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•• 10 MARTEDÌ 9 OTTOBRE 2012 VALLE DEL SAVIO NON C’È PACE per gli utenti dell’E45. La settimana appena trascorsa sono stati obbligati ad uscire allo svincolo di Verghereto nord, per urgenti lavori di rifacimento del manto stradale nella tratta Verghereto nord-Bagno di Romagna, col traffico che è stato deviato anche nel centro abitato del paese lungo la provinciale 138 Savio. Ieri e oggi l’Anas ha disposto l’ennesima chiusura della carreggiata nord dallo svincolo di Canili a quello di Verghereto (Ca’ Martini), per lavori di ‘rappezzo’ del manto stradale dal chilometro 162,800 al 168,200, con conseguente deviazione del traffico direzione Ravenna sul percorso alternativo della provinciale 137, nella fascia oraria 7.30-18. A seguito di quella deviazione, il traffico nord della E45 attraverserà anche gli abitati di Ville e di Verghereto. FRA LE TRATTE della E45 che presentano il tappeto stradale maggiormente dissestato vi è anche quella che attraversa il territorio comunale di Mercato Saraceno, che salvo qualche breve ‘intrusione’ da parte di altri comuni, è percorso dalla superstrada dai pressi dello svincolo di Montecastello-Montepetra a quello di Borello sud (e viceversa). In partico- VIABILITÀ Emergenze Uno dei percorsi più sconnessi è quello tra lo svincolo Montecastello-Montepetra fino a Borello sud, persino lungo il vertigionoso viadotto Proteste Queste continue deviazioni di traffico creano situazioni di pericolo e disagi lungo i percorsi alternativi che passano tra le case dei centri abitati lare lungo il viadotto, con piloni mozzafiato, che si trova all’altezza di Montecastello vi sono alcune buche che ogni volta che vengono rattoppate si riaprono poi in breve tempo (a volte anche dopo un solo giorno). Questi ‘crateri’ rappresentano un pericolo alla sicurezza alla circolazione, in specie se sfortunatamente venissero ‘centrate’ da motociclisti. E’ pertanto necessario un intervento strutturale in quei punti. Ma anche il lunghissimo viadotto Savio, che inizia dai pressi dello svincolo nord di Mercato Saraceno e arriva sino allo svincolo di Montegelli, presenta vari punti molto dissestati, con buche, dossi, solcature che necessitano di una urgente completa riasfaltatura di gran parte di quella tratta. gi. mo. QUANDO durante il mese di ottobre di oltre 500 anni fa anche un rampollo della famiglia Medici, signori di Firenze, veniva a Bagno di Romagna a fare le cure termali e a respirare aria buona. Lo documenta una lettera scritta il primo ottobre 1493, da Bagno (allora Santa Maria in Bagno), da Ludovico, precettore di Giuliano, nella quale comunica a Piero de’ Medici di essere giunti bene nel paese dell’Alto Savio. La lettera è inserita nelle pagine del libro ‘Lineamenti di una storia, Bagno di Romagna’ del compianto scrittore e storico Vero Stoppioni di Santa Sofia. Ludovico esordisce informando BAGNO OGGI L’ESCURSIONE NEL CRINALE PER I CERVI OGGI (alle 15) prenderà il via da Bagno l’escursione ‘quattro passi al bramito del cervo’, camminata che si snoderà nei boschi del crinale dell’Alto Savio. La passeggiata sarà lunga 4 chilometri e mezzo, per una durata di circa 3 ore. Il costo è di 3 euro. Info: ufficio Iat (0543/911046). Continua la via crucis degli automezzi sull’E45 Verghereto, anche oggi il traffico verso Ravenna deviato sulla provinciale 137 E45 Il manto stradale sconnesso è piuttosto pericoloso per il traffico STAGIONE CRITICA L’inverno si sta avvicinando e il ‘tappeto d’asfalto’ è sempre più dissestato VERGHERETO Rifiuti, compostiere per migliorare la raccolta IL COMUNE di Verghereto, in collaborazione con Hera, propone il miglioramento della raccolta differenziata attraverso la consegna di ‘compostiere ad uso familiare’ finalizzate alla raccolta ed al relativo riutilizzo del rifiuto organico. Nell’avviso il Comune dell’Alto Savio informa che l’utilizzo di compostiere comporta l’applicazione di uno sgravio nella tariffa, che viene riconosciuta in 5,16 euro per componente familiare l’anno, fatto salvo il limite del 70% della quota variabile della tariffa stessa. Chiunque fosse interessato all’iniziativa, che viene promossa nell’intento di sensibilizzare in maniera sempre maggiore e ancor più capillare la popolazione in materia ambientale, può richiedere la compostiera sottoscrivendo l’apposito modulo, che dovrà essere debitamente compilato e restituito entro il prossimo 5 novembre all’ufficio lavori pubblici del Comune di Verghereto (telefono 0543/902313; o con una mail (lavori pubblici@comune.verghereto.fc.it). BAGNO DI ROMAGNA LA STORIA La tradizione termale risale ai Medici OTTOBRE 1493 Giuliano, uno dei figli di Lorenzo il Magnifico ‘passò le acque’ a S. Maria Piero de’ Medici di “essere giunti a salvamento con buono tempo et assai buone vie. Al presente non ò da dire altro se non che Giuliano sta bene della persona et attendiamo con sollecitudine a fare quello che per noi siamo venuti qua”. Giuliano de’ Medici (1479-1516), ultimo dei figli di Lorenzo il Magnifico, inviato nel 1515 alla corte di Francesco I a Parigi si innamorò di Filiberta di Savoia, che sposò. In tale occasione il re francese BAGNO Un panorama del centro storico BAGNO La giunta aderisce al piano sviluppo ‘territori leader in movimento’ LA GIUNTA comunale di Bagno ha approvato la delibera relativa all’adesione e alla convenzione per i progetti del Piano di sviluppo rurale (Psr), a regìa del ‘Gal L’Altra Romagna’, riguardanti ‘il territorio leader in movimento e i centri storici digitali’. La giunta ha altresì individuato nel giardino pubblico situato in via Coltelli (traversa di via Battisti) a San Piero l’area nella quale allestire gli attrezzi previsti per il progetto ‘il territorio leader in movimento’. Per l’approvazione della convenzione l’Amministrazione comunale ha impegnato la somma di 2mila 150 euro. lo nominò Duca di Nemours. Nella lettera spedita da Bagno, il precettore di Giuliano, allora quattordicenne, descrive poi la giornata termale di Giuliano: “Bagnasi due hore la mactina et due la sera, di che gratia di Dio si vede manifesto miglioramento, come Vostra Magnificenza potrà vedere. Trovasi molto contento l’esserci venuto”. Giuliano de’ Medici resterà a Bagno una ventina di giorni. Scriveva infatti il precettore Ludovico: “Speriamo fra venti dì o prima essere di ritorno, perché non vogliamo apectare i ghiacci in queste Alpe, benché infino al presente non è stato freddo alcuno”. Gilberto Mosconi
MARTEDÌ 9 OTTOBRE 2012 VALLE DEL RUBICONE SAN MAURO PARLA L’ASSESSORE ALL’UBANISTICA MORIS GUIDI «Entro l’anno la variante per abbattere l’ex Geo e la caserma militare dismessa» di ERMANNO PASOLINI L’INGRESSO di San Mauro Mare e al maxi centro commerciale Romagna Center è un brutto biglietto da visita per la località turistica: l’ex Geo e l’ex caserma militare sono infatti abbandonati e fatiscenti. L’ex discoteca, sorta negli anni ’70, è uno dei simboli del divertimentificio romagnolo, era di proprietà della società che faceva capo a Galli e Bevitori, i titolari dell’Altro Mondo Studios di Rimini. Nel settembre 1997 la discoteca fu distrutta da un incendio e subito ricostruita. Le prime voci sul cambio di destinazione arrivarono nel 1999 mentre la vendita e la chiusura risale a una dozzina d’anni orsono. Ora tutta l’area è L’ASSESSORE MORIS GUIDI «Voglio precisare che le aree che sono in un pessimo stato sono di proprietà privata» di una società che dovrebbe costruirci appartamenti e residence. Ma anche il mattone è entrato in crisi. Così dopo tanti anni il vecchio e cadente Geo è ancora lì, abbandonato e popolato da poveretti ed extracomunitari che vi trovano riparo e coi residenti che ogni tanto protestano per questa situazione. L’ex caserma militare che negli anni ’90 ospitò i profughi bosniaci poi venne svuotata e fu acquisita da una società guidata dal calzaturiero Sergio Rossi e anche su quest’area furono ipotizzati Soldati inglesi a Savignano SAN MAURO MARE Il complesso fatiscente della discoteca abbandonata e, nel cerchio, l’assessore Moris Guidi progetti edilizi, soprattutto sedi di outlet commerciali. Ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: anche in questo caso abbandono e l’edificio fatiscente. Anche l’area esterna è in uno stato pietoso, in attesa che quel posto, che nel ricordo di tanti pullulava di militari, torni a essere un centro vitale. Sul futuro di questi due complessi spiega l’assessore all’urbanistica del comune di San Mauro Pascoli Moris Guidi: «Preciso che i due immobili sono di proprietà privata. E’ innegabile che la fatiscenza degli stessi dequalifichi la zona, ma il potere di intervento del Comune sarebbe ammesso solo in caso di problemi di ordine pubblico e di incolumità e di pericolo per le persone. Per permettere alla proprietà la riqualificazione dei due immobili, sono al vaglio alcune proposte che dovrebbero essere inserite nella prossima variante del Prg, da adottare entro la fine dell’anno. Nello specifico per la caserma si sta valutando la riconversione in struttura commerciale con dimensioni autorizzabili dall’Amministrazione comunale. Per l’ex Geo la richiesta è la riconversione con destinazione residenziale e commerciale. La volontà dell’amministrazione è, da un parte, l’abbattimento delle due strutture entro il più breve tempo possibile e, dall’altra, la riqualificazione di queste due zone strategiche». SAVIGNANO 68˚ ANNIVERSARIO BELLICO La città distrutta all’80 per cento da un mese di bombardamenti COMINCIÒ il 21 settembre 1944 il bombardamento bellico di Savignano e proseguì quasi ininterrottamente fino al 15 ottobre. Quel mattino fu di sollievo ma anche di rabbia, distruzione e morte. Il bombardamento incessante di granate, che arrivavano da cielo, terra e mare, aveva distrutto l’80 per cento della città. «Un’altra Cassino» dissero le truppe inglesi entrando a Savignano. Per le piogge di settembre avevamo ingrossato il Rubicone e furono fatti saltare i ponti, compreso quello storico. Furono distrutti, tra l’altro anche il palazzo comunale e le chiese. Morirono 110 savignanesi. Racconta Alberto Casadei, 80 anni, studioso e ricercatore storico: «Ero un ragazzino e dal 21 settembre fino a metà ottobre siamo rimasti rifugiati nella cantina del palazzo della Cassa di Risparmio di Cesena in corso Perticari, che fu colpito più volte e danneggiato ma per fortuna nessuna bomba arrivò in cantina. Uscito dal rifugio, mi si presentò un’immagine terrificante di distruzione non solo di piazza Borghesi e della mia casa, ma di tutto il paese. L’inverno era alle porte e quasi tutte le famiglie senza la casa a posto. Tutti cercarono di riparare quello che era rimasto, una o due stanze, per potere svernare. Poi piano piano ricominciò la ricostruzione. Le immagini di quei giorni, i corpi di tedeschi morti in piazza, la distruzione sono ancora presenti nella mia memoria». 11 RONCOFREDDO AL VIA IL CORSO ‘MOVIMENTO LENTO’ A RONCOFREDDO da ieri è iniziato il corso di ginnastica ‘movimento lento’ che si svolgerà nella palestra comunale ogni lunedì dalle 15 alle 16 e ogni mercoledì dalle 17 alle 18. Promotrice dell’iniziativa è l’assessore Milena Bganolini. Info: sport@comune.roncofreddo.fc.it SAVIGNANO Riprende l’attività nel Rubicone la ‘banca del tempo’ DOPO LA PAUSA estiva è ricominciata l’attività della ‘Banca del tempo’ del Rubicone. Fra gli iscritti ci sono persone di Savignano, San Mauro, Gatteo e Borghi. Tutti i martedì dalle 17 alle 20, in via Roma 10 a Savignano è aperto uno sportello per gli iscritti e per coloro che voglio apprendere nuove informazioni (tel. 0541-941892 o Gino Guidi 3454678142). Inoltre il secondo martedì di tutti i mesi, con inizio alle ore 20.30, si terrà la riunione di tutti i soci. Si tratta di una banca singolare, nella quale i soci attuano uno scambio reciproco di prestazioni offrendo il tempo a disposione in cambio di servizi per i quali non hanno tempo: ad esempio accompagnare i bambini a scuola, ritirare un documento, il trasporto, ecc... Quando si attua questo scambio si rilascia un servizio, come compenso si rilascia un ‘assegno’ che segnala ore e tipo di prestazione. Il debitore potrà così contraccambiare con il creditore offrendo a sua volta un servizio di cui il creditore ha bisogno. SAN MAURO Il segretario Pd Alessandri: ‘Comune unico, avanti tutta’ «IL COMUNE unico fa parte di un processo di riorganizzazione nazionale degli enti locali»: così Albert Alessandri, segretario Pd di San Mauro che spiega il ‘sì alla fusione’ con Savignano: «Sul territorio una sorta di ‘comune unico’ è già in atto dagli anni ’70 e si parlava già di ‘Città del Rubicone’. In questi quarant’anni i comuni hanno collaborato con consorzi, associazioni e con l’Unione. Oggi è arrivato il momento di procedere alla fusione. Sarà un esempio di buona politica, saranno mantenuti i servizi diminuendo i costi della politica, con un sindaco solo, metà assessori (cinque) e consiglieri comunali che scenderanno da 36 a 16. E arriveranno più soldi dallo Stato. Il referendum sarà nell’autunno 2013. A proposito del gradimento fra i cittadini di questo processo c’è da dire che le persone che sono informate sono per il sì. Chi invece non la pensa così va informata. Ci spiace che Gatteo abbia deciso invece di fare da solo; per quello che ci riguarda negli incontri che abbiamo avuto anche le associazioni e i sindacati siamo stati spronati ad andare avanti su questa strada». ••
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