Dorando Pietri tra mito e realtà - Carpidiem

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34 Dalla porta donde è entrato ieri barcollando, ecco ora arrivare preceduto da una bandiera italiana ondeggiante alla brezza del vento Durando Pietri, vestito dei suoi abiti borghesi, fermo, alacre, disinvolto, allegro. Egli fa un mezzo giro dello stadio fino alla tribuna reale in mezzo ad un vero uragano di applausi. E’ un coro assordante di acclamazioni e di Evviva Durando!
“[...] La giornata è magnifica. Si attende la regina Alessandra per la distribuzione dei premi. Resta stabilito che prima vengono distribuiti i premi a tutti i vincitori, e poi da ultimo sarà chiamato Pietri Durando che salirà sul palco reale da solo per ricevere la coppa della regina...tutti si disputano il nostro bravo corridore. Tutti lo vorrebbero portar via. ..Quando viene la volta della marcia reale, vedo laggiù in fondo nei posti da sei pences un grande sventolio di bandiere tricolori. E’ la parte più umile della colonia italiana di Londra che è venuta a festeggiare Durando... Alle cinque precise la musica intona di nuovo la marcia reale. Là in fondo in faccia alla tribuna reale sotto la quale mi trovo, vedo sventolare con più entusiasmo il tricolore. Che è?... E’ un coro assordante di acclamazioni e di Evviva Durando! Arrivato alla tribuna egli si presenta con disinvolta semplicità alla regina Alessandra che gli porge una magnifica e artistica Coppa dorata alta 35 centimetri. A questo punto avvenne una dimostrazione indimenticabile veramente. [Da] Tutte le tribune dietro a quella reale occupate da un pubblico aristocratico, si applaude con entusiasmo. Nelle altre tribune tutti sono in piedi: le bande suonano. E’ un momento di infinita, di grande commozione. Anche Durando che pure si è dimostrato così spigliato, ora appare confuso...Questi ben presto domata l’emozione, col sorriso sulle labbra fa un altro mezzo giro dello stadio, mentre gli applausi raddoppiano poi scompare in fondo, attratto, accerchiato, soffocato, nascosto portato via da quelle migliaia di banderuole tricolore, che si agitavano confusamente. Non si ode che un grido solo, ripercosso da migliaia di petti: Durando Pietri! Durando Pietri!...” Immagini e testo tratti dalla stampa sportiva dell’epoca. Riproduzione del Diploma originsale conservato dalla pronipote Rosanna Dimitri. 35
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