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leggi - Fuocolento

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30<br />

che vi sono all’interno”. In<br />

contemporanea con la fine<br />

dei lavori di ampliamento,<br />

nel 2001 la Wolf si fa<br />

promotrice dell’istanza per il<br />

riconoscimento del Prosciutto<br />

di Sauris IGP. Un percorso<br />

che troverà il punto di arrivo<br />

con la pubblicazione del<br />

disciplinare sulla Gazzetta<br />

ufficiale della Comunità<br />

europea l’11 agosto 2009,<br />

ma in virtù della protezione<br />

transitoria a livello nazionale,<br />

Sauris tra storia e leggenda<br />

• sPeCiale moNtaGNa •<br />

già al Salone del Gusto di<br />

Torino del 2006, la Wolf può<br />

presentare e affettare il primo<br />

prosciutto che si fregia del<br />

marchio Igp. E’ questa, in<br />

estrema sintesi, la “Storia di<br />

grandi sapori” come dice uno<br />

slogan fortunato della Wolf.<br />

Una storia che iniziò come<br />

nelle fiabe... •••<br />

Sauris è uno tra i borghi più affascinanti della Carnia, non solo per il suo paesaggio, circondato da boschi, prati e<br />

pascoli verdissimi, ma anche per la sua ricchezza e unicità culturale, tant’è che spesso viene definito “Un’isola tra le<br />

montagne”. Un’isola dal punto di vista linguistico: a Sauris, infatti, si parla ancora oggi una lingua antica e particolarissima,<br />

di influenza tedesca. Secondo le leggende popolari, la comunità di Sauris fu fondata da due soldati tedeschi che si rifugiarono<br />

in questa valle isolata ed impervia. Come ogni leggenda, anche questa ha un fondo di verità: i primi abitanti, infatti, giunsero<br />

da qualche valle al confine tra la Carinzia ed il Tirolo attorno alla metà del 1200. Il primo documento nel quale si nomina<br />

Sauris è del 1280: un signorotto locale, Awardo di Socchieve, riconosceva di avere in feudo dalla Chiesa di Aquileia una<br />

“aira” di sparvieri ed un’altra di astori “in contrata de Sauris”. Se vi era un’attività di allevamento di questi rapaci, utilizzati<br />

nel Medioevo per la caccia, evidentemente esisteva già una comunità. Altri documenti del ’300 attestano l’esistenza di due<br />

paesi, Sauris di Sotto (Dörf) e Sauris di Sopra (Plotzn), con le rispettive chiese di S. Osvaldo e S. Lorenzo. Purtroppo nel 1758<br />

un incendio distrusse la canonica di Sauris di Sopra e i documenti che vi erano custoditi, tra i quali è possibile ci fossero altre<br />

testimonianze sulle origini della comunità. Per saperne di più, si possono consultare i siti www.sauris.org (dal quale sono tratte<br />

queste note) e www.isolelinguistiche.it/zahreSauris.

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