compagnia marittima- sia<br />
partito da Trieste per poi fare scalo a Brindisi e quindi toccare<br />
alcuni porti del Mare Egeo. Tra questi porti c’era anche<br />
Gallipoli da dove quel<strong>la</strong> nave partì il 21 agosto 1868 con il<br />
suo illustre carico di una Manifestazione di Dio19 e del<strong>la</strong><br />
Sua famiglia. Dai diari di bordo del Lloyd Austriaco risulta<br />
che queste navi che facevano rotta lungo il Mediterraneo al<strong>la</strong><br />
fine dell’Ottocento trasportavano, molto spesso, un numero<br />
molto elevato e sopra dimensionato di persone. Talvolta si<br />
contavano, addirittura, fino a duemi<strong>la</strong> passeggeri per ogni<br />
imbarcazione. I viaggiatori che venivano imbarcati a<br />
Costantinopoli erano, perlopiù, bulgari e circassi