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Q2+kU/Nr4l7053J6tgUaFKJoDrcm6elDdkSsoxMgkyg=<br />
ROMAGNA MARTEDÌ<br />
9. OTTOBRE 2012<br />
RIFORME ISTITUZIONALI Ieri la Regione ha<br />
fatto propria la proposta elaborata dal Cal<br />
che adesso sarà presentata al Governo<br />
Provincia<br />
di Romagna<br />
Secondo sì<br />
Quattro Province e una<br />
Città metropolitana. La<br />
Regione Em<strong>il</strong>ia-Romagna<br />
fa propria la proposta<br />
pervenuta dagli Enti<br />
locali per <strong>il</strong> riordino territoriale previsto<br />
dalle nuove leggi nazionali. Ieri la<br />
Giunta regionale ha approvato la delibera<br />
che recepisce le proposte e le<br />
decisioni espresse dal Consiglio delle<br />
Autonomie locali lo scorso primo ottobre.<br />
L’Em<strong>il</strong>ia-Romagna sarà così “ridisegnata”:<br />
le attuali Province di Parma<br />
e Piacenza daranno vita a un nuovo<br />
e unico ente, lo stesso vale per Reggio<br />
Em<strong>il</strong>ia e Modena e per le tre attuali<br />
Province romagnole di Ravenna,<br />
<strong>Forlì</strong>-<strong>Cesena</strong> e Rimini che creeranno<br />
la Provincia della Romagna. La Provincia<br />
di Ferrara, invece, manterrà la<br />
propria attuale dimensione geografica<br />
visto che rientra nei parametri di popolazione<br />
e di territorio previsti dalle<br />
norme del Governo. Discorso a parte<br />
per la Provincia di Bologna che, dal<br />
primo gennaio 2014, si trasformerà in<br />
Città metropolitana. “La Giunta regionale<br />
ha condiviso e recepito le indicazioni<br />
espresse, a larghissima maggioranza,<br />
dal Cal che ha saputo fare<br />
un buon lavoro di sintesi delle indicazioni<br />
dei territori”, sottolinea Simo-<br />
MOBILITÀ<br />
Auto elettriche<br />
Arrivano le colonnine<br />
Il 2013 potrebbe essere <strong>il</strong> vero anno<br />
di lancio dell’auto elettrica. E la Regione<br />
si prepara, completando insieme<br />
a Enel <strong>il</strong> sistema regionale di<br />
120 colonnine pubbliche per la ricarica<br />
delle batterie in tutti i capoluoghi<br />
e le principali città dell’Em<strong>il</strong>ia-<br />
Romagna. All’appello manca solo<br />
Parma. “Con Iren dobbiamo ancora<br />
raggiungere l’accordo - spiega l’assessore<br />
regionale alla Mob<strong>il</strong>ità, Alfredo<br />
Peri - e poi negli ultimi anni<br />
Parma ha attraversato traversie<br />
amministrative, che solo ora si sono<br />
stab<strong>il</strong>izzate. Vedremo nelle prossime<br />
settimane quali sono le intenzioni<br />
del Comune”. Con l’intesa firmata<br />
ieri, dopo Bologna, Modena,<br />
Reggio Em<strong>il</strong>ia, Piacenza, Imola e Rimini,<br />
all’elenco si sono aggiunti anche<br />
i Comuni di Ravenna, Ferrara,<br />
<strong>Forlì</strong> e <strong>Cesena</strong>, che nei prossimi<br />
mesi installeranno cinque colonnine<br />
ciascuno. “Abbiamo dato continuità<br />
ed estensione al progetto - spiega<br />
Peri - siamo la prima e unica Regione<br />
in Europa dotata di una rete regionale<br />
pubblica di ricarica delle<br />
auto elettriche”. E <strong>il</strong> numero di colonnine<br />
“crescera’ con l’aumento<br />
delle quote di mercato delle auto<br />
elettriche”. Per usare i distributori<br />
serve una carta di riconoscimento.<br />
netta Saliera, vicepresidente e assessore<br />
regionale al Rapporto con <strong>il</strong> Sistema<br />
delle Autonomie. “Ora si deve<br />
lavorare ancora con gli Enti locali e le<br />
parti sociali per affrontare nel più breve<br />
tempo possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong> tema delle funzioni<br />
delle nuove Province in modo<br />
da creare enti <strong>il</strong> più possib<strong>il</strong>e efficaci<br />
ed efficienti, in grado di rispondere al<br />
meglio alle necessità delle persone e<br />
delle imprese. Punto fondamentale<br />
sarà coinvolgere e rendere protagonista<br />
tutto <strong>il</strong> personale presente negli<br />
Enti da riorganizzare”. La decisione<br />
della Giunta sarà ora discussa dall’Assemblea<br />
legislativa regionale che, entro<br />
<strong>il</strong> 23 ottobre prossimo, dovrà approvare<br />
<strong>il</strong> testo da trasferire al Governo.<br />
Intanto Cigl, Cisl e U<strong>il</strong> di Reggio Em<strong>il</strong>ia<br />
criticano la nuova definizione<br />
dei confini territoriali così come sono<br />
usciti dalla riunione del Cal e fatti propri<br />
dalla giunta regionale. Perché, scrivono<br />
i sindacati in una nota congiunta,<br />
“appaiono incoerenti con alcune<br />
delle scelte di governo del territorio<br />
del recente passato: Iren che opera a<br />
Parma, Reggio e Piacenza mentre Modena<br />
è socio importante di Hera; oppure<br />
<strong>il</strong> servizio sanitario, per <strong>il</strong> quale<br />
si è scelto di implementare sinergie e<br />
Inchiesta Regione Mancano<br />
ancora i documenti del Pd<br />
Anche Errani sale sull’auto della Provincia di Romagna<br />
collaborazioni nell’area vasta che<br />
comprende le aziende sanitarie ed ospedaliere<br />
delle quattro province em<strong>il</strong>iane<br />
insieme”. Cg<strong>il</strong>, Cisl e U<strong>il</strong> chiedono<br />
alla Regione di non imitare <strong>il</strong> governo<br />
e di aprire un confronto a tutto<br />
Per ora niente Pd. La Guardia di Finanza si è trattenuta ieri tutto<br />
<strong>il</strong> giorno negli archivi della Regione Em<strong>il</strong>ia-Romagna, per iniziare<br />
<strong>il</strong> lavoro di acquisizione di tutti i documenti sulle spese 2005-<br />
2010 dei gruppi politici e dell’Assemblea legislativa. E così, l’attesa<br />
visita delle Fiamme Gialle negli uffici del Pd in viale Aldo Moro,<br />
per recuperare i faldoni sulle spese del mandato in corso (dal<br />
2010 a oggi), non c’è stata. I finanzieri, dopo essere usciti intorno<br />
alle 18.10 dagli archivi regionali, sono andati negli uffici del servizio<br />
Organizzazione e b<strong>il</strong>ancio dell’Assemblea legislativa per<br />
firmare <strong>il</strong> verbale. Poi, hanno lasciato definitivamente viale Aldo<br />
Moro dieci minuti prima delle 19, a bordo del furgone e di un<br />
auto con circa 80 faldoni, (in tutto sono 290). Presto comunque<br />
riappariranno: devono tornare nell’arco di tutta la settimana per<br />
completare le acquisizioni di carte. Al Pd restano in attesa: i documenti<br />
sono pronti, fanno sapere dagli uffici dei democratici<br />
in Regione, “siamo a disposizione”. In totale, dovrebbero essere<br />
almeno una dozzina di scatoloni, se non di più, che la Finanza<br />
dovrebbe comunque passare a prendere nei prossimi giorni. Domani,<br />
con ogni probab<strong>il</strong>ità, sarà poi <strong>il</strong> giorno in cui la Conferenza<br />
delle Regioni, insieme alla Conferenza dei presidenti dei Consigli<br />
regionali, si riunirà a Roma per decidere i criteri, uguali a livello<br />
nazionale e basati sulle Regioni più virtuose, su cui parametrare<br />
i tagli ai costi della politica che <strong>il</strong> decreto del Governo Monti (è<br />
attesa la firma del Quirinale ad ore) ha delegato alle stesse Regioni.<br />
Non è un mistero che sia <strong>il</strong> governatore Vasco Errani sia<br />
<strong>il</strong> presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti, pensano<br />
all’Em<strong>il</strong>ia-Romagna come un modello per tutto <strong>il</strong> Paese. Lo stesso<br />
Richetti ha fatto del tema dei costi standard (otto euro a cittadino)<br />
uno dei suoi principali cavalli di battaglia. Da quel decreto<br />
e da quei criteri dipendono la delibera dell’Ufficio di presidenza<br />
e <strong>il</strong> progetto di legge che saranno adottati in viale Aldo Moro sul<br />
taglio al budget dei gruppi, alle indennità e ai vitalizi dei consiglieri.<br />
E c’è chi fa notare che, se a livello nazionale dovesse essere<br />
assunto un valore molto basso, anche la riduzione del 30% alle<br />
risorse per i gruppi, già deciso dall’Assemblea regionale dell’Em<strong>il</strong>ia-Romagna,<br />
finirebbe per dover essere ritoccato verso l’alto<br />
(dunque, rinforzare <strong>il</strong> taglio).<br />
campo con le organizzazioni sindacali,<br />
per valutare insieme come distribuire<br />
opportunamente ed efficacemente<br />
tra le nuove Province, i Comuni<br />
e le unioni comunali le funzioni di<br />
cui ha titolarità.<br />
SPENDING REVIEW<br />
Lusenti “Con nuovi<br />
tagli salta <strong>il</strong> sistema<br />
sanitario regionale”<br />
BOLOGNA. Se ci saranno altri<br />
tagli “salta <strong>il</strong> sistema sanitario<br />
regionale”. Lo dice Carlo Lusenti,<br />
assessore alle Politiche per la<br />
salute dell’Em<strong>il</strong>ia Romagna, all’uscita<br />
da un incontro fra esponenti<br />
regionali e <strong>il</strong> ministro Renato<br />
Balduzzi alla Camera dei<br />
deputati. “Siamo preoccupatissimi<br />
- spiega Lusenti, a nome<br />
suo e dei colleghi delle altre regioni<br />
in merito all’ipotesi che<br />
nella legge di stab<strong>il</strong>ità possano<br />
esserci nuovi tagli -. Se ci saranno<br />
altre decurtazioni saltano i<br />
servizi sanitari regionali. Qui<br />
non stiamo parlando di “er Batman”,<br />
ma dei servizi che diamo<br />
ai cittadini. Si ritroverebbeo in<br />
dicoltà non solo le Regioni<br />
con piano di rientro, ma tutte.<br />
Del Fondo sanitario dobbiamo<br />
ancora fare <strong>il</strong> riparto per <strong>il</strong> 2012<br />
non si possono accettare altri<br />
tagli, così non si sopravvive. Peraltro<br />
nel 2013 entra in vigore a<br />
pieno regime la spending review<br />
e un altro gradino della<br />
manovra del 2011”.<br />
Il Governo comunque sembra avere<br />
le idee chiare smentendo<br />
le previsioni catastrofistiche: i<br />
tagli sulla sanità sono già stati<br />
operati, “la sanità ha già avuto<br />
un intervento significativo e incisivo<br />
nella spending review oltre<br />
a decisioni precedenti”. Lo<br />
dice <strong>il</strong> ministro della Salute, Renato<br />
Balduzzi, intervenendo in<br />
commissione Aari sociali alla<br />
Camera sulle indiscrezioni di<br />
nuovi tagli al Fondo sanitario.<br />
“Adesso- dice- si tratta di attuare<br />
al meglio i contenuti della<br />
spending review”.<br />
MULTIUTILITY Arriva <strong>il</strong> via libera anche dell’Antitrus mentre <strong>il</strong> patto di<br />
sindacato si disinteressa delle discussioni ancora in corso nei consigli<br />
Fusione Hera-Acegas<br />
Sì di Comuni e sindacati<br />
L‘Autorità garante della<br />
concorrenza e del mercato<br />
ha dati ieri <strong>il</strong> via libera<br />
alla fusione per<br />
incorporazione di AcegasAps in<br />
Hera. e <strong>il</strong> Patto di sindacato di<br />
Hera e Cg<strong>il</strong>-Cisl-U<strong>il</strong> (confederali<br />
e di categoria) dell’Em<strong>il</strong>ia-<br />
Romagna hanno raggiunto ieri<br />
un accordo con cui condividono<br />
la “valenza strategica” della<br />
fusione con Acegas e l’impegno<br />
ad “un confronto periodico che<br />
permetta di monitorare <strong>il</strong> conseguimento<br />
degli obiettivi<br />
dell’operazione”. Lo spiega un<br />
comunicato stampa che annuncia<br />
la sottoscrizione di uno<br />
specifico Protocollo d’intesa. La<br />
nota recita: <strong>il</strong> Patto di sindacato,<br />
“che assicura <strong>il</strong> controllo degli<br />
Enti locali sulla multiut<strong>il</strong>ity, e i<br />
sindacati hanno condiviso la<br />
valenza strategica dell’operazione.<br />
Ciò con riferimento sia<br />
alle potenzialità industriali e<br />
competitive del nuovo soggetto<br />
a cui darà vita, che al ruolo che<br />
questo potra’ assumere nel<br />
consolidamento ed efficientamento<br />
dei servizi pubblici del<br />
Paese, anche in relazione ad eventuali<br />
ulteriori aggregazioni”.<br />
La fusione con Acegas porterà<br />
“alla creazione di un gruppo a<br />
maggioranza pubblica in grado<br />
di assicurare forti sinergie industriali<br />
con particolare attenzione<br />
alla sostenib<strong>il</strong>ità, garantire<br />
occupazione, migliorare i<br />
servizi per i cittadini e creare<br />
ulteriore valore per <strong>il</strong> territorio”.<br />
Rispetto a questo percorso, Comuni<br />
soci e sindacati “si sono<br />
impegnati nell’attivazione di<br />
un confronto periodico che<br />
permetta di monitorare <strong>il</strong> conseguimento<br />
degli obiettivi<br />
dell’operazione”. Questo proto-<br />
collo “assume un’importante<br />
valenza per <strong>il</strong> territorio”, afferma<br />
Daniele Manca, sindaco di<br />
Imola e presidente del Patto di<br />
sindacato di Hera. “Rappresenta<br />
infatti la piena convergenza<br />
di interessi e obiettivi fra i Comuni<br />
soci dell’azienda e i lavoratori,<br />
nell’ambito di un progetto<br />
industriale a valenza nazionale”,<br />
aggiunge <strong>il</strong> primo cittadino<br />
di Imola (Comune nel quale<br />
la fusione con Acegas ha già avuto<br />
l’ok del Consiglio). L’aggregazione<br />
fra Hera e Acegas Aps<br />
“consentirà di dare vita a un<br />
soggetto a pieno controllo pubblico,<br />
in grado di migliorare la<br />
propria efficienza ed efficacia e<br />
di essere così sempre più competitivo<br />
sia sul mercato dei servizi<br />
liberalizzati, come la vendita<br />
di gas ed energia elettrica,<br />
che su quello regolamentato<br />
del ciclo idrico e dell’igiene ambientale,<br />
sui quali comunque,<br />
anche in ragione dei mutamenti<br />
normativi in atto, sarà sempre<br />
più strategico migliorare<br />
qualità ed efficienza del servizio<br />
prestato”, ribadisce Manca.