Dorando Pietri tra mito e realtà - Carpidiem
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Il Grand’Hotel <strong>Dorando</strong> a Carpi<br />
Dagli uomini che passano alle cose che restano<br />
L’undici luglio del 1921, in occasione dell’apertura della<br />
nuova sede de Il Banco Carpigiano d’Agraria nello stabile<br />
già Grand’Hotel <strong>Dorando</strong>, Don Ettore Tirelli, nella Cronaca<br />
Carpigiana da lui redatta, annotava: “A metà circa del 1800<br />
una società svizzera [dopo aver rilevato lo stabile da<br />
Abramo Namias] vi apriva un grandioso esercizio di caffè ai<br />
giorni nostri ceduto al famoso corridore carpigiano <strong>Dorando</strong><br />
<strong>Pietri</strong>. Al <strong>Pietri</strong> devesi la <strong>tra</strong>sformazione artistica della facciata<br />
prospiciente via Berengario e del nuovo negozio<br />
degno di una grande città…” Il progetto della facciata, significativo<br />
esempio di Liberty locale, nonché la direzione dei<br />
lavori vennero affidati dal maratoneta all’architetto modenese<br />
Arturo Prati.<br />
Richiesta e Licenza edilizia relativa ai lavori di <strong>tra</strong>sformazione<br />
della facciata dell’Hotel <strong>Dorando</strong> su via Berengario -<br />
Riproduzione dagli originale conservati presso l’Archivio Nuovo<br />
dell’Archivio Storico del Comune di Carpi<br />
Viste su via Berengario prima degli interventi voluti dai <strong>Pietri</strong> per<br />
l’Hotel <strong>Dorando</strong><br />
Riproduzione dalle collezioni Cinzio Gasparini (foto in alto) e Don Ettore Tirelli<br />
(foto in basso) a cura del C.R.E.