Dorando Pietri tra mito e realtà - Carpidiem
Dorando Pietri tra mito e realtà - Carpidiem
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La mos<strong>tra</strong> “<strong>Dorando</strong> <strong>Pietri</strong> <strong>tra</strong> <strong>mito</strong> e <strong>realtà</strong>” non è solo l’occasione per celebrare il<br />
centenario della leggendaria Maratona di Londra, ma è anche una s<strong>tra</strong>ordinaria occasione<br />
per conoscere un personaggio ed il suo tempo.<br />
Grazie al ricco materiale fotografi co e ai documenti si può seguire la parabola della<br />
vita di <strong>Dorando</strong>: dalle povere origini nella vicina campagna alle capitali del mondo;<br />
dai trionfi sportivi alle fallimentari avventure imprenditoriali. Si viene così in contatto<br />
con la storia eccezionale di un uomo, ma anche con quella della sua famiglia, della<br />
sua comunità e della sua e nos<strong>tra</strong> città.<br />
Sullo sfondo della vicenda c’è una Carpi di inizio ‘900, una città che cambia man<br />
mano la propria identità, con l’abbattimento delle mura, la conversione industriale,<br />
una città e si proietta nel futuro con poche certezze sia sociali che economiche. Povertà<br />
e migrazione, fenomeni che hanno interessato in modo signifi cativo anche il<br />
nostro territorio, at<strong>tra</strong>versano il percorso della mos<strong>tra</strong>, intersecandosi più volte con il<br />
cammino di <strong>Dorando</strong>: sono gli italiani stessi, emigrati all’estero, i primi sostenitori del<br />
grande maratoneta carpigiano, simbolo di riscatto sociale e nazionale, ma sono anche<br />
<strong>Dorando</strong> ed il fratello Ulpiano emigranti, alla ricerca di un professionismo sportivo che<br />
l’Italia al tempo non concedeva.<br />
La mos<strong>tra</strong> ci permette infi ne di conoscere le diverse facce della persona: fi gura pubblica,<br />
personaggio moderno, attento alla comunicazione ed all’immagine, poi imprenditore<br />
ambizioso e sfortunato.<br />
Ciò che ne scaturisce è il ri<strong>tra</strong>tto di un uomo, che lo sport e la sua epica hanno fatto<br />
<strong>mito</strong>, ma che uomo rimane, con le sue debolezze, i suoi errori ed i suoi sogni.<br />
L’assessore alle Politiche Culturali<br />
Alberto Bellelli