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FORLÌwww.ilrestodelcarlino.it/forli e-mail: cronaca.forli@ilcarlino.net spe.forli@speweb.it Martedì 9 ottobre 2012 Redazione: via G.Regnoli 88, 47121 Forlì - Tel. 0543 453211 - Fax 0543 453217 · Pubblicità: S.P.E. - Centro Comm.le Stadium - P.zza Falcone Borsellino 21, - Tel. 0543 60233 - Fax 0543 60373 IL COMMENTO di RITA BARTOLOMEI L’APPELLO AL POPOLO BELL’IDEA ha avuto il sindaco Roberto Balzani. Oggi in consiglio comunale si vota la fusione Hera-Acegas. Il professore è contrario. Già aveva denunciato pressioni. Due giorni fa si è organizzato via Facebook: «Se mi teneste compagnia vi sarei molto grato. Nei momenti delicati della vita pubblica, è importante non sentirsi soli». Dunque la storia sarebbe questa: da una parte Balzani il ribelle, dall’altra i poteri forti. Nuovo contro vecchio. Ma siamo sicuri? Di certo su Hera il sindaco ha impostato la sua azione politica. Quando pensi a questo pezzo di mandato cosa ti viene in mente? Quello. Leggo i commenti su Fb. Decine. Bravo sindaco, solidarietà (?), come se ci fossi, ci sarò moralmente, ci sarò senz’altro, come promette Thomas Casadei che poi va oltre e anticipa quel che deciderà Forlimpopoli. Solo uno si chiede: nessuno è obbligato a fare il sindaco, se non ci si ritrova si dimetta senza tutti questi melodrammi. Finale da fantapolitica: e se Balzani su Hera lanciasse una lista civica? IL DUELLO GIOVANNI TORRI vs ROBERTO BALZANI Hera, gli industriali al sindaco: «Il no alla fusione, che errore» Portoghesi sui bus, in media quasi 7 multe al giorno A CACCIA DI FURBI CATAPANO · Alle pagine 4 e 5 Siti porno in Comune, assolto Funzionario fuori dai guai: «Prenotai solo un viaggio» Castrocaro «Mi hanno derubato 4 volte in 7 mesi» MICCOLI· A pagina 14 Il futuro dell’aeroporto Il liquidatore apre la porta: «La Cina? È grande...» · A pagina 3 Come eravamo Ritrova un amico a distanza di 56 anni D’URBANO· A pagina 8 Bertinoro FILO DIRETTO CON IL SINDACO Traffico e politica, Zac si confessa BERTACCINI· A pagina 3 BURNACCI·Apagina 7 SANSAVINI· A pagina 12
•• 2 FORLI’PRIMOPIANO MARTEDÌ 9 OTTOBRE 2012 PROVINCIA IN BILICO «SONO ancora il presidente della Provincia. Quando prenderò una decisione lo comunicherò pubblicamente». Ancora: «L’ho già detto. Se si faranno le primarie per un posto in Parlamento, sono interessato. Solo allora mi porrò il problema di cosa fare». Parole e musica del presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi, restìo a parlare dell’argomento candidature ma arrivato alle settimane decisive del suo futuro personale e politico. OGGI, in teoria, dovrebbe essere il giorno da cerchiare con il pennarello rosso sul calendario. Perché? Perché nel caso in cui un presidente di Provincia voglia candidarsi al Parlamento deve dimettersi 6 mesi prima delle elezioni, previste nel 2013. Altro passaggio: prendendo per buono il mese della precedente tornata elettorale — e sottraendo il semestre — viene fuori la data del 29 ottobre. Terzo passaggio: il testo unico degli enti locali (articolo 53), mette nero su bianco che «le dimissioni presentate dal sindaco e dal presidente della Provincia diventano efficaci e irrevocabili trascorsi il termine di 20 giorni della loro presentazione in consiglio. In caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio con contestuale nomina di un commissario». Questo significa che oltre ai 6 mesi prima citati (e già sottratti) andrebbero tolti altri 20 giorni. Ergo: 29 (ottobre) meno 20 significa il 9 ottobre. Cioè oggi. Cioè la data entro la quale Bulbi avrebbe dovuto presentare le dimissioni. Questa la tempistica spiegata dal punto di vista tecnico. C’È PERÒ la possibilità che sindaci e presidenti di Provincia interessati a un posto in Parlamento possano godere di una deroga. E dunque lo schema appena spiegato salta per aria in un secondo. Con date da rivedere. Ed è forse per questo che Bulbi dice che intende continuare a svolgere il suo mandato senza dare riferimenti precisi sulle scadenze. Di più. Il presidente — impegnato in questi giorni a spiegare a cittadini e associazioni di categoria i cambiamenti legati alla Provincia unica di Romagna — non intende farsi rosolare a fuoco lento. Intanto sta avendo una serie di attestazioni di solidarietà (dal mondo imprenditoriale ma non solo) e di richie- “ IN CORSA PER UN POSTO ste di ripensamento. Bulbi potrebbe poi rilanciare, ricordando quanto di buono ritiene di aver fatto in questi anni da amministratore. Come la sistemazione della rete fognaria, che a Rimini necessiterà di investimenti milionari. Luca Bertaccini GIORNI DI ATTESA TRA LA NUOVA ROMAGNA E L’INCOGNITA DEL VOTO CHE NE PENSATE? Dite la vostra sul caso Bulbi Potete lasciare i vostri commenti sul nostro sito internet all’indirizzo www.ilrestodelcarlino.it/forli POLITICA IL NUMERO UNO DI PIAZZA MORGAGNI, DOPO L’ANNUNCIO, PER ORA NON MOLLA Bulbi, calcoli per le dimissioni Vuole candidarsi al Parlamento: deve lasciare entro oggi o aspettare una deroga Sono ancora il presidente della Provincia, quando deciderò lo comunicherò Se si faranno le primarie, sono interessato CHE clima respirino gli amministratori provinciali lo spiega bene l’assessore alle società partecipate Maurizio Castagnoli. Ieri, durante la conferenza stampa sull’aeroporto, rispondendo a una domanda sul ruolo che avranno gli enti pubblici nel futuro dello scalo, l’ex sindaco di Forlimpopoli si è lasciato scappare questa frase: «Tanto siamo davanti a un plotone d’esecuzione». Insomma, in piazza Morgagni si è capito che, tra possibili dimissioni di Bulbi e nuova Provincia unica, si è arrivata alla fase zero dell’ente. «C’è un clima di scoramente e incertezza — ragiona il capogruppo in consiglio provinciale Stefano Gagliardi del Pdl —. Non si sa ancora quali funzioni toccheranno alla Pro- vincia unica e quali finiranno a Comuni e Regione». SULLA ‘questione Bulbi’ l’esponente della minoranza presenterà un question time nel consiglio provinciale del 18 ottobre. «Per capire cosa vuole fare il presidente». Presidente che Gagliardi paragona a «Schettino. Come lui abbandona la nave. La sensazione è che stia pensando a se stesso». Per fare il punto su SILENZIO IN AULA La Camera dei deputati e, sopra, il presidente provinciale Massimo Bulbi LE REAZIONI L’ASSESSORE CASTAGNOLI «Siamo davanti a un plotone d’esecuzione» PDL ALL’ATTACCO Gagliardi: «Come Schettino» Rosaria Tassinari: «Lavoro in fumo, saremo più deboli» una serie di vicende territoriali Gagliardi ha poi chiesto un consiglio provinciale alla presenza del governatore della Regione Vasco Errani. «Le dimissioni di Bulbi — dice Rosaria Tassinari, sindaco di Rocca San Casciano — renderanno la Provincia più debole, proprio nella fase in cui serve un traghettatore. A mio avviso Bulbi dovrebbe preoccuparsi di quello che accadrà quando se ne andrà. Dovrebbe preoccuparsi del dopo». Il pericolo «è che il lavoro che stiamo facendo vada perduto. Oggi (ieri, ndr) ho incontrato l’assessore provinciale Baravelli per discutere di scuola. Se Bulbi si dimette l’ente verrà commissariato. E questo lavoro andrà in fumo».
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