leggi - Fuocolento
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Due rossi, quello delle fragole<br />
e quello del Refosco<br />
sono i protagonisti della manifestazione<br />
che anima le prime<br />
settimane di giugno – stavolta<br />
in quel di Faedis, terra di vino<br />
e di castelli. Da quest’anno,<br />
anche grazie al riconoscimento<br />
della sottozona “Refosco di<br />
Faedis”, la Kermesse ha anche<br />
cambiato nome: nata nel 1935<br />
come festa del vino, nel 2012<br />
la festa diventa delle fragole e<br />
del Refosco di Faedis, compie<br />
74 anni e ospita il Concorso<br />
regionale delle fragole, giunto<br />
alla sua terza edizione.<br />
Fragole del Friuli Venezia<br />
Giulia<br />
Il Concorso Regionale delle<br />
Fragole del Friuli Venezia<br />
Giulia, che quest’anno<br />
rientra tra le iniziative che<br />
possono fregiarsi del Marchio<br />
”Tipicamente Friulano”,<br />
nasce per pubblicizzare e<br />
dare visibilità alla produzione<br />
regionale di fragole,<br />
valorizzando il prodotto<br />
friulano e favorendone<br />
l’acquisto direttamente dal<br />
produttore. Il Concorso viene<br />
organizzato dall’Associazione<br />
Pro Loco Faedis e più che una<br />
“gara” vuole diventare un<br />
momento di promozione per<br />
tutti i produttori di fragole<br />
regionali. Il cammino è solo<br />
all’inizio però, anno dopo<br />
anno, emerge la volontà di<br />
migliorarsi e rendere sempre<br />
più conosciuta e visibile<br />
la produzione di fragole<br />
regionale, in modo da portare<br />
il consumatore a preferirla.<br />
Le aziende che hanno aderito<br />
quest’anno all’iniziativa sono<br />
circa una decina.<br />
Antico fascino medioevale<br />
In occasione della Festa<br />
delle Fragole e del Refosco<br />
A Faedis tra fragole,<br />
Refosco e castelli<br />
la festa del vino e delle fragole diventa anche festa del refosco<br />
• C.C.<br />
di Faedis, l’Associazione<br />
Pro Loco Faedis e il<br />
Consorzio dolceNordest<br />
con la collaborazione<br />
dell’Associazione Volontaria<br />
fra i Viticoltori di Refosco di<br />
Faedis, il Comune di Faedis,<br />
la sottosezione CAI di Faedis<br />
e l’Associazione Culturale<br />
“Studium de Cividatum”<br />
organizzano un’escursionedegustazione<br />
tra i simboli del<br />
Medioevo faedese (i Castelli e<br />
la chiesetta di San Rocco). Ci<br />
saranno cinque tappe, ognuna<br />
contraddistinta da una<br />
degustazione differente che<br />
abbina prodotti gastronomici<br />
del territorio locale con il<br />
Refosco di Faedis. Il tutto<br />
sarà condito, ed è questa la<br />
particolarità, da momenti<br />
di approfondimento storico,<br />
mentre figuranti in abito<br />
medievale accompagneranno<br />
gli escursionisti.<br />
I castelli del faedese<br />
Territorio affascinante<br />
• saGres iN FriÛl •<br />
quello di Faedis non soltanto<br />
per la presenza di gustosi<br />
prodotti tra cui le fragole e<br />
il Refosco, ma anche per i<br />
castelli, alcuni molto antichi,<br />
che fanno capolino tra i<br />
boschi della pedemontana. Il<br />
castello di Cuccagna, tanto<br />
per cominciare, che risale<br />
al 1027, quando il patriarca<br />
Popone concesse il permesso<br />
a Odorico di Auspergh, nobile<br />
carinziano, di erigere in<br />
Faedis un castello, all’interno<br />
di un progetto più complesso<br />
detto “colonizzazione<br />
aristocratica”, che prevedeva<br />
la fortificazione del Friuli per<br />
renderlo più sicuro contro le<br />
invasioni barbariche.<br />
Il Castello di Cucagna<br />
si raggiunge attraverso<br />
l’antico sentiero medievale<br />
che parte da Borgo S.<br />
Anastasia, sulla strada per<br />
Canal di Grivò, a Faedis. Il<br />
complesso, attualmente in<br />
fase di avanzato recupero,<br />
ad opera dell’Istituto per la<br />
ricostruzione del Castello di<br />
Chucco Zucco, è caratterizzato<br />
dall’alta torre quadrangolare<br />
con pusterla sopraelevata.<br />
Il castello di Zucco<br />
Questo secondo castello,<br />
sempre di proprietà dei<br />
nobili di Cuccagna, venne<br />
eretto anni dopo il primo, in<br />
posizione più bassa rispetto<br />
al maniero principale, quasi<br />
una forma di sottomissione<br />
e rispetto verso il primo più<br />
antico ed illustre. Il nuovo<br />
complesso, più grande<br />
rispetto al preesistente,<br />
aveva una pianta articolata<br />
con doppia cerchia muraria<br />
e ampio fossato. All’interno<br />
del recinto sorgevano la torre<br />
mastio, la domus fortificata,<br />
alcune strutture abitative e<br />
anche la cappella castellana<br />
che ancora oggi è possibile<br />
ammirare. •••<br />
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GiUGNo 2012