Dorando Pietri tra mito e realtà - Carpidiem

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Anche tanti Carpigiani tra gli emigrati Italiani nelle Americhe
Le ragioni che indussero tanti carpigiani ad emigrare nelle Americhe già dall’ultimo ventennio dell’Ottocento,
sono desumibili dalle annotazioni dell’allora parroco di Cortile, don Antonio Forti, il quale, nella Cronaca parrocchiale,
al 26 aprile 1887, scriveva: “In questo dopopranzo sono partite da questa Parrocchia n. sette famiglie
composte di 49 individui dirette a S. Paolo nell’America col proposito di prendere domicilio stabile in
quelle lontane contrade allo scopo di migliorare condizione e di procurarsi col lavoro una più ragionata mercede.
Nel giorno precedente la partenza hanno voluto compiere una speciale funzione religiosa per invocare
su di esse la benedizione del cielo.”
Ancora, al 10 settembre 1888: "Di questi giorni sono partite pel Brasile nell'America Meridionale una ventina
di famiglie della Parrocchia, spinte colà dalla miseria in cerca di miglior fortuna..."
All’annotazione non segue l’elenco dei nomi per cui nulla si sa di preciso sull’identità di questi uomini e donne
le vicende dei quali sono andate irrimediabilmente perdute.
Famiglia di Michele Bonaretti, figlio di Giosafatte, con la moglie Sinforosa Magnani, che, assieme ai due figli Aurelio e ed Emore, emigrarono
da Cortile di Carpi in Brasile intorno al 1898 - ’ 99. Le due foto, scattate in Brasile a significativa distanza la prima dalla seconda, indirizzate
alla famiglia del fratello Giulio rimasto a Cortile, mostrano il progressivo e sensibilissimo allargamento della famiglia. I contatti si interruppero
con la morte di Giulio sopravvenuta nel 1937. Le due foto rinvenute nel cassetto dai nipoti hanno generato il bisogno di riallacciare i contatti
con quei parenti sconosciuti. Il rapporto ha potuto faticosamente riprendere intorno al 1973 dopo ricerca presso il Consolato Italia/Brasile.
Nessuno delle persone riprese nelle due foto ha mai fatto ritorno in Italia. Di Michele Bonaretti si sa che svolgeva la professione di taglialegna,
che divenne padre di 10 figli i quali a loro volta prolificarono. Da allora ad oggi si sono avvicendate 5 generazioni.
Riproduzioni dagli originali di proprietà della famiglia Bonaretti di Carpi.